reciprocita
reciprocità [Der. del lat. reciprocitas -atis "qualità, condizione di ciò che è reciproco", da reciprocus "reciproco"] [ALG] Lo stesso che correlazione, cioè corrispondenza proiettiva fra [...] quando una sorgente puntiforme è posta in un altro punto specifico, il rivelatore dà lo stesso segnale se si scambiano di posto sorgente e rivelatore. ◆ [FSN] Relazioni di r. di particelle elementari: v. simmetrie discrete delle particelle elementari ...
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quanto
quanto [Der. di quantum] [LSF] (a) La quantità indivisibile, la più piccola fisicamente possibile, di certe grandezze fisiche, appunto dette grandezze quantistiche (per loro natura oppure rese [...] delle telecomunicazioni e dell'elaborazione di informazioni, l'intervallo di valori più piccolo adottato nella quantizzazione (←) di un segnale. ◆ [MCQ] Q. d'azione: → azione. ◆ [EMG] Q. di carica elettrica, o q. di elettricità: il valore assoluto ...
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persistenza
persistènza [Der. di persistere (→ persistente)] [LSF] La proprietà di essere persistente, di durare a lungo nel tempo. ◆ [GFS] Nella meteorologia, il rapporto tra l'intensità del vento e [...] fluorescente è fatto di fosfòri con relativ. lungo tempo di fosforescenza, per cui il tracciato di un segnale transitorio, anche rapidissimo, permane sufficientemente a lungo per poter essere comodamente esaminato o fotografato; hanno costituito la ...
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accettanza
accettanza [Der. dell'ingl. acceptance, dal lat. acceptare "accettare"] [LSF] Il sottoinsieme degli eventi possibili che cadono nel campo di vista di un osservatore o ai quali è sensibile [...] coperto, espresso in metri quadrati per steradiante (m2 sr): v. rivelatori di particelle: V 54 f. Misura la frazione del segnale che può essere rivelata date le limitazioni geometriche del rivelatore. ◆ [OTT] Angolo di a.: per una fibra ottica, l ...
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Fisica matematica
EEugene P. Wigner
di Eugene P. Wigner
Fisica matematica
sommario: 1. Introduzione. 2. Il ruolo della matematica nella fisica. a) Uno schema dei concetti fondamentali della fisica. [...] istante. Nella teoria della relatività il tempo di un evento è dato da (t1 + t2)/2, dove t1 è il tempo al quale l'osservatore deve emettere un segnale luminoso che giunge al punto dell'evento proprio quando questo ha luogo e t2 è il tempo al quale il ...
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radiospettrografo
radiospettrògrafo [Comp. di radio- nel signif. c e spettrografo] [ASF] Nella radioastronomia, tipo di radiotelescopio a sintonia variabile intorno a una riga dello spettro radio (r. [...] di correnti elettriche a radiofrequenza o di onde radio in funzione della frequenza, costituito da un radioricevitore la cui frequenza di sintonia viene fatta variare con continuità in un dato intervallo e da un registratore del segnale rivelato. ...
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Superfici, fisica delle
Gianfranco Chiarotti
La maggior parte dei solidi presenta una struttura cristallina nella quale gli atomi sono disposti nei vertici di un reticolo periodico tridimensionale. [...] , ideato nel 1948, da Shockley e Gerald L. Pearson, è mostrato schematicamente nella fig. 2. L’applicazione di un segnale alternato (o impulsivo) tramite il generatore G non richiede l’uso di potenza elettrica in quanto la differenza di potenziale è ...
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orario
oràrio [agg. e s.m. Der. del lat. horarius, da hora "ora"] [LSF] (a) Che si riferisce all'ora del giorno, che concerne le ore e più spesso, estensiv., il tempo: angolo o. (v. oltre), legge o. [...] , espressa in unità di lunghezza (per es., km) all'ora. ◆ [MTR] [ASF] [GFS] Segnale o.: il segnale con cui viene distribuita la misura dell'istante di tempo: → segnale. ◆ [ALG] Verso o.: il verso nel quale si vedono rotare le lancette dell'orologio ...
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Procedimento logico, mediante il quale si passa dalla considerazione di casi particolari a una conclusione universale.
Nel linguaggio scientifico, in genere, modificazione che determinate proprietà di [...] genica inducibile negli Eucarioti sono l’i. da parte di fattori ambientali (temperatura, luce) e l’i. dovuta alle molecole segnale quali, per es., gli ormoni e i fattori di crescita.
I. della trascrizione dovuta alla temperatura
Quando gli organismi ...
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panoramico
panoràmico [agg. (pl.m. -ci) Der. di panorama "vista completa, d'insieme", comp. dei gr. pan "tutto" e órama "vista"] [LSF] Di dispositivo ottico, elettromagnetico, ecc. che fornisce una vista [...] osservare tutt'intorno per 360° pur tenendo fisso l'oculare: → periscopio. ◆ [ELT] Ricevitore p.: tipo di ricevitore di segnali radio o ultrasonori provvisto di un dispositivo che ne fa variare linearmente e periodicamente la frequenza di ricezione ...
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segnale
s. m. [lat. tardo signale, neutro sostantivato dell’agg. signalis, der. di signum «segno»]. – 1. a. Indicazione di tipo ottico o acustico, per lo più stabilita d’intesa o convenzionale, con cui si dà una comunicazione, un avvertimento,...
segnalamento
segnalaménto s. m. [der. di segnalare]. – 1. Il fatto di segnalare, e più specificamente ogni operazione relativa all’impiego di segnali, importante spec. nel caso della disciplina del traffico ferroviario, stradale, marittimo,...