Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente [...] chi le riceve (richiamo) e informano su cose (rappresentazione). Queste funzioni fanno sì che un segno del l. divenga un sintomo, un segnale o un simbolo o tutte e tre le cose.
Il bambino impara a parlare per imitazione, secondo i modelli che gli ...
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Settore della fisica che sviluppa la ricerca relativa ai problemi della salute dell’uomo valendosi dei principi e dei metodi propri della fisica. Essa utilizza in vario modo le conoscenze acquisite sia [...] molti sviluppi della fisica applicata alla medicina sono stati realizzati nel campo delle immagini, dell’analisi di segnali, dei calcolatori per la diagnostica, della robotica, degli equipaggiamenti per la riabilitazione e per le articolazioni, delle ...
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Chimica
Generalità
L’a. chimica si occupa dei metodi che permettono di determinare la composizione chimica di un campione. Genericamente ha il significato di scissione in elementi più piccoli e loro esame, [...] b) un trasduttore di ingresso (in genere chiamato rivelatore) che solitamente converte il segnale analitico in un segnale elettrico; c) un elaboratore di segnale che modifica il segnale in uscita dal rivelatore (per es. lo amplifica o lo filtra o lo ...
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dolore
Stefano Faenza
Sensazione sgradevole o di sofferenza, susseguente alla stimolazione di recettori sensoriali presenti nell’organismo, dovuta all’azione di un agente che compromette l’integrità [...] inibitorio SG da parte di uno stimolo non nocicettivo, tattile inibisce i neuroni di proiezione, chiude il cancello e il segnale viene trasmesso in forma attenuata o non trasmesso del tutto ai centri superiori. Perciò, una modalità per chiudere il ...
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organi sensoriali artificiali
Chiara Bartolozzi
Giacomo Indiveri
Gli organi sensoriali artificiali riproducono le funzionalità tipiche di quelli biologici: vista, udito, tatto, olfatto e gusto. Gli [...] a prima vista un mero analizzatore passivo di spettro; al contrario, si tratta di un organo sofisticato in grado di recepire segnali in un ampio spettro di potenza (oltre 120 dB) e frequenze che vanno da 100 Hz fino a circa 10 kHz, adattandosi ...
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elettroencefalografia
Carlo Di Bonaventura
Tipi di registrazione
In relazione alle modalità di registrazione si distinguono diversi tipi di EEG. Durante la registrazione dell’EEG basale (durata di ca. [...] prolungata nelle 24 ore o più. Durante le 24 ore il paziente conduce una vita del tutto normale, avendo cura di segnalare su un diario le attività svolte ed eventuali episodi critici. Questo tipo di indagine è indicato per aumentare le probabilità di ...
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proteina ricombinante
Stefania Azzolini
Proteina ottenuta in seguito a trascrizione e traduzione di un frammento di DNA ricombinante. Per ottenere proteine ricombinanti occorre clonare il gene che codifica [...] il nome di vettore di fusione trascrizionale. Se, invece, il vettore contiene oltre alla regione del promotore anche i segnali per la traduzione, attraverso l’inserimento in frame del frammento clonato nella regione codificante di un gene del vettore ...
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Wald, George
Biochimico statunitense (New York 1906 - Cambridge, Mass., 1997). Dopo una breve ma intensa attività di ricerca (1932-34) al Kaiser Wilhelm Institut di Berlino e alle univ. di Heidelberg [...] visivi (ciclo di W. o ciclo fotochimico della retina). Ciclo di W.: trasformazione del segnale luminoso in segnale chimico e di questo in segnale elettrico nel corso del processo della visione. L’evento fotochimico primario è l’isomerizzazione della ...
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ecoencefalografia
Tecnica diagnostica applicata in elettroencefalografia e basata sulla registrazione dell’eco di ultrasuoni riflessi dal cervello e da eventuali processi patologici. Il metodo si fonda [...] velocità di propagazione del suono. L’ecoencefalogramma normale produce tre forme di eco: un’eco iniziale, che include il segnale emesso e quello riflesso da un’eco finale – prodotta dalla superficie opposta della scatola cranica –, e un’eco mediana ...
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Strumento atto a dare immagini ingrandite di oggetti molto piccoli.
Cenni storici
La storia del m. semplice, ossia della lente d’ingrandimento, coincide con la storia delle lenti ottiche in generale; [...] c; la luce emessa dal voxel è concentrata dalla seconda lente l2 sul rivelatore r dotato del diaframma d2. Il segnale prodotto dal rivelatore (un fotomoltiplicatore o un fotodiodo), sincronizzato con il moto di scansione del m., è inviato a un ...
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segnale
s. m. [lat. tardo signale, neutro sostantivato dell’agg. signalis, der. di signum «segno»]. – 1. a. Indicazione di tipo ottico o acustico, per lo più stabilita d’intesa o convenzionale, con cui si dà una comunicazione, un avvertimento,...
segnalamento
segnalaménto s. m. [der. di segnalare]. – 1. Il fatto di segnalare, e più specificamente ogni operazione relativa all’impiego di segnali, importante spec. nel caso della disciplina del traffico ferroviario, stradale, marittimo,...