LOGICA MATEMATICA (XXI, p. 398; App. II, 11, p. 226)
Alberto PASQUINELLI
Ludovico GEYMONAT
MATEMATICA Il recente sviluppo della l. m. è caratterizzato da un ulteriore consolidamento istituzionale e [...] proposizionali ossia nomi generici di giudizî, che possono essere veri o falsi; ~, V, connettivi o segni interpretabili rispettivamente come "non" e "oppure"; (,), simboli sussidiarî o parentesi), si enunciano regole di formazione, determinanti ...
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È un segno del sistema musicale moderno e ha la seguente figura: ♮. La sua funzione è di annullare l'effetto del bemolle e del diesis, così quando questi due segni alterano accidentalmente una nota, come [...] quando, essendo posti in chiave, indicano una regolare trasposizione di tono. Nel primo caso l'effetto del bequadro dura finché non ritorni un diesis o un bemolle davanti alla stessa nota; nel secondo ...
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segnoségno [Der. del lat. signum] [ALG] [ANM] Nome di simb. di operazioni, quindi operatore: + per l'addizione, ╳ per la moltiplicazione, ecc.; i s. + e - indicano se un numero è positivo oppure negativo [...] sg o sgn o sign, e assume i seguenti signif.: (a) se applicato a un ente provvisto di s. vale +1, se l'ente ha il segno positivo, e -1 nel caso contrario; (b) se applicato a una coppia di enti con s. fornisce il valore 1 se gli enti hanno s. concordi ...
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Segno grafico del primo alfabeto in uso nei paesi nordici (dalla penisola scandinava fino alle coste baltiche della Germania e alle zone occupate dagli Anglosassoni), dal periodo che viene appunto definito [...] un messaggio augurale è inciso su un anello del 4° sec. (l’anello gotico di Petroasa).
Due sono le serie di segni runici documentate. La prima, detta alfabeto runico lungo (o antico), consta di 24 lettere (v. fig.) ed è testimoniata dalle iscrizioni ...
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Pittore francese (n. Rodez, Aveyron, 1919 - Rodez 2022). Si formò da autodidatta nella propria città natale studiando le vestigia dell'arte preistorica e romana: nel 1946 si stabilì a Parigi. Dopo una [...] costante di un linguaggio essenziale, la sua pittura riceve una vigorosa impronta drammatica dalla disposizione strutturalmente organizzata di violenti segni scuri su fondi grigi o chiari, a volte ravvivati da un tocco stridente di rosso, di blu o di ...
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scripta In filologia, l’insieme dei vari usus scribendi per una determinata località, area, regione, in un determinato periodo di tempo, con particolare riferimento ai testi in volgare medievale dell’Europa [...] occidentale (s. documentaria, s. cancelleresca ecc.); si caratterizza soprattutto per l’uso di segni grafici particolari (digrammi, cediglia ecc.) per rendere fonemi sconosciuti al latino classico. ...
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Giuridicamente, l'avviamento è quella possibilità di lucri futuri che un'azienda ha in relazione a cause svariate, quali la bontà dell'organizzazione interna, le qualità personalí del titolare, la réclame [...] esercitata, la notorietà dei suoi segni distintivi, ecc. Dai giuristi, l'avviamento fu a lungo considerato come un bene a sé stante, un elemento immateriale dei tanti che entrano a costituire l'azienda (Vivante, Navarrini): più recentemente si è ...
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Scienza greco-romana. La medicina nel mondo ellenistico-romano
Heinrich von Staden
La medicina nel mondo ellenistico-romano
Il secolo seguito alla morte di Alessandro Magno, avvenuta nel 323 a.C., fu [...] sensi e apertamente contra rio alla Natura; a sua volta, una malattia non è altro che la som - ma di tali segni ‘fenomenici’: «una concomitanza (syndromḗ) di sintomi». Ogni volta che un gruppo di sintomi ricorre in più di un paziente, manifestando in ...
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Il termine allografo (dal gr. allós «altro» e grápho «scrivo») indica le diverse modalità di trascrizione di un suono: il termine designa sia le infinite configurazioni che uno stesso simbolo (per es. [...] anche l’italiano è trascritto attraverso un sistema alfabetico che non permette la perfetta corrispondenza ‘un suono-un segno’: soltanto undici grafemi, infatti, hanno valore fonetico univoco. In molte parole, quindi, per trascrivere un suono in modo ...
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RITRATTO
Eugenia STRONG
Giulio Carlo ARGAN
Giulio FARINA
Giovanni VACCA
. Antichità. - A noi moderni il ritratto si presenta come manifestazione individuale di vita; esso, come lo ha definito un [...] celebre avorio di Boezio (Brescia) dell'anno 487 le forme goffe del viso, e la posa irrigidita fino all'immobilità, segnano una piena decadenza dello stile romano. Nel sec. VI l'arte degli avorî consolari passa definitivamente a Bisanzio, e sotto il ...
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segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...