Onde elettromagnetiche dai mille usi
Le microonde fanno parte della grande famiglia delle onde elettromagnetiche. Il loro uso pratico è iniziato durante la Seconda guerra mondiale con la scoperta del radar.
Oggi [...] lunghezza d’onda di 30 cm, e i 300 GHz, ovvero 1 mm di lunghezza d’onda. Questo significa che il segnaleelettromagnetico oscilla da un miliardo a 300 miliardi di volte al secondo. Le microonde stanno quindi fra le radiazioni del lontano infrarosso e ...
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Onda elettromagnetica con frequenza f maggiore di 1 GHz, cioè con lunghezza d’onda λ minore di 0,3 m; il limite superiore della banda di frequenze delle m. arriva fino al limite inferiore dell’infrarosso (f=300 GHz, λ=0,001 m). Rientrano nelle m. le onde dette decimetriche (f=1-3 GHz, λ=0,3-0,1 m), ... ...
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Mauro Cappelli
Onde elettromagnetiche con lunghezza d’onda (frequenza) compresa tra 1 cm (30 GHz) e 1 m (300 MHz). Al di sotto di 1 cm di lunghezza d’onda si parla di onde millimetriche, mentre sotto a 1 mm si entra nel regno della radiazione infrarossa e quindi del visibile. Sopra a 1 m di lunghezza ... ...
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microónda [Comp. di micro- e onda] [ELT] Termine, proposto dall'it. N. Carrara intorno al 1938 e poi entrato nell'uso internazionale nella forma ingl. microwave, per indicare onde radio di lunghezza d'onda minori del metro; poiché non v'è una definizione unanimemente accettata, in questa Enciclopedia ... ...
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Paolo Bernardi
(App. III, II, p. 105; IV, II, p. 474)
I maggiori progressi di questi ultimi anni nel settore delle m. possono essere individuati principalmente nelle seguenti aree: a) realizzazione di nuovi sistemi e impianti, e miglioramento delle prestazioni di quelli già esistenti in vari tipi di ... ...
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(App. III, 11, p. 105)
Luigi Millanta
L'uso di apparati a m. si è grandemente esteso nell'ultimo quindicennio. Sono stati grandemente perfezionati dispositivi già noti e sono stati realizzati dispositivi completamente nuovi. Analogamente, si sono avute nuove applicazioni, oltre a un grande sviluppo ... ...
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AAdriano Gozzini
di Adriano Gozzini
Microonde
sommario: 1. Introduzione. 2. Propagazione delle microonde. a) Propagazione libera. b) Propagazione guidata. 3. Circuiti a microonde. a) Multipoli. b) Matrice di scattering. c) Proprietà generali della matrice S. d) Dipoli e quadrupoli. e) Esapoli. f) Ottupoli. ... ...
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Nello Carrara
Generalità. - Nel campo delle radioonde ha acquistato in questi ultimi anni particolare importanza la gamma delle m.; si tratta delle onde elettromagnetiche la cui lunghezza va da circa 10 cm a circa 0,2 mm (limite superiore dell'infrarosso: v. anche XXV, p. 365) e occupanti pertanto ... ...
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Fisica
Variazione temporale del valore o dell’intensità di una grandezza fisica.
In ottica, un raggio luminoso si dice modulato se la sua intensità varia nel tempo secondo una legge nota. La m. della luce [...] è di tipo discreto.
Nella grande maggioranza dei casi la natura fisica della portante e del segnale modulato è di tipo elettrico o elettromagnetico. Non mancano tuttavia esempi differenti, come il caso della portante ottica usata nei sistemi di ...
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(App. V, i, p. 691)
La c. e. viene definita come l'idoneità di un dispositivo, di un apparecchio o di un sistema, a funzionare correttamente nel proprio ambiente elettromagnetico senza produrre disturbi [...] come la massa elettrica, i collegamenti per l'alimentazione e il trasporto dei segnali, sono spesso le aree più critiche. Poiché l'emissione di energia elettromagnetica nell'ambiente da parte di apparati e sistemi per il loro normale funzionamento è ...
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onda
ónda [Der. del lat. unda] [LSF] Fenomeno fisico per cui una perturbazione prodotta localmente in un mezzo si propaga a distanza, trasportando lontano energia e informazioni circa le sue caratteristiche [...] armoniche (v. onda: IV 248 b); (c) velocità imperturbata (nella radiopropagazione detta anche velocità di segnale): nella propagazione di un'o. elettromagnetica in un mezzo con indice di rifrazione complesso, cioè in un mezzo dispersivo e assorbente ...
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oscillatore
oscillatóre [Der. del lat. oscillatio -onis, dal part. pass. oscillatus di oscillare, a sua volta da oscillum, dim. di os "volto", dischetto di legno o di terracotta con l'immagine di un [...] determina una corrente anodica oscillante tale da dar luogo ad azioni degli elettromagneti c sui rebbi medesimi; il diapason resta così in regime di vibrazione permanente. Il segnale utile può essere ricavato dal circuito di griglia o dal circuito ...
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Luce
Rosadele Cicchetti
Dal latino lux, affine all'aggettivo greco λευκός, "brillante, bianco", il termine definisce la regione dello spettro elettromagnetico di lunghezza d'onda compresa tra 380 e [...] che la luce visibile è un insieme di radiazioni elettromagnetiche di determinata lunghezza d'onda e rappresenta solamente una piccola le attività degli ormoni vegetali che costituiscono il segnale di fioritura, il quale si trasmette dalle foglie ...
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elettricità
Giovanni Vittorio Pallottino
Carica elettrica e fenomeni a essa collegati
L'elettricità è l'insieme dei fenomeni prodotti dalla carica elettrica, una proprietà di alcune particelle che costituiscono [...] fenomeni elettrici e magnetici, compresi quelli riguardanti le onde elettromagnetiche (fra cui le onde radio e le onde luminose), , altre come supporto per l'informazione, cioè come segnale. L'elettricità costituisce infatti al tempo stesso una forma ...
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accoppiamento
accoppiaménto [Atto ed effetto dell'accoppiare, da coppia] [LSF] Termine che indica generic. la situazione di due o più sistemi fisici che scambiano energia fra loro (si parla di sistemi [...] proprietà magnetiche dei: V 371 e. ◆ [MCQ] A. elettromagnetico minimale: v. elettrodinamica quantistica: II 299 e. ◆ [FSD] metodo di a. tra i vari stadi di un sistema elettronico in cui il segnale di a. è di tipo ottico; per es., lo stadio finale di ...
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I segnali elettrici e magnetici
Francesco Figura e Paolo Rossini
Le naturali attività fisiologiche dell'organismo umano, e animale più in generale, sono mediate dai campi fisici, che sono riferibili [...] (circa 10-8 volte) del campo magnetico terrestre (che è dell'ordine di 5 ∃ 10-5 T) e dei segnalielettromagnetici generati da apparecchiature elettroniche (fig. 4.72). Per questo motivo, le misure avvengono usualmente all'interno di camere schermate ...
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rivelatore
rivelatóre s. m. [dal lat. revelator -oris, der. di revelare «rivelare»]. – 1. (f. -trice) Chi rivela: il Duca non solamente non ricercò la cosa, ma fece il r. miseramente morire (Machiavelli); in senso assol., Dio in quanto soggetto...
rumore
rumóre (ant. o letter. romóre) s. m. [lat. rumor -ōris]. – 1. a. Qualsiasi perturbazione sonora che, emergendo dal silenzio (o anche da altri suoni), dia luogo a una sensazione acustica: il mondo finì di fare ogni moto e ogni romore...