PICABIA, Francis (propriamente Francisco Martínez de Picabia de la Torre)
Giovanna Casadei
Pittore e scrittore, nato il 22 gennaio 1878 a Parigi, dove è morto il 30 novembre 1953.
Figlio di un diplomatico [...] di crisi del linguaggio figurativo, nelle cui manifestazioni si ritrovano le radici di molti degli atteggiamenti della neoavanguardia del secondodopoguerra.
Del 1908 è la sua rottura con un'arte rivolta al passato per una ricerca di nuove formule ...
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Schwarz, Arturo
Giovanna Mencarelli
Scrittore, editore, collezionista e critico d'arte, di famiglia ebraica di origine tedesca, nato ad Alessandria d'Egitto il 3 febbraio 1924. Impegnato fin da giovanissimo [...] 1975, ha presentato gli esponenti più significativi delle avanguardie storiche (in particolare dadaisti e surrealisti) e del secondodopoguerra; all'arte italiana ha dedicato anche saggi critici, con lo pseudonimo di Tristan Sauvage: Pittura italiana ...
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Scrittore, nato a Comiso (Ragusa) il 15 novembre 1920. Per molti anni si è dedicato all'insegnamento superiore, e solo nel 1980 ha esordito curando un volume di fotografie, Comiso ieri. Ha poi pubblicato [...] Diceria dell'untore (1981, premio Campiello), lungo racconto ambientato in un sanatorio siciliano nel secondodopoguerra, in cui sono presenti gli elementi costitutivi della sua scrittura di tono alto, impreziosita da arcaismi, forme letterarie, ...
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GAISER, Gerd
P. Ch.
Scrittore tedesco, nato a Oberriexingen an der Enz (Württemberg) il 15 settembre 1908. Figlio d'un pastore protestante e avviato dapprima agli studî teologici, ha seguito poi i corsi [...] 'accademia artistica di Stoccarda e quindi di Königsberg. Di questa educazione figurativa, che applicò anche praticamente nel secondodopoguerra (quando fu per alcuni anni pittore), si trova una traccia evidente nella sua produzione letteraria, nel ...
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PEVERELLI, Luciana
Emanuele Trevi
Scrittrice e giornalista, nata a Milano il 16 febbraio 1902, morta ivi il 5 agosto 1986. Ancora giovanissima, iniziò a lavorare nel settore delle riviste femminili [...] molto distanti da quell'idillica e statica visione della natura muliebre tipica, per es., dei romanzi di Liala. Nel secondodopoguerra, la fisionomia di scrittrice della P. si venne via via precisando con titoli quali La lunga notte (1946), Sposare ...
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Scrittore tedesco, nato a Offenbach il 15 ottobre 1901. È stato dal 1925 al 1930 corrispondente da Berlino della Frankfurter Zeitung; trasferitosi nel 1933 a Zurigo - mentre i suoi scritti d'intonazione [...] in Deutschland, 1932), che rivela l'influenza della moderna dialettica materialista; attività proseguita poi, in questo secondodopoguerra, sul piano di una problematica prevalentemente letteraria (Tagebuch mit Büchern, 1943; Streifzüge, 1947; Die ...
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Romanziere e critico letterario inglese, nato a Sheffield (Yorkshire) il 27 settembre 1932. Considerato fra i romanzieri più interessanti del secondodopoguerra, B. ha iniziato la carriera di scrittore [...] con racconti e sketches umoristici per varie riviste inglesi e americane, fra cui Punch.
Il suo primo romanzo, Eating people is wrong (1959), è una satira pungentissima della vita accademica britannica; ...
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Storico della letteratura, critico e romanziere francese. La sua intensa attività di critico letterario è documentata da Rimbaud, système solaire ou trou noir? (1984), che raccoglie i saggi scritti tra [...] un interessante affresco del mondo intellettuale francese dal secondodopoguerra ai giorni nostri.
É. è autore di e alla lenta emancipazione dall'influenza di J. Paulhan; il secondo, Le meurtre du Petit Père: naissance à la politique (1990 ...
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Scrittore francese, morto a Meudon (Parigi) il 10 luglio 1961. La condanna per collaborazionismo (a un anno di prigione), il domicilio coatto in Danimarca - torna in Francia solo nel 1951, per amnistia [...] pont de Londres (1964) e Rigodon (1969), la critica ha riconosciuto in C. uno degli scrittori più notevoli del secondodopoguerra. Al di là delle posizione ideologiche, oscillanti e contraddittorie, la sua scrittura si pone coscientemente come pura ...
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Il complesso di esperienze artistiche elaborate tra il secondo e l’ultimo decennio del 16° sec.; nato con particolare riferimento alle arti figurative e all’architettura, il termine è stato poi esteso [...] la compattezza e l’unicità sia dello stesso concetto di Rinascimento, sia di quello di m., inteso come stile unitario.
Dal secondodopoguerra e soprattutto dagli anni 1960 (G. Briganti; relazioni di C.H. Smyth e di J. Shearman al 20° Congresso di ...
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dopoguerra
dopoguèrra s. m. [comp. di dopo e guerra], invar. – Il periodo storico che segue a una guerra, e in partic. quelli successivi alla guerra del 1914-18 (primo d.) e alla guerra del 1939-45 (secondo d.), con allusione ai problemi economici,...
macchina
màcchina (ant. màchina) s. f. [dal lat. machĭna, che è dal gr. dorico μαχανά, attico μηχανή]. – 1. In senso storico e antropologico, qualsiasi dispositivo o apparecchio costruito collegando opportunamente due o più elementi in modo...