Comunicazioni di massa
Wilbur Schramm
di Wilbur Schramm
Comunicazioni di massa
sommario: 1. L'era dei media elettronici. 2. Evoluzione storica dei media. 3. I media e il processo della ccmunicazione. [...] questo arco di tempo, esso è un fenomeno fisico, ed è privo di significato se qualcuno non ve lo legge.
4. I segni codificati giungono all'attenzione di un ricevente, il quale li accetta e li decodifica ricorrendo a tutta l'esperienza che possiede, a ...
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BERARDO, santo
Zelina Zafarana
Nacque intorno al 1080, da Berardo dei conti dei Marsi e da Teodosia, nel castello di Colli, nella diocesi dei Marsi, non lontano dall'Aquila. Fonte principale, e quasi [...] Giovanni, che fu canonico di S. Sabina a Valeria e poi vescovo di Segni, poco dopo la morte di B.: essa venne edita dall'Ughelli, da Paolo il Cieco che, secondo una notizia di Giovanni da Segni, ne avrebbe lasciato un elogio in un suo commento al ...
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Mariscal, Javier
Mariscal, Javier. – Designer, grafico, fumettista e illustratore spagnolo (n. Valencia 1950). Progettista spontaneo, ironico e irriverente, ha lavorato nell’editoria, nella comunicazione [...] d’uso e di merchandising. Si è distinto all’inizio degli anni Novanta per l’originale registro creativo caratterizzato da segni marcati e da soluzioni cromatiche vivaci. Suo il progetto per la campagna pubblicitaria Camper for hands (2006) e l ...
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La condizione (detta anche gestazione) della donna, e in genere delle femmine dei Mammiferi, nel periodo che va dall’inizio del concepimento al parto (o comunque all’espulsione del feto), e la durata stessa [...] fecondata, manifesta amenorrea da aumento dei livelli di prolattina per ridotto tono dopaminergico centrale e alcuni segni di presunzione o di probabilità (meteorismo addominale, peristalsi intestinale ecc.).
Fisiologia
Normalmente la g. si svolge ...
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Pittore e illustratore (Filadelfia 1870 - Plainfield, New Hampshire, 1966). Studiò all'accademia di Filadelfia e con l'illustratore H. Pyle. Ebbe presto successo per la sua opera grafica (manifesti, pubblicità, [...] naturalismo che acquista effetti magici e surreali nell'impostazione compositiva e per il complesso rapporto tra linea, fitta trama di segni e modellato. Illustrò, tra l'altro: L. F. Baum, Mother Goose in prose (1897); W. Irwing, History of New York ...
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GIOVANNI de Matha, santo
Giuseppe De Luca
Nacque il 23 giugno 1160 a Faucon (Provenza) di antica nobiltà militare, studiò ad Aix dal 1172 al 1178; tornato in patria, vi fece un breve esperimento di [...] vita eremitica e nel 1180 si recò all'università di Parigi, ove ebbe compagno di studî Lotario di Segni, poi Innocenzo III; si laureò nel 1192 e ricevette il sacerdozio il 15 novembre dello stesso anno. A Cerfroid (Aisne) s'incontrò e visse con S. ...
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Parola coniata da K. L. Kahlbaum e da Becker nel 1871, per indicare una delle forme cliniche nelle quali fu divisa da E. Kraepelin la demenza precoce: le altre due forme sono la paranoide e la catatonica. [...] sintomi iniziali passano spesso inosservati o vengono considerati come segni di nevrastenia o d'isteria; progressivamente il quadro ebefrenica (secondo Kraepelin nel 75% dei casi). I segni morbosi talvolta invece regrediscono in alcuni soggetti, i ...
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MALOCCHIO
Raffaele CORSO
. Si chiama così il potere attribuito ad alcuni uomini o a specie animali (rospo, ecc.), di cagionare altrui anche inconsciamente mali fisici e morali con la forza dello sguardo. [...] ritiene d'ordinario congenito, ma che si possa acquistare (p. es., da chi tocchi la mano d'una strega morente). Segni esteriori che caratterizzano l'uomo capace di adocchiare sono gli occhi torvi, loschi, guercia punta, acuminati, di colore rosso o ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
Il tramonto del Medioevo
Andrea Bernardoni
Medioevo tecnologico
Per gli oltre dieci secoli entro i quali convenzionalmente si circoscrive il lungo periodo medievale – dalla caduta dell’ultimo imperatore [...] partire dalla fine del 15° sec., impose a livello europeo lo Studio di Siena come una delle principali scuole di ingegneria. Segno evidente di questa continuità sono sia le note autografe nelle pagine conclusive del De ingeneis III-IV (f. 130v), che ...
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Si può definire gesto qualsiasi movimento fatto con le mani, le braccia o le spalle. Ma esistono gesti pratici (quelli che si fanno per afferrare o per costruire un oggetto, aprire una porta, appoggiarsi [...] e la mano a tulipano («ma che vuoi?» o «ma che dici?»). Spesso tuttavia, come è stato mostrato per le lingue di segni dei sordi (Radutzky 1981), i gesti arbitrari sono nati come iconici e poi hanno perso la loro iconicità.
Alcuni gesti sono autonomi ...
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segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...