Lirici del Settecento - Introduzione
Mario Fubini
Due poeti che il lettore cercherà invano in questo volume vanno considerati quasi i poli della nostra raccolta: Metastasio e Parini. Ne son rimasti [...] , in cui ci sembra avvertire più che un presentimento di pittura ottocentesca:
La vila nel silenzio xe sepolta,
esolo in stala el pulierin se sente
nitrir, scorlando la criniera folta,
che la vogia del fien rende impaziente; le zampe el sbate ...
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Critica letteraria
RRené Wellek
di René Wellek
Critica letteraria
sommario: 1. Il termine e il concetto di critica. 2. Teoria della letteratura. 3. Critica pratica e storia della letteratura. 4. Procedimenti [...] di un'opera o di un gruppo di opere. Il più ovvio e antico di questi metodi è la biografia. La biografia è un genere letterario a sé stante; diventa metodo critico solo quando si serva dei dati biografici ai fini dell'interpretazione letteraria. Ciò ...
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Lo studio dell'antichità classica nell'Ottocento – Introduzione
Piero Treves
Quando, conformemente al modulo sallustiano dei cronisti di Guglielmo il Conquistatore, Dino Compagni delineava l'animo, [...] , in erudito scambio e commercio, con Melchiorre Delfico, se nel 1810 meritò il premio della restaurata Accademia fiorentina come opera di scrittore non politico e non impegnato, o procacciante addirittura e ossequente, parve non solo poco di poi ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Rime - Introduzione
Gianfranco Contini
Meglio che di Canzoniere, come si fa, sembra, sulle orme di Charles Lyell (1835), è prudente discorrere di Rime di Dante: poiché [...] difficile l'attribuzione delle opere, se anonime, anche dei minori romantici, dell'accezione sentimentale o storico-nazionale, e più tardi dei simbolisti minori e oggi dei surrealisti minori; e non si tratta solo della poetica oggettiva dei periodi ...
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Poeti Minori del Trecento – Introduzione
Natalino Sapegno
II Trecento è caratterizzato, a paragone del secolo precedente (in cui acquista un rilievo predominante l'esperienza della lirica d'amore, dai [...] una letteratura per altro irrequieta e mobilissima, che attraversa zone intense, esolo verso il finire del secolo gentilezza, Seè non v'è misticata la ricchezza La qual condisce e 'nsala ogni buon cotto», afferma Pieraccio Tedaldi; e Niccolò ...
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Il Rinascimento. Il metodo e l'ordine del sapere
Cesare Vasoli
Il metodo e l'ordine del sapere
Prodromi di un dibattito
La ricostruzione del lungo dibattito cinquecentesco sui criteri fondamentali [...] catena di cui parla Omero, è il solo che connette e congiunge tra loro così strettamente le varie parti e gli elementi del sapere, che ciò che è più chiaro per sé precede e ciò che è più oscuro segue, e si giudica solamente l'ordine e la confusione. ...
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Marino e i marinisti
Giuseppe Guido Ferrerò
Intellettualistica ricerca dello stupefacente, che si affida alla singolarità di argomenti non prima trattati nella lirica d'arte e all'inconsueto modo di [...] inetto anche a contemplare con novità di sguardo l'umana sorte e le emozioni, se non proprio le passioni, per cui l'uomo esulta o si (che si riduce per lo più a una o due parole esolo di rado assume la forma di un motto), un epigramma illustrativo ...
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Lattanzio ideologo della svolta costantiniana
Gaetano Lettieri
Intellettuale alla corte di Diocleziano, convertitosi al cristianesimo a ridosso delle persecuzioni tetrarchiche, primo, seppure approssimativo [...] la questione di fondo che governa l’intera struttura dell’opera è «se il mondo sia retto dalla potenza di un unico Dio o da Eus., h.e. VIII 13,12-14 è invece ‘agiografica’: Costanzo, simpatizzante della vera religione, non solo non avrebbe ...
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LINGUE, REGNO DI GERMANIA
EElda Morlicchio
Il periodo compreso tra il 1170 e il 1250 è indicato nella storia linguistica tedesca come '(alto) tedesco medio classico' o '(alto) tedesco medio cortese'. [...] 'area altotedesca e a quella nederlandese, e comparve prima nelle cancellerie dei nobili e dei principi esolo in un realtà linguistica comune entro i confini dell'Impero, pur se questa trovava ancora espressione in una molteplicità di dialetti. ...
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Ippolito Nievo: Opere - Introduzione
Sergio Romagnoli
«Ieri alla fine ho terminato il mio romanzo; son proprio contento di riposarmi. Fu una confessione assai lunga.» Con queste ormai famose parole, [...] di Fratta - ove tutto è cadente esolo verdeggia l'idillio tra i due bambini, questi pieni di vita, irrequieti, capaci di sensi generosi, di capricci e di fole, quello grave e ridicolo, e lento e sopravvissuto a se stesso e alla sua funzione - si ...
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se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...
se2
se2 cong. [lat. tardo se(d), incrocio di sī con quid «che cosa»] (radd. sint.). – 1. Con valore condizionale, ipotetico: a. Posto che, ammesso che, dandosi il caso che, e sim.; introduce proposizioni che esprimono una condizione, quelle...