La scienza in Cina: i Ming. La Cina e le zone limitrofe
Annick Horiuchi
Park Seong-Rae
Han Qi
La Cina e le zone limitrofe
Il Giappone
di Annick Horiuchi
Gli inizi della storia delle relazioni tra [...] cinese con gli studiosi continentali e il numero di coloro che leggevano il cinese classico, senza ricorrere ai segnidiacritici che permettevano di riordinare i segmenti delle frasi cinesi conformemente alla sintassi giapponese, non era elevato. Non ...
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Design della comunicazione
Giovanni Lussu
Le attività progettuali connesse alla comunicazione, in particolare alla comunicazione visiva, si diversificano e si ridefiniscono in relazione alle innovazioni [...] presenti in ciascuna font è cresciuto nettamente, perché oggi è sempre più indispensabile che siano presenti tutti i segnidiacritici per mezzo dei quali l’alfabeto latino viene declinato nelle diverse lingue. Poi c’è la simbologia matematica di ...
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PAPIAS
Roberta Cervani
– Le notizie biografiche sono scarse e incerte, a iniziare dal nome stesso, sulla cui autenticità sono stati avanzati dubbi. È stato ipotizzato che Papias designi l’opera e non [...] non consueto); l’attenzione data all’apparato didascalico/iconografico, l’evidenziazione delle voci da lui considerate dubbie tramite segnidiacritici (asterischi, obeli ecc.: cfr. ed. Daly, rr. 39-45). Nei propositi dell’autore molti di questi ...
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PEDRETTI, Giovanni Maria, detto Nino
Gabriele Scalessa
PEDRETTI, Giovanni Maria, detto Nino. – Nacque a Santarcangelo di Romagna, il 13 agosto 1923, da Luigi Renato, impiegato comunale noto in paese [...] , oggetto di discussione con Schürr (dalle posizioni del quale si era allontanato, prediligendo piuttosto una riduzione dei segnidiacritici, e ricorrendo ai soli accenti acuto e grave).
Ma l’evento più importante fu la pubblicazione della prima ...
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FARA, Mario Giulio
Chiara Trara Genoino
Nacque a Cagliari il 5 dic. 1880 da Giuseppe, avvocato, e da Maria Dessy. Non seguì alcun regolare corso di studi, ma ebbe solo sporadici insegnanti privati per [...] musicale" (ibid.). Pur non arrivando a prevedere un sistema di notazione specifico per la musica popolare (con l'uso di segnidiacritici, come fece ad esempio Bartok in Ungheria), è tuttavia lodevole la messa a fuoco del problema, in un panorama di ...
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SPADA, Francesco
Gabriele Scalessa
SPADA, Francesco. – Nacque il 15 dicembre 1797 a Roma, secondo di tre figli, da Alessio, proprietario di una bottega di orologeria, e da Caterina Biagioni, discendente [...] per i tipi di Salviucci, Spada spostò l’attenzione su questioni linguistiche, contestando l’arbitrarietà nell’uso dei segnidiacritici diffusa ai suoi tempi e insistendo sulla necessità di distinguere fra suoni gravi e acuti. L’anno successivo fu ...
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MARINI, Marco
Paola Lasagna
– Nacque nel 1541 o 1542 a Brescia, da Marco e fu battezzato Pietro Giacomo come l’avo paterno. Della madre Antonina non è noto il cognome.
Benché sia da considerare infondata [...] in modo chiaro e conciso gli aspetti fonetici della lingua (De literis, De consonantibus, De vocalibus, De dages [i segnidiacritici dell’alfabeto ebraico]), passando poi all’esame delle parti del discorso (De nomine, De affixis, De verbo, De ...
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Scritti d'arte del Cinquecento – Introduzione
Paola Barocchi
L'interesse sempre più vivo per la «retorica», stimolato dalle riflessioni strutturali, ha avuto anche in campo figurativo un'eco sensibile. [...] per integrazione di lacune, espunzioni, rettificazioni è stato sempre denunciato, quando possibile già nel testo mediante segnidiacritici (parentesi quadre per l'integrazione, parentesi uncinate per l'espunzione), oppure nella Nota ai testi. In ...
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MADDALENA, Edgardo
Rita Tolomeo
Nacque a Zara, ultimo di undici figli, il 1 nov. 1867 da Giacomo, geometra impiegato nell'I.R. Archivio delle mappe catastali, e da Emilia Morovich.
Tutta la famiglia [...] poesie italiane annotate ad uso dei tedeschi (Leipzig 1896) con brani di lingua viva toscana, fornendo il testo di segnidiacritici per le vocali e il raddoppiamento sintattico in modo da facilitare l'accostamento da parte degli stranieri alla lingua ...
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monosillabo
Pier Vincenzo Mengaldo
Le parole monosillabe sono tollerate a stento nella compagine di vocaboli scelti che secondo D. (VE II VII, particolarmente 5-6) devono essere usati nello stile ‛ [...] , ed è anzi forse preferibile pensare a una concettosa polivalenza della serie da me a o, e pertanto non impegnarsi in segnidiacritici (v. Rajna e Bertalot); monovalente sarà invece, oltre ai due primi, anche l'ultimo esempio, poiché il possibile ...
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diacritico
diacrìtico agg. [dal gr. διακριτικός «atto a distinguere», der. di διακρίνω «distinguere»] (pl. m. -ci). – Propr., che ha valore distintivo. Si usa soltanto nella locuz. segni d., segni grafici che, sovrapposti, sottoposti, anteposti...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...