radioricevente
radioricevènte [agg. e s.f. Part. pres. di radioricevere "ricevere segnali radio", comp. di radio- nel signif. c e ricevere] [ELT] Quello, tra i due terminali di un radiocollegamento, [...] che riceve le radioonde emesse dall'altro. ◆ [ELT] Stazione r. (anche, assolut., r. s.f.): lo stesso che radioricevitore ...
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In optoelettronica, dispositivo (detto anche isolatore ottico) che ha lo scopo di consentire lo scambio di segnali tra due sistemi elettronici, mantenendo l’isolamento elettrico tra di essi. ...
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multiplazione
multiplazióne [Der. di multiplare "rendere multiplo", da multiplo] [ELT] Nella trasmissione di segnali, tecnica che consente di utilizzare una stessa via di trasmissione per l'invio di [...] di frequenza diversi (m. a divisione di frequenza) oppure, infine, impiegando in successione modulazioni diverse (m. a gruppi): v. segnali telefonici: V 116 c. ◆ [ELT] M. a divisione di tempo, statica e dinamica: v. commutazione, sistemi di: I 653 ...
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amplificatore
amplificatóre [s.m. e agg. (f. -trice) Der. del lat. amplificator -oris, da amplificare "rendere più ampio, aumentare", comp. di amplus "ampio" e facere "fare"] [FTC] Dispositivo che amplifica, [...] elettromeccanici (v. sopra); (d) a. fluidodinamici (v. sopra). ◆ [ELT] [OTT] A. ottico: (a) dispositivo optoelettronico per l'amplificazione dei segnali a frequenza ottica (campo di lunghezza d'onda 0.8÷1.6 μm, frequenza 200÷400 THz) per applicazioni ...
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timing In elettronica, la sequenza temporale con cui devono succedersi i vari segnali di input e output dei circuiti interconnessi in un sistema complesso, per assicurarne il corretto funzionamento. ...
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diafonia
diafonìa [Comp. di dia- e fonia] [ELT] Nei sistemi di trasmissione di segnali, per es. telefonici, disturbo consistente nel fatto che, in virtù di scambi di energia fra linee di trasmissione [...] , disturbante e disturbata, si trovino a una stessa estremità della linea o del sistema di linee, oppure si trovino alle due estremità opposte: v. segnali telefonici: V 115 a. ◆ [ELT] Attenuazione di d.: per un dato circuito, il livello relativo del ...
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noise dithering
Lorenzo Seno
Tecnica di riduzione del rumore nell’elaborazione numerica dei segnali. Il campionamento di un segnale analogico quantizza non solo il tempo, ma anche le ampiezze: i convertitori [...] che il nostro sistema uditivo fatica a collocare sullo sfondo, come fa invece agevolmente con i segnali autodecorrelati e decorrelati dal segnale utile, quali sono i vari rumori bianchi o colorati. Nelle immagini campionate (in pixel) la distorsione ...
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distorsore
distorsóre [Der. di distorsione] [ELT] Dispositivo che introduce intenzionalmente una distorsione in segnali; per es., sono d. d'ampiezza i filtri con cui s'attua l'enfasi e la deenfasi di [...] segnali elettrici, e d. armonici i dispositivi usati nell'arte musicale per variare il timbro di suoni. ...
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radiotelegrafia
radiotelegrafìa [Comp. di radio- nel signif. c e telegrafia] [ELT] Sistema di radiocomunicazione per trasmettere segnali telegrafici, generalm. effettuata manipolando una radioonda portante, [...] 'interpretazione a orecchio, oppure registrati da un normale ricevitore Morse. È anche possibile che i segnali telegrafici siano costituiti da treni di segnali a frequenza sonora, e allora sono direttamente udibili dopo la rivelazione. La r. è ancora ...
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segnalamento
segnalaménto s. m. [der. di segnalare]. – 1. Il fatto di segnalare, e più specificamente ogni operazione relativa all’impiego di segnali, importante spec. nel caso della disciplina del traffico ferroviario, stradale, marittimo,...
segnalare
v. tr. [der. di segnale; nel sign. 2, sul modello del fr. signaler]. – 1. a. Comunicare, avvertire per mezzo di segnali: s. con avvisi la chiusura della strada; la sirena dell’allarme segnala i tentativi di furto; la spia luminosa...