UZIELLI, Gustavo
Anna Guarducci
– Nacque a Livorno il 29 maggio 1839 da Sansone (v. la voce in questo Dizionario) e da Marianna Foà.
Apparteneva a una facoltosa famiglia israelitica, colta e di tradizione [...] altresì filantropo, letterato e scrittore e la colta madre si dedicò alle scuole israelitiche.
Come nella tradizione degli ebrei sefarditi, Gustavo compì i primi studi liceali a Marsiglia (nel triennio 1855-57), dove fu nominato bachelier di scienza ...
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UOMO
Antonio Ascenzi
Guido Modiano
Origine (XXXIV, p. 748; v. anche paleoantropologia, App. II, ii, p. 486; III, ii, p. 348; IV, ii, p. 720). − In paleontologia umana, si definisce come origine dell'u. [...] genetica non è stata chiarita (perché troppo complessa), per i quali invece gli ebrei aschenaziti differiscono moltissimo dai sefarditi: ognuno di questi due gruppi è invece praticamente indistinguibile dalla/e popolazione/i non ebrea che lo circonda ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Stefano Simonetta
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Spinoza elabora un sistema panteistico fondato sul concetto dell’assoluta necessità. [...] , critica e riformula i problemi che gli pone il razionalismo di Cartesio.
Discendente da una famiglia di ebrei sefarditi (che erano stati costretti ad abbandonare prima la Spagna e poi il Portogallo a causa dell’intolleranza religiosa cattolica ...
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TREMELLIO, Emanuele
Kenneth Austin
– Originario di Ferrara, si sa pochissimo riguardo ai primi trent’anni di vita. Non solo parlò poco di sé (e poco si è conservato della sua corrispondenza), ma in [...] Este la comunità ebraica ammontava a circa duemila individui su una popolazione di cinquantamila abitanti. Comprendeva sia aschenaziti sia sefarditi, ma non è noto a quale dei due gruppi appartenesse la famiglia di Tremellio. È possibile che egli sia ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Tra i giuristi del Novecento, poche figure hanno lasciato nella storia della cultura una traccia duratura come quella che vi ha impresso Tullio Ascarelli. Continuano a esercitare un particolare fascino [...] docente all’Università di Roma, e da Elena Pontecorvo: discendeva per parte di padre da un'illustre famiglia di ebrei sefarditi stabilitasi a Roma nel 16° sec., e per parte di madre da una famiglia di importanti industriali tessili di Pisa, cui ...
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Antisemitismo
Imanuel Geiss
Introduzione
Il termine 'antisemitismo', preso in senso stretto, è usato impropriamente: com'è noto, infatti, anche gli Arabi sono semiti, mentre con antisemitismo si intende [...] e battesimo forzato - dopo massacri a carattere di pogrom - causò, a partire dal 1391, una prima ondata di profughi sefarditi nel Mediterraneo, e fece nascere in Spagna il problema dei conversos.Appena una generazione dopo il bagno di sangue nella ...
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Israele
Paolo Migliorini
Silvia Moretti
'
Geografia umana ed economica
di Paolo Migliorini
Stato dell'Asia sud-occidentale. Al censimento del 1995 la popolazione risultava di 5.612.300 ab., saliti [...] , il Mifleget ha-Avodah ha-Yisra'elit (Partito laburista israeliano) e lo Shas (Shomrei Torah Sephardim, Guardiani sefarditi della Torah), il principale partito religioso ultraortodosso, diedero vita a questo ampio governo di unità nazionale. Mentre ...
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Gli Ebrei e la città
Donatella Calabi
I luoghi, i traffici, la convivenza di più «nationi»
La mobilità degli Ebrei italiani è singolarmente elevata nel corso del Seicento; essa è sensibile alle altalenanti [...] era ormai sparsa ovunque» e che aveva provocato un gran panico nelle diverse congregazioni, tanto che molti, soprattutto dei Sefarditi, avevano lasciato la città per il Levante o per Verona. Era anche accaduto che 750 balle di enorme valore fossero ...
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MORAIS, Sabato
Liana Elda Funaro
MORAIS, Sabato. – Di famiglia di origine portoghese, nacque a Livorno il 13 aprile 1823 da Samuele e da Bona Wolf, terzo di nove figli, con sette sorelle e un fratello.
Derivò [...] di istituzioni ebraiche.
A differenza dei rabbini ortodossi o riformati, Morais, cresciuto nella tradizione cosmopolita e pragmatica del sefardismo livornese – città nella quale tornò una sola volta nel 1854, ma con la quale mantenne sempre forti ...
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TURCHIA
Sante Carparelli
Aldo Gallotta
Aldo Gallotta
Machteld J. Mellink
(XXXIV, p. 534; App. I, p. 1072; II, II, p. 1046; III, II, p. 998; IV, III, p. 701)
Popolazione. - Al censimento del 1990 [...] 21 città che superano i 200.000 ab., nelle quali non mancano minoranze etniche (comunità armene, greche e di ebrei sefarditi) che continuano a costituire un elemento caratteristico della vita urbana. Istanbul è passata dai 2.541.899 ab. del 1975 ...
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sefardita
agg. e s. m. e f. [dall’ebr. sĕfāraddī′, pl. sĕfāraddī′m, der. di Sĕfārad «Spagna»] (pl. m. -i). – Nome usato per designare gli ebrei residenti nella penisola iberica fino alle espulsioni del sec. 15°, e i loro discendenti fino a...
periodico2
perïòdico2 agg. [dal lat. periodĭcus, gr. περιοδικός, der. di περίοδος «periodo»] (pl. m. -ci). – 1. Che ha luogo, si manifesta o si ripete a intervalli regolari, o più o meno regolari, di tempo: sottoporre, sottoporsi a controlli...