Anatomia
Formazione anatomica tubolare a pareti proprie o scavata in una struttura compatta, che serve al passaggio di liquidi (sangue, urina, bile ecc.), di altre formazioni anatomiche (nervi, muscoli, [...] e i c. numerici (o anche c. digitali). Un c. analogico è caratterizzato dalla larghezza di banda (➔) e dal rapporto segnale-rumore (SNR). Un c. numerico è caratterizzato dalla velocità di trasmissione (espressa in bit/s o in multipli) e dal tasso ...
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Mourou, Gérard Albert. – Fisico francese (n. Albertville 1944). Già docente alla University of Rochester (stato di New York) e presso la École polytechnique di Parigi, direttore del Laboratorio di ottica [...] la lunghezza d’onda della luce, amplificandola e quindi comprimendola – non distruggesse i materiali necessari per amplificare il segnale. La tecnica elaborata da M. e Strickland, nota come chirped pulse amplification, ha permesso di superare il ...
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Gunn John Battiscombe
Gunn 〈gan〉 John Battiscombe [STF] (Il Cairo 1913 - New York 1960) Prof. di fisica nella Columbia Univ. di New York (1953) e poi ricercatore presso la Società IBM (1971). ◆ [ELT] [...] tensione variabile, si hanno funzionamenti diversi a seconda delle dimensioni del cristallo rispetto alla lunghezza d'onda del segnale applicato; se la lunghezza della barretta è sufficientemente piccola, in modo che la carica iniettata nel catodo ...
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pennello
pennèllo [Der. del lat. penellus, dim. di penis "coda"] [LSF] Per analogia con l'attrezzo per verniciare o dipingere, fatto con uno stretto fascio di setole o fibre artificiali, nome di strutture [...] cannone elettronico e poi focalizzato e deflesso sullo schermo fluorescente del tubo in modo da tracciare su esso il diagramma del segnale che ha operato la sua deflessione. ◆ [OTT] P. luminoso: fascetto di luce, con l'apparenza di un tubicino o di ...
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Johnson John Bertrand
Johnson 〈ghònsn〉 John Bertrand [STF] (Göteborg 1887 - Short Hills, New Jersey, 1970) Ricercatore della Western Electric Co. e poi dei Bell Laboratories (1922). ◆ [FSD] Effetto J.: [...] 1913, fu rilevato da J. nel 1928, lavorando su amplificatori a tubi elettronici di grande guadagno, come piccolo segnale spurio sempre presente ai terminali d'ingresso. Il fenomeno è dovuto alle fluttuazioni termiche della densità spazio-temporale ...
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medio
mèdio [agg. Der. del lat. medius "che sta nel mezzo"] [LSF] Relativ. a una grandezza capace di assumere valori differenti nel tempo o nello spazio o in relazione a variabili condizioni ambientali [...] intermedia, cioè la frequenza fissa alla quale nei ricevitori supereterodina è convertita la frequenza, variabile, del segnale radio ricevuto. ◆ [FTC] [EMG] M. tensione: nell'elettrotecnica è considerata tale, per convenzione, una tensione alternata ...
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Araldica
Una delle pezze (➔) dello scudo.
Biologia
B. elettroforetica Zona ristretta su una matrice (carta, gel ecc.), corrispondente a una proteina, a un acido nucleico o a loro costituenti, separata [...] specifiche: per un amplificatore è l'intervallo di frequenze del segnale d'ingresso in cui il guadagno si mantiene costante e vicino entro le quali tale canale è in grado di trasmettere il segnale con la massima fedeltà. Invece, la b. di un canale ...
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Raman Sir Chandrasekhara
Raman 〈ràman〉 Sir Chandrasekhara Venkata (Trichinopolis 1888 - Bangalore 1970) [STF] Prof. di fisica nell'univ. di Calcutta (1917); ebbe il premio Nobel per la fisica (1930) [...] a una transizione energetica del mezzo in cui avviene l'interazione; in partic., si ha una notevole amplificazione del segnale νs come risultato di un assorbimento stimolato di un fotone di energia hνp e trasferimento del sistema nello stato eccitato ...
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MASER (App. III, 1, p. 89)
C. Alberto Sacchi
Il termine "maser" viene usato per indicare collettivamente un'importante classe di dispositivi amplificatori o generatori di onde elettromagnetiche mediante [...] 'onda è costituito dalla cavità risonante (con un accoppiamento a guida d'onda verso l'esterno per l'estrazione del segnale).
L'onda (o "segnale") di uscita ha una potenza molto bassa (≈ 10-9 W), ma la grande stabilità in frequenza (una parte su 10I3 ...
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SFM (Scanning force microscopy)
Mauro Cappelli
Tipo di microscopia che impiega una forza d’interazione tra una punta e un campione per riprodurre la topografia di una superficie. La forza misurata può [...] microscopy). Nella tecnica STM si impiega la corrente di tunneling come segnale estremamente sensibile alla distanza punta-campione. Per ottenere una sensibilità simile con un segnale di forza è stato proposto nel 1986 da Gerd Binning, Calvin ...
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segnale
s. m. [lat. tardo signale, neutro sostantivato dell’agg. signalis, der. di signum «segno»]. – 1. a. Indicazione di tipo ottico o acustico, per lo più stabilita d’intesa o convenzionale, con cui si dà una comunicazione, un avvertimento,...
segnalamento
segnalaménto s. m. [der. di segnalare]. – 1. Il fatto di segnalare, e più specificamente ogni operazione relativa all’impiego di segnali, importante spec. nel caso della disciplina del traffico ferroviario, stradale, marittimo,...