INFRAROSSO (XIX, p. 221)
Carlo Corsi
Com'è noto, la radiazione elettromagnetica con lunghezza d'onda compresa tra 0,759 μm e 1 mm cioè la porzione dello spettro elettromagnetico compresa tra il visibile [...] un'emissione a "corpo nero" della sorgente usata nella misurazione, il secondo alla frequenza f di modulazione del segnale, e il terzo alla larghezza di banda normalizzata Δf dell'amplificatore elettronico a valle del rivelatore.
Una semplificazione ...
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sensibilita
sensibilità [Der. del lat. sensibilitas -atis, da sensibilis: → sensibile] [LSF] L'attitudine di una sostanza, un corpo, un apparecchio di reagire a uno stimolo esterno, producendo qualche [...] presente in tutti i radioricevitori, che riduce automaticamente l'amplificazione d'ingresso e a media frequenza per i segnali che si presentano più intensi all'entrata e, inversamente, l'aumenta per quelli più deboli, in modo da compensare ...
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trama
trama [Lat. trama "il filo della parte trasversale di un tessuto"] [LSF] Il termine è usato, oltre che nei signif. specifici ricordati nel seguito, anche come sinon. di struttura, tessitura e simili, [...] di restituzione delle immagini (v. televisione: VI 96 d). (b) Nei sistemi multiplex di segnali, la configurazione dei bit compresi in un periodo del segnale multiplo; nel sistema normalizzato europeo (CCIT) per la modulazione PCM è costituita da 256 ...
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abbagliamento
abbagliaménto [Atto ed effetto dell'abbagliare, da bagliore] [FME] [OTT] Fenomeno di apparente diminuzione delle facoltà percettive dell'occhio nei riguardi di oggetti che si trovino in [...] : per estensione del signif. precedente, la condizione di un fotosensore che sia portato alla saturazione o vicino alla saturazione da un segnale ottico molto intenso e che in conseguenza presenti sensibilità nulla o molto ridotta per altri ...
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Anatomia comparata e umana
Organo proprio dei Vertebrati forniti di mascella (Gnatostomi), destinato alla pressione e alla masticazione degli alimenti.
Si chiama d. anche l’apofisi che lega l’epistrofeo [...] T è linearmente crescente (tratto AB), per tornare successivamente al valore iniziale nel più breve tempo possibile (tratto BC). Tale segnale è utilizzato per pilotare la deflessione nei tubi a raggi catodici e nei cinescopi. In quest’ultimo caso due ...
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Astronomia
F. astronomico Apparecchiatura utilizzata per misurare il flusso luminoso proveniente da sorgenti celesti, montata normalmente nel piano focale di un telescopio astronomico. A differenza della [...] intercambiabili; un rivelatore che produce un segnale elettrico proporzionale alla quantità di energia radiante sorgenti S1 e S2 dalla testa fotometrica finché questa segnala uguaglianza della loro illuminazione: allora le intensità luminose ...
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degradazione
degradazióne [Der. del lat. degradatio -onis "il diminuire di importanza", dal part. pass. degradatus di degradare "fare scendere", comp. di de- e gradus "gradino"] [LSF] (a) Generic., deterioramento [...] a energia termica, o di energia termica da una certa temperatura a una temperatura minore: → energia. ◆ [ELT] D. di un segnale: v. trasmissione di segnali su mezzi fisici: VI 309 a. ◆ [ELT] Funzione di d., o risposta impulsiva: v. ecografia: II 244 b ...
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Parte introduttiva
di Roberto Cingolani
Il termine indica l'insieme delle metodologie di manipolazione e studio della materia sulla scala del nanometro (1 nm=10−9 m). Questa è la scala di dimensione [...] deve essere data per scontata. La colocalizzazione del segnale di due fluorofori indica soltanto che due oggetti tipologia in cui al riconoscimento segue la generazione di un segnale rivelabile dall'esterno: una situazione di interesse in ambito ...
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sintesi
sìntesi [Der. del lat. synthesis, dal gr. sy´nthesis "composizione", che è da syntíthemi "mettere insieme", comp. di sy´n "insieme" e títhemi "porre"] [LSF] In generale, termine, opposto ad analisi, [...] fotografia a colori e nella stampa a colori. ◆ [ELT] [FME] S. da parole preregistrate e da testo scritto: v. segnali vocali, elaborazione dei: V 122 e, 123 b. ◆ [ELT] S. delle immagini: nella tecnica della trasmissione di immagini, la ricomposizione ...
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decadico
decàdico [agg. (pl.m. -ci) Der. di decade] Di valori di grandezze che stiano fra loro nel rapporto 10 oppure 1/10, e anche delle grandezze medesime (per es., quelle che limitano le bande di [...] ELT] [INF] Unità d.: unità base di contatori elettronici decimali, che fornisce in uscita un segnale a ogni decimo segnale della serie di segnali in ingresso; realizzata nel passato mediante una serie di quattro multivibratori astabili opportunamente ...
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segnale
s. m. [lat. tardo signale, neutro sostantivato dell’agg. signalis, der. di signum «segno»]. – 1. a. Indicazione di tipo ottico o acustico, per lo più stabilita d’intesa o convenzionale, con cui si dà una comunicazione, un avvertimento,...
segnalamento
segnalaménto s. m. [der. di segnalare]. – 1. Il fatto di segnalare, e più specificamente ogni operazione relativa all’impiego di segnali, importante spec. nel caso della disciplina del traffico ferroviario, stradale, marittimo,...