Come si analizza il segnale acustico
La fonetica acustica è lo studio dei segnali acustici complessi diretto a scomporli nelle loro componenti semplici. Essa si serve principalmente della spettrografia, [...] Fourier. Lo spettrogramma è la rappresentazione grafica di tale procedimento.
Un’onda è detta semplice seè prodotta da un misurata nel punto centrale della banda annerita, dipende non solo dalla forma del risonatore ma anche dalla sua dimensione: in ...
Leggi Tutto
La commutazione di codice (ingl. code-switching) è il passaggio da una lingua a un’altra all’interno del discorso di uno stesso parlante. Non va confusa con l’alternanza di codice, che è invece la scelta [...] all’altro può essere interfrasale (se si verifica al confine tra due frasi: es. 1) o intrafrasale (se ricorre all’interno della stessa frase presuppongono conoscenza minima del dialetto e la cui funzione è quasi solo scherzosa o espressiva. In questi ...
Leggi Tutto
Nelle lingue si hanno fenomeni di semplificazione quando una struttura più complessa è sostituita da una più semplice, cioè «più facile, più agevole, […] meno impegnativ[a] ecc. a qualche livello per l’utente» [...] (o controfattuale):
(6) se Maria veniva / fosse venuta qui, ci divertivamo / saremmo divertiti di più
Analogamente, il condizionale è minacciato dall’imperfetto indicativo (ma solo nel registro parlato informale) quando è impiegato come ➔ futuro nel ...
Leggi Tutto
L’inquadramento e la descrizione del linguaggio economico (o, meglio, della lingua dell’economia e della finanza; Dardano 1998: 65-69; Rainer 2006: 2148-2149) come linguaggio settoriale (➔ linguaggi settoriali) [...] (merx, mercator, commercium, lucrum, pignus, ecc.), èsolo con la fine dell’alto medioevo che si abbandona il Carlo Cattaneo, che però ebbe un posto a sé nell’intricato sviluppo della lingua e della letteratura economica nell’Ottocento. Anche qui si ...
Leggi Tutto
Per descrivere la relazione di finalità occorre ignorare la sua forma di espressione più nota, cioè la frase finale (➔ finali, frasi), per concentrarsi sulla sua struttura concettuale. In termini generali, [...] ’azione corrisponde a quello che tradizionalmente si chiama fine.
Come la causa, anche il fine è una relazione tra due fatti reali. Una relazione finale è coerente solose sono reali sia l’azione, sia la sua motivazione. Tuttavia, ciò che deve essere ...
Leggi Tutto
Le sigle – dal lat. tardo sigla, probabilmente derivato da singŭla (littera) – sono ➔ abbreviazioni composte dalle lettere iniziali di una o più parole. La sigla è, quindi, una nuova parola formata da [...] comunità linguistica. La stabilità grafica e fonica verrà raggiunta se queste sigle si affermeranno e si diffonderanno nell’uso comune in di referenti disparati: SIM, per es., non indica solo il subscriber identity module del cellulare, ma anche la ...
Leggi Tutto
Il vocativo è un elemento nominale (1) o più raramente pronominale (2) che serve a richiamare l’attenzione di un destinatario rivolgendogli la parola, e a identificarlo selezionandolo fra diversi possibili [...] (8) o addirittura in modo figurato a sé stessi (9):
(7) Tu fior de la mia pianta
percossa e inaridita,
tu de l’inutil vita
estremo unico il vocativo è espresso dal caso nominativo (Mazzoleni 1995: § 2.1), ma questo fatto si osserva solo con i pronomi ...
Leggi Tutto
Un nome collettivo è un nome (➔ nomi) che al singolare denota un insieme di entità o individui, rappresenta cioè un’idea di collettività (folla, gente, famiglia, squadra, sciame). A differenza dei nomi [...] (c, d) e testuali (e) – sia extralinguistici (f), bisogna anche supporre che interagiscano.
Solo le prime due NC12, 40, A)
Anche seè proprietà del nome collettivo che la sua forma singolare abbia un referente plurale e che quindi l’accordo si ...
Leggi Tutto
Leonardo (Vinci 1452 - Amboise 1519), è una delle figure più note nella storia della civiltà umana: il suo nome è, per antonomasia, sinonimo di genio, non solo in italiano, ma in molte altre lingue del [...] ingegneresca, propria dei taccuini e dei codici di appunti diffusi tra Quattro e Cinquecento. Solo con gli anni Leonardo sembra (Manni 2008b: 16; Manni 2008a: 7-8), anche se non mancano intromissioni settentrionali legate al suo soggiorno milanese. Da ...
Leggi Tutto
Il termine appellativo è usato in grammatica e in linguistica con vari significati:
(a) come sinonimo di nome comune, in opposizione a nome proprio, all’interno della classe dei nomi (➔ nomi);
(b) come [...] : magnifico èsolo il rettore, amplissimo (oggi disusato) èsolo il preside di facoltà.
Va notato in quest’ambito che, specialmente nell’uso meridionale, allo sconosciuto (a condizione che abbia un aspetto non plebeo) si dà del dottore anche se nulla ...
Leggi Tutto
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...
se2
se2 cong. [lat. tardo se(d), incrocio di sī con quid «che cosa»] (radd. sint.). – 1. Con valore condizionale, ipotetico: a. Posto che, ammesso che, dandosi il caso che, e sim.; introduce proposizioni che esprimono una condizione, quelle...