L'archeologia del Vicino Oriente. La Mesopotamia seleucide, partica e sasanide
Roberta Venco Ricciardi
Antonio Invernizzi
La mesopotamia seleucide, partica e sasanide
di Roberta Venco Ricciardi
Periodo [...] un tempo capitale dell'impero partico e poi di quello sasanide. Dopo la conquista della Mesopotamia, nella seconda metà del II sec architettonico dei santuari minori è di tradizione mesopotamica, babilonese e assira, con una grande antecella larga e ...
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Gli ebrei nell’Impero romano in età costantiniana
Pier Francesco Fumagalli
La presenza ebraica è attestata a Roma fin dal II secolo a.C., al tempo dell’ambasceria di Gerusalemme, inviata in età repubblicana [...] ellenistico, quello testimoniato a Qumran, quello sinagogale in area babilonese, quello rabbinico che finirà con l’affermarsi in seguito cosmopolita dell’Impero, nel quale alla civiltà romana si affiancano senza discriminazioni – secondo la visione ...
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Lo scavo archeologico. Cenni storici e principi metodologici
Daniele Manacorda
Nel corso dei millenni l'uomo ha sempre modificato il suolo. Per costruire una capanna o una semplice palizzata, per [...] di cui si rese protagonista il re babilonese Nabonedo nel VI sec. a.C.: la continuità dinastica dell'impero. Né Nabonedo era stato antica dove per decenni gli scavi erano proseguiti secondo la pratica dello sterro, senza alcun rispetto né ...
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Vedi MESOPOTAMICA, Arte dell'anno: 1961 - 1995
MESOPOTAMICA, Arte (v. vol. IV, p. 1049)
P
Matthiae
A. Invernizzi
Dal periodo accadico al periodo neο assiro. - Plastica della dinastia di Accad. - Lo [...] che si apre su un vano-scala che doveva portare a un secondo piano del quartiere del bitānu. In generale, attorno al babānu erano serie babilonese. Non c'è dunque da stupirsi se l'architettura religiosa delle regioni occidentali dell'impero ...
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PARTHICA, Arte
E. Will
Suole chiamarsi "parthica" in senso stretto l'arte che si svolse nell'impero dei re parthi, non tuttavia per tutta la durata di esso (250 circa a. C.-224 d. C.), ma soltanto per [...] Per l'Iran, se è bene, secondo la recente proposta di D. Schlumberger, d'altro canto, l'arco dello stesso imperatore a Leptis Magna. Alcuni pannelli di rapporti con la Siria occidentale. La tradizione babilonese, infine, è sensibile anche ad Uruk ( ...
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Vedi CARRO dell'anno: 1959 - 1994
CARRO
M. Zuffa
R. Peroni
1) Oriente antico. - Il c. nella sua forma a quattro ruote piene, trainato da una quadriglia di buoi prima, di equidi poi, ha origine nella [...] rilievi delle porte di bronzo di Balawāt (v.), della seconda metà del IX sec. a. C., mostrano un c giunge con la civiltà assiro-babilonese ad esemplari fastosamente decorati nelle semplice biga servì fino al tardo Impero quale veicolo da parata.
Il ...
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ALTARE
D. Mustilli
Civiltà preistoriche. - Nello strato neolitico della grotta detta del Tamaccio, nelle Alpi Apuane, è stato rinvenuto un blocco squadrato con due cavità nella parte superiore, che [...] per le offerte dei liquidi. Nel territorio babilonese è noto pure un a. a vero e proprio ed al quale era addossato un secondo blocco di pietra, nel quale erano incavati sette gradini dell'Impero, quando si diffuse il culto degli imperatori o dei ...
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Le vie, i luoghi, i mezzi di scambio e di contatto. Iran e Asia Centrale
Ciro Lo Muzio
Le vie del lapislazuli (iii millennio a.c.)
Il commercio del lapislazuli, pietra altamente stimata nei mercati [...] del Xinjiang meridionale (al quale, secondo alcuni studiosi, l'impero dei Kushana avrebbe esteso temporaneamente il vasellame e vaghi di vetro di provenienza siriaca, egizia e babilonese ed essenze aromatiche; ai Sogdiani la Cina deve inoltre l' ...
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MITOLOGIA
C. Cieri Via
Le figurazioni mitologiche nel Medioevo appartengono a quella tradizione classicista che dall'età tardoantica fino alla fine del Trecento guardò al mondo antico in termini ora [...] 'Università di Barda, fondata nella seconda metà del sec. 9°, l'imperatore Costantino VII Porfirogenito (913-959) c. 12v), si avvicina a Marduk, la divinità che nell'olimpo babilonese stabilisce i destini degli uomini (Seznec, 1940, figg. 61-62). ...
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demonologia
Giorgio Padoan
Nel pensiero teologico cristiano medievale la d. occupa un posto fondamentale. La presenza del diavolo - questo spietato torturatore dei dannati nell'oltretomba e infaticabile [...] la questione che il profeta in realtà parla del re babilonese, " Lucifer ", cioè astro splendente, dal momento che tutta da Virgilio, poeta e storico dell'Impero. Enea giunse fino alla soglia del Tartaro (cioè, secondo D., fino alle mura della città ...
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