Nell'ambito degli studi umanistici la c. è fra i campi che hanno subito negli ultimi decenni le trasformazioni più radicali. Questo è avvenuto soprattutto grazie a un allargamento dei suoi confini, che [...] concetto di eticità della letteratura; ma seè vero che i testi letterari hanno una funzione conoscitiva, è anche vero che è assai rischioso leggerli solo come espressione di valori, proprio perché la letteratura è un linguaggio ambiguo, che tende a ...
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WALCOTT, Derek
Eugenio Ragni
Poeta e drammaturgo caribico di lingua inglese, nato a Castries (Saint Lucia, Piccole Antille inglesi) il 23 gennaio 1930. Precocemente interessato alla poesia e al teatro, [...] il protagonista, come un novello Mosè, riesce a recuperare per sée per tutti gli altri africani la terra edenica dalla quale sono si è formato; e in Pantomime (1978, pubbl. con il precedente nel 1980), un significativo duello solo apparentemente ...
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STAROBINSKI, Jean
Massimo Colesanti
Critico letterario e medico svizzero, nato a Ginevra il 17 novembre 1920. Di famiglia originaria della Polonia, ha studiato a Ginevra medicina e lettere, e ha conseguito [...] una libera, e naturalmente variabile e "relativa" interpretazione della stessa. D'altra parte, se non è certo credibile e accettabile che duplice e ampia possibilità d'investigazione gli ha anche consentito non solo di poter usare, con competenza, e ...
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RASPUTIN, Valentin Grigor'evič
Nicoletta Marcialis
Scrittore russo, nato a Ust'-Uda (Irkutsk) il 15 marzo 1937. Trascorsa l'infanzia e la prima giovinezza nel villaggio di Atalanka, sulla riva del fiume [...] se ne allontanò per la prima volta nel 1955 per iscriversi alla facoltà di Lettere dell'università di Irkutsk. Qui avviò la collaborazione con giornali locali e non arano e non seminano, ma abbattono in modo scriteriato il bosco, attenti solo a ...
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Scrittore spagnolo, nato a Madrid il 7 ottobre 1927 e morto ivi il 5 gennaio 1993. Di professione ingegnere civile, esordì nel 1961 con i racconti Nunca llegarás a nada in cui già si annuncia il nichilismo [...] è così il racconto della storia nazionale, ma è letta attraverso casi particolari e insignificanti, solo indirettamente o lontanamente connessi allo scontro bellico e , acuita da sospensioni e digressioni narrative. Se nella tetralogia B. smantella ...
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Mamleev, Jurij Vital´evič
Donatella Possamai
Scrittore russo, nato a Mosca nel 1931. Il padre, psichiatra, nel 1937 cadde vittima del terrore staliniano. Dopo essersi diplomato nel 1955 presso l'Istituto [...] era piuttosto conosciuto in patria, anche se in circoli ristretti, grazie alla diffusione di alcuni suoi testi in samizdat, l'editoria clandestina del periodo sovietico. La vera notorietà gli è giunta, tuttavia, solo nel periodo dell'emigrazione. In ...
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Ghosh, Amitav
Giovanna Ferrara
Scrittore indiano di lingua inglese, nato a Calcutta l'11 luglio 1956. Laureatosi all'Università di Delhi, è stato giornalista per l'Indian Express, testata di opposizione [...] tre percorsi esistenziali: il primo è quello di un impiegato egiziano che, solo in un loft di New e Birmania. Se Countdown (1999) si concentra sugli esperimenti nucleari in India e in Pakistan, The glass palace (2000), ambientato in India, Birmania e ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Convivio - Introduzione
Cesare Vasoli
I. - L'opera che si ripresenta in questo volume, a conclusione dell'edizione ricciardiana dell'Alighieri, è forse quella che, nel [...] motrici» dei cieli che sono «specialissime cagioni» di essa e di tutte le forme generate. Tale forma (che è «regola» ed «esempio» della generazione dei singoli individui) è in sé perfetta; esolo il difetto della materia nella quale si individua fa ...
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GUARINI, Guarino (Guarino Veronese, Varino)
Gino Pistilli
Nacque a Verona, in contrada S. Eufemia, nella prima metà del 1374, dal fabbro Bartolomeo e da Libera, figlia del notaio Zanini.
La famiglia [...] due anni. Infatti al principio del 1435 prestò il suo apografo al Panormita, e questi lo portò con sé quando si trasferì a Napoli, restituendolo, dopo molte insistenze, solo nel 1444-45: con la partenza del Panormita da Pavia, si allentarono molto ...
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Scrittore italiano (Milano 1893 - Roma 1973). Tra i massimi innovatori della narrativa novecentesca, sperimentò uno stile linguistico che fonde in sé lingua nazionale, forme dialettali e usi gergali. Se [...] scrivere gli venne dalla partecipazione, come ufficiale degli alpini, alla guerra 1915-18 (Giornale di guerra e di prigionia, pubbl. solo nel 1955 e, nella redazione più ampia, 1965, poi integrato con il Taccuino di Caporetto, post., 1992), che avviò ...
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se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...
se2
se2 cong. [lat. tardo se(d), incrocio di sī con quid «che cosa»] (radd. sint.). – 1. Con valore condizionale, ipotetico: a. Posto che, ammesso che, dandosi il caso che, e sim.; introduce proposizioni che esprimono una condizione, quelle...