Genere (Globigerina; v. fig.) di Protozoi Sarcodini Rizopodi Foraminiferi marini planctonici della superfamiglia Globigerinoidei, con guscio ad avvolgimento trocospirale, camere globose con parete grossolanamente [...] . Il genere compare nel Giurassico. I gusci calcarei di questi Foraminiferi, dopo la morte, cadono per gravità sul fondo marino, dove vanno a costituire i cosiddetti fanghi a globigerine, che sono fra i più comuni costituenti dei sedimenti oceanici. ...
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In geologia, epoca dell’era cenozoica compresa tra l’Oligocene e il Pliocene; insieme a quest’ultimo forma il Neogene. Da un punto di vista cronostratigrafico il M. è suddiviso in sei piani: Aquitaniano [...] di salinità, durante la quale il Mediterraneo rimane completamente isolato e si dissecca, permettendo la deposizione di sedimenti evaporitici come gesso e salgemma. Questi depositi sono stati riscontrati sia in affioramento, lungo tutto il versante ...
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. Periodo della storia della terra (era paleozoica) successivo al Devonico e anteriore al Permico. L'appellativo di carbonifero fu applicato per la prima volta da W.D. Conybeare nel 1821 al complesso degli [...] facies lagunare. Estesi depositi morenici e fluvioglaciali (limitati però ad alcune regioni) completano la serie dei sedimenti continentali, che nei periodi anteriori non avevano mai preso un così importante sviluppo.
Le formazioni carboniche marine ...
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Geologia strutturale
Giorgio Vittorio Dal Piaz
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. La rivoluzione mobilista e i suoi sviluppi nella prima metà del Novecento: a) la deriva dei continenti; b) le catene collisionali [...] orientale delle Alpi, ma la connessione fra le due catene è attualmente sepolta, per collasso tettonico, al di sotto dei sedimenti neogenici del bacino di Vienna. L'arco dei Carpazi è il risultato di un lungo processo di convergenza obliqua, che dal ...
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ciclo geològico Serie di fasi che, in un fenomeno geologico, si ripetono ordinatamente, talora con ripristino delle condizioni primitive. Tra gli altri: c. orogenetico, la sequenza completa dei processi [...] , eolica, marina, glaciale, carsica; c. di sedimentazione, successione di strati in cui, indipendentemente dalla scala considerata, i sedimenti sono organizzati in una successione dal basso verso l'alto; c. di Wilson (o del supercontinente), dell ...
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copertura sedimentaria
Fabio Romanelli
Insieme di rocce che si accumulano sulla superficie terrestre come risultato di un processo di sedimentazione di prodotti di erosione e/o eruzione, dovuto all’effetto [...] il basamento roccioso (bedrock), ovvero la parte principale e molto compatta, anche se fragile, della crosta terrestre. I sedimenti possono avere composizione e origine varia e si accumulano solitamente sotto forma di polvere, sabbia o fango; essendo ...
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Stato dell’America Centrale; confina con il Messico (a N e a O), il Belize, l’Honduras e il Salvador (a E) ed è bagnato a S dal Pacifico; fra il Belize e l’Honduras si affaccia per breve tratto sull’Atlantico [...] (Baia di Amatique).
L’ossatura del Paese è costituita da un arco di rocce antiche ricoperte, a N, da sedimenti, soprattutto marini, del Mesozoico e del Cenozoico. Al centro del paese si incontra una serie di rilievi (Sierra de las Minas) separati da ...
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Terreno paludoso e salato, tipico dei climi aridi che si forma sia in ambiente continentale sia in ambiente marino-costiero.
Le s. continentali o interne si rinvengono nelle aree lacustri delle zone desertiche, [...] che minerali come la dolomite, l’anidrite, il gesso, il salgemma e altri sali evaporitici si formano all’interno dei sedimenti, a una profondità variabile da 50 a 100 cm rispetto alla superficie della s., dove si trova la falda freatica costituita ...
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Rocce sedimentarie organogene, chiamate anche fosforiti. Sono delle fluoroapatiti carbonatiche, ricche in fosfati di calcio, più o meno fluorifere, derivate da resti inorganici di organismi fossili animali. [...] legata al fenomeno dell’upwelling. Questo comporta la presenza di acque poco ossigenate e la concentrazione nei sedimenti di materia organica e fosforo, sui quali la successiva diagenesi dà luogo alla formazione delle concrezioni fosfatiche ...
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Ramo dell’ecologia che studia l’azione delle radiazioni, naturali o provocate, sia dal punto di vista dei loro effetti (occupandosi, per es., degli inquinamenti radioattivi, dell’accumulo degli elementi [...] delle loro possibili applicazioni, come quella dei radioisotopi usati come traccianti nello studio del ciclo naturale di certi elementi, in quello del metabolismo minerale di animali e piante, in quello dei movimenti delle acque, dei sedimenti ecc. ...
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sedano
sèdano (region. sèllero) s. m. [dal gr. σέλινον (lat. selīnum)]. – 1. Ombrellifera erbacea del genere apio (lat. scient. Apium graveolens), spontanea nei luoghi umidi litoranei e preferibilmente su suoli salsi; allo stato selvatico...