di Silvia Morgana
La storia linguistica dell’Ottocento copre un arco cronologico più esteso rispetto al mero XIX secolo e va dall’arrivo dei francesi in Italia nel 1796 fino al 1915: è infatti l’inizio [...] nella sintassi e nel lessico, infarcita di voci e riboboli toscani trecenteschi, suggestiona non solo i testi scolastici e la unità della lingua a una «fissazione giacobina», specialmente se da risolversi con «l’accentramento dei favellari di ...
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DEVOTO, Giacomo
Aldo L. Prosdocimi
Nacque il 19 luglio 1897 a Genova da Luigi, clinico e patologo prima a Genova poi trasferitosi a Pavia e quindi a Milano, e da Luigia Cortese. Conseguita la maturità [...] ad assorbire praticamente tutta l'attività dell'ultimo Devoto. "Il Devoto italianista è quello che dà la norma agli altri, cioè li precede e li domina, seè vero che solo l'esperienza della lingua materna, vissuta dentro la società che la vive, può ...
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ALEANDRO, Girolamo
Giuseppe Alberigo
Nacque a Motta di Livenza in Friuli il 13 febbr. 1480; il padre, Francesco, era medico; la famiglia aveva origini nobili, che l'A. difese e rivendicò energicamente [...] capo a lui. In sostanza l'A. "vide solo la sommossa contro l'ordine vigente e la cieca avidità dei beni ecclesiastici, non avverti il filone argenteo della pietà genuina anche se deviata, che correva parallelamente al movimento luterano" (Jedin ...
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Alessandro Manzoni nacque a Milano nel 1785 dalla figlia di Cesare Beccaria, Giulia, moglie presto separata del ricco possidente Pietro Manzoni. Dopo un decennio trascorso in collegio dai padri somaschi [...] «composto indigesto»: «Scrivo male a mio dispetto; ese conoscessi il modo di scriver bene, non lascerei certo di porlo in opra». Prende atto che la questione della lingua non èsolo di natura individuale e letteraria ma che, in presenza di «molte ...
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La produzione in prosa e in poesia del XVII secolo è concepita all’insegna del barocco, ispirata cioè all’abnorme e tendente all’iperbole e alla ‘maraviglia’. Il senso dispregiativo del termine si estese [...] proverbi e modi di dire erano accolti anche se privi di esempi d’autore.
L’autorevolezza della Crusca e il esempio, essotico / esotico), la distinzione tra ‹u› vocale e ‹v› consonante, che si risolve solo a fine secolo; l’alternanza ‹i› / ‹j› dopo ...
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In un paese come l’Italia, per lunghi secoli senza unità politica e ancora oggi vivacemente policentrico e multilingue, le accademie, in particolare quelle sorte tra Cinquecento e Seicento, hanno avuto [...] né a legarvi in modo veruno; ma che solo seguitando il nome di Crusca e vivendo allegramente quelle medesime operazioni virtuose che si data all’inizio dei lavori del Vocabolario, al quesito se dentro l’opera si dovesse far menzione dell’accademia ...
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La comunità che si riconosce come Ladinia Dolomitica è formata da circa 30.000 persone, insediate in cinque valli a raggiera intorno al gruppo del Sella (fig. 1), nelle Alpi centrorientali. Il territorio [...] il ladino – nelle varianti locali orali e in forma scritta – è usato in tutti gli ambiti, l’italiano e il tedesco solo in quelli più formali, principalmente scritti, e i dialetti tirolesi appaiono solo come varietà intermedie.
Sempre quattro codici ...
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Non è facile trovare una collocazione precisa del linguaggio militare nell’ambito dei ➔ linguaggi settoriali. Meglio sarebbe parlare di un linguaggio settoriale composito poiché, come avviene anche per [...] corpo a corpo: in generale ovunque si incontrano parole gergali ma solo in alcuni corpi (ad es., gli alpini) o in particolari ambienti Celli, citato sopra, che è basato su Ballerini senza che se ne faccia il nome, e che è prova di una forte esigenza ...
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In ambito linguistico e letterario, con purismo si intende ogni dottrina e atteggiamento critico-normativo, a carattere tradizionalista, che rifiuta e condanna con intransigenza ➔ neologismi, tecnicismi, [...] -letterario le etichette purista e purismo, di provenienza francese, entrate nella nostra lingua solo nei primi anni del XIX soddisfazione alle urgenze terminologiche dell’attualità: anzitutto
è da vedere, se le cose nuove si potessero con le parole ...
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Carlo Goldoni (Venezia 1707 - Parigi 1793) trascorse parte della fanciullezza a Venezia, e l’adolescenza e la giovinezza in varie sedi. Compì studi disordinati e concluse quelli di diritto. Avvocato a [...] i Toscani de’ giorni nostri, quali si vergognerebbono di usare que’ riboboli che sono rancidi e della plebe, e abbisognano di commento e di spiegazione per gli stranieri non solo, ma ancora per la maggior parte degl’Italiani (Tutte le opere, vol. 1 ...
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se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...
se2
se2 cong. [lat. tardo se(d), incrocio di sī con quid «che cosa»] (radd. sint.). – 1. Con valore condizionale, ipotetico: a. Posto che, ammesso che, dandosi il caso che, e sim.; introduce proposizioni che esprimono una condizione, quelle...