parassita
parassita [agg. e s.m. Der. del lat. parasita, dal gr. parásitos "vicino al cibo", epiteto di addetti al culto che, pur non avendo una chiara funzione attiva nel rito sacrificatorio, partecipavano [...] sul sistema a seguito di diafonia oppure d'interferenza con uno o più altri sistemi. Per ridurre la presenza di tali segnali (l'eliminazione completa di essi è impossibile in molti casi) si mettono in atto vari accorgimenti, sia attivi, per es ...
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modo
mòdo [Der. del lat. modus "misura, norma, maniera"] [LSF] La forma particolare di essere, di presentarsi, di comportarsi di un ente. ◆ [EMG] [MCC] Ciascuna delle possibili configurazioni in cui [...] M. di tipo caldo e freddo in un plasma: v. onde dei plasmi: IV 295 c. ◆ [OTT] M. di una fibra ottica: v. trasmissione di segnali su mezzi fisici: VI 314 d. ◆ [EMG] M. elettrico, o E: v. microonde, circuiti a: III 825 f. ◆ [EMG] [MCC] M. fondamentale ...
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coerente
coerènte [agg. Der. del part. pres. cohaerens -entis del lat. cohaerere "essere strettamente unito"] [LSF] Oltre che nel signif. proprio, il termine è usato, figurat., per indicare qualcosa [...] dei campi elementari componenti in punti e in istanti diversi sono legate tra loro deterministicamente (analogamente per onde c., segnali c., suoni c., ecc.): v. coerenza. ◆ [FNC] Stato c.: stato costruito a partire da autofunzioni di un particolare ...
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La grande scienza. Gravitazione
Tullio Regge
Giulio Peruzzi
Gravitazione
La teoria della relatività generale (RG), elaborata da Albert Einstein (1879-1955) a partire dal 1907 ed enunciata definitivamente [...] . Nel vuoto queste si propagano alla velocità costante della luce; quindi la misurazione del tempo di andata e ritorno di un segnale inviato dalla Terra su un pianeta permette di ricavare la distanza tra il pianeta e la Terra. Nel caso di Marte, la ...
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ultrasuono Vibrazione elastica in un mezzo materiale con frequenza superiore a quella limite di udibilità, convenzionalmente fissata a 20 kHz. Per frequenze maggiori di 1 GHz si usa talvolta il termine [...] dell’ordine di centinaia o migliaia di kHz: con un trasduttore a quarzo P. Langevin riuscì a trasmettere e ricevere un segnale ultrasonoro tra le opposte sponde della Senna, a Parigi, nel 1910. In seguito, si è sensibilmente esteso l’uso di ceramiche ...
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Fisica
La differenza tra i tempi impiegati a percorrere lo stesso cammino s da ciascuno dei due raggi ordinario e straordinario, che emergono, in tempi diversi e polarizzati a 90° tra loro, inviando un [...] uno dei sintomi di disfunzione del sistema di istruzione.
Tecnica
Linee di ritardo
Particolari quadripoli dotati della proprietà che un segnale applicato all’entrata a un certo istante t0, appare all’uscita all’istante t0+T: T è il ritardo della ...
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. Ogni campo ottico che esiste in natura ha certe fluttuazioni associate con esso che possono essere viste come fluttuazioni istantanee dell'intensità, della fase, dallo stato di polarizzazione. La "teoria [...] V (r, t) si devono impiegare le variabili del campo vettoriale complesso, per es. E (r, t) e H (r, t), che sono i segnali analitici associati con i vettori reali campo elettrico E(r) (r, t) e campo magnetico H(r) (r, t). Al posto della funzione di ...
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Denominazione generica dei costituenti ultimi della materia e della radiazione.
Definizione
Adottando l’atteggiamento pragmatico inaugurato da A.-L. Lavoisier nei confronti degli elementi chimici, si [...] dati forniti dai rivelatori, sotto forma di segnali elettrici, e la parziale ricostruzione geometrico-cinematica i due esperimenti ATLAS e CMS potrebbero registrare i primi segnali di nuove particelle nel 2010. Questi esperimenti saranno decisivi ...
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Parte introduttiva
di Roberto Cingolani
Il termine indica l'insieme delle metodologie di manipolazione e studio della materia sulla scala del nanometro (1 nm=10−9 m). Questa è la scala di dimensione [...] deve essere data per scontata. La colocalizzazione del segnale di due fluorofori indica soltanto che due oggetti tipologia in cui al riconoscimento segue la generazione di un segnale rivelabile dall'esterno: una situazione di interesse in ambito ...
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stazione
stazióne [Der. del lat. statio -onis "fermata", da stare "stare fermo"] [ASF] [GFS] (a) Generic., qualunque punto (propr., punto di s.) in cui ci si ferma e si piazzano nel modo dovuto gli strumenti [...] o, più spesso, impianto (di solito alloggiati in un apposito manufatto) per trasmettere e ricevere i segnali: s. trasmittente, ricevente, ricetrasmittente (per comunicazioni bidirezionali), ripetitrice (nei ponti radio), ecc. o, in rapporto alla ...
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segnalamento
segnalaménto s. m. [der. di segnalare]. – 1. Il fatto di segnalare, e più specificamente ogni operazione relativa all’impiego di segnali, importante spec. nel caso della disciplina del traffico ferroviario, stradale, marittimo,...
segnalare
v. tr. [der. di segnale; nel sign. 2, sul modello del fr. signaler]. – 1. a. Comunicare, avvertire per mezzo di segnali: s. con avvisi la chiusura della strada; la sirena dell’allarme segnala i tentativi di furto; la spia luminosa...