Mimetismo
Roberto Argano
Indovina chi sono?
I colori degli animali, così come i suoni, gli odori, o le luci emesse nel corpo degli animali notturni o abissali, costituiscono un sistema di comunicazione [...] il palmo della mano è segno di pace e così via.
Imparare a leggere i messaggi
In altri casi il significato dei segnali non è innato, ma viene appreso nel corso della vita di ciascun individuo. Noi apprendiamo ad associare a ogni parola, quindi a ...
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entropia
entropia termine mutuato dalla fisica e utilizzato con significato leggermente diverso sia in teoria dell’informazione, dove fu introdotto da C. Shannon nel 1949, sia in probabilità e statistica.
☐ [...] , indice che misura la quantità di informazione prodotta da una sorgente. L’indice è funzione della distribuzione di probabilità dei segnali che può emettere la sorgente stessa. Se la sorgente è di tipo binario, come di fatto lo sono quelle digitali ...
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Comportamenti collettivi
Andrea Cavagna
Irene Giardina
L’autorganizzazione nelle scienze naturali ed economico-sociali
Chiunque abbia avuto l’occasione di assistere alle evoluzioni in volo di un gruppo [...] concentrazione iniziale di corpi rispetto ai dintorni. Altri esempi si hanno nelle api (le famose ‘danze’ con cui le api segnalano e arruolano compagne verso regioni ricche di polline) e negli scarafaggi (il modo in cui si ripartiscono in un numero ...
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diagnostica strumentale neurofisiologica
Paolo Girlanda
La neurofisiologia clinica (NFC) utilizza metodiche strumentali che si basano fondamentalmente sull’analisi dei segnali elettrici prodotti spontaneamente [...] (SAP) mentre stimolando le fibre motorie si registra dal muscolo il potenziale muscolare composto (CMAP). La dimensione di questi segnali (ampiezza), la loro durata e la loro forma dipendono dal numero e dalla funzionalità delle fibre del nervo. È ...
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GIOVANNI di San Vincenzo al Volturno
Antonio Sennis
Di lui si ignorano la data e il luogo di nascita, e anche le sue origini familiari sono affatto oscure. Si sa soltanto che fu attivo nella comunità [...] culminarono nel 1115 con la consacrazione della nuova chiesa abbaziale a opera di papa Pasquale II - sono l'indubbio segnale che San Vincenzo al Volturno gestiva un patrimonio che garantiva ancora un notevole afflusso di ricchezze. È verosimile, pur ...
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recettore nervoso
Paolo Del Giudice
Struttura molecolare mediante la quale le cellule comunicano fra loro per regolare lo sviluppo, per controllare l’accrescimento, per coordinare le loro funzioni. [...] adrenalina e la noradrenalina, nonché i recettori per i cannabinoidi e gli oppioidi. La loro caratteristica è di trasdurre il segnale generato dal legame con il neurotrasmettitore attivando una proteina G, molecola costituita da tre subunità α, β e γ ...
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proteina integrale
Stefania Azzolini
Proteina che attraversa completamente il doppio strato lipidico della membrana cellulare. Tali proteine vengono anche chiamate proteine intrinseche o proteine transmembrana [...] . Proprio grazie alle loro porzioni extra- e intracellulari, le proteine integrali fungono da recettori o bersagli per molecole segnale. Tali proteine, inoltre, spesso agiscono come canali ionici e proteine di trasposto deputate al passaggio verso e ...
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donazione samaritana
loc. s.le f. Donazione di un organo alla collettività, mettendolo a disposizione di chi ne ha bisogno per un trapianto, senza alcuna remunerazione.
• Niente illusioni. Il via libera [...] che vengono effettuati in Italia e che da un paio d’anni sono in netta regressione. E però, si tratta di un buon segnale. (Paolo Soldini, Unità, 27 maggio 2010, p. 25, Cronaca Italia) • Ha deciso di dare un rene a uno sconosciuto per puro spirito ...
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panoramico
panoràmico [agg. (pl.m. -ci) Der. di panorama "vista completa, d'insieme", comp. dei gr. pan "tutto" e órama "vista"] [LSF] Di dispositivo ottico, elettromagnetico, ecc. che fornisce una vista [...] osservare tutt'intorno per 360° pur tenendo fisso l'oculare: → periscopio. ◆ [ELT] Ricevitore p.: tipo di ricevitore di segnali radio o ultrasonori provvisto di un dispositivo che ne fa variare linearmente e periodicamente la frequenza di ricezione ...
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uscita
uscita [Atto ed effetto dell'uscire, der. del lat. exire, comp. di ex- "fuori" e ire "andare"] [ASF] In un'eclisse, la situazione in cui il corpo eclissato esce dall'ombra dell'astro che lo eclissa, [...] , filtrata, ecc.); in certi casi il termine sta per potenza d'u. dell'apparecchio, in altri per grandezza d'u. o segnale d'u. (una tensione o un'intensità di corrente). ◆ [ELT] Amplificatore a u. catodica: lo stesso che inseguitore catodico. ◆ [ELT ...
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segnale
s. m. [lat. tardo signale, neutro sostantivato dell’agg. signalis, der. di signum «segno»]. – 1. a. Indicazione di tipo ottico o acustico, per lo più stabilita d’intesa o convenzionale, con cui si dà una comunicazione, un avvertimento,...
segnalamento
segnalaménto s. m. [der. di segnalare]. – 1. Il fatto di segnalare, e più specificamente ogni operazione relativa all’impiego di segnali, importante spec. nel caso della disciplina del traffico ferroviario, stradale, marittimo,...