ARSLAN TAŞ, Avorî di
G. Garbini
A. T. è una località dell'Assiria corrispondente all'antica Khadatu; negli scavi eseguiti nel 1928 ad A. T. da parte di una spedizione francese diretta da Thureau-Dangin, [...] li trasportò da Damasco a Khadātu.
Gli avori di A. T. (che in alcuni esemplari recano sul retro dei segni alfabetici, probabilmente per facilitarne l'applicazione secondo un certo ordine) presentano uno stile molto vicino a quello di opere consimili ...
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Vedi APOLLONIOS. - 6 dell'anno: 1958 - 1973
APOLLONIOS. - 6° (v. vol. i, p. 486)
G. Becatti
A questo scultore ateniese il Carpenter nel 1927 riportò la statua del noto Pugilatore del Museo Nazionale [...] , e M. Guarducci ha ultimamente rianalizzato con cura il bronzo, dimostrando che l'iscrizione non esiste. I segni interpretati dal Carpenter come lettere devono considerarsi accidentali, si tratta di intacchi e sgraffiature, né è da supporre ...
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Pittore (Altenbögge, Vestfalia, 1905 - Herrsching am Ammersee, Baviera, 1976). Iniziò a dipingere nel 1924, attratto dall'arte di P. Moderson-Becker. Dopo aver lavorato come elettricista e minatore e aver [...] del gruppo Zen 49 e s'impose come uno dei più significativi esponenti dell'arte informale: nelle sue opere larghi segni neri o bianchi su uno sfondo strutturato da colori contrastanti danno piena espressione alla sua visione di una realtà aperta a ...
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MIRÓ, Juan
Italo FALDI
Pittore, nato a Montroig presso Barcellona il 20 aprile 1893. Iniziati gli studî alla Scuola di belle arti di Barcellona nel 1907, dovette abbandonarli nel 1910 per impiegarsi [...] , 1926, - salvo occasionali ritorni - ogni oggetto riconoscibile scompare dalle sue tele che si popolano di una scrittura ideografica di segni e di forme irreali campite in zone di colore puro (Persona che lancia una pietra a un uccello, 1926, Mus ...
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Pittrice, nata a Trapani il 9 ottobre 1924. Frequenta saltuariamente l'Accademia delle Belle Arti a Palermo e a Firenze; nel 1946 si trasferisce a Roma. Alla fine dell'anno compie con A. Sanfilippo, G. [...] più recenti opere su tela, usata pure allo stato grezzo, la superficie del quadro, rinnovato luogo dell'invenzione di segni colorati, vibra in una dinamica di più ampio respiro spaziale nella processualit'a formativa della sintassi che si offre a ...
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Napoleone, Giulia
Simona Ciofetta
Pittrice e incisore, nata a Pescara il 1° febbraio 1936. A Roma dal 1957, partendo da una formazione rivolta verso un vasto arco di interessi (dalla musica classica [...] intimamente congeniale, accanto all'acquerello e al disegno a pastello e a inchiostro. Nelle prime opere emerge l'uso di segni o unità minimali, impaginati in tessiture astratte (serie Urania, 1963-64; Mosaico, 1964-65; Muro, 1965) o ispirate a forme ...
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Vedi PREISTORICA, Arte dell'anno: 1965 - 1996
PREISTORICA, Arte
A. M. Radmilli *
P. Graziosi *
S. M. Puglisi
E. Castaldi
S. M. Puglisi
Gli argomenti trattati in questa voce riguardano principalmente [...] ci è data dalle frequenti rappresentazioni di animali con zagaglie ed arpioni infissi in varie parti del corpo o portanti segni di ferite, oppure posti vicino a trappole o addirittura imprigionati in esse.
Al di fuori dell'area di diffusione della ...
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Edifici religiosi
Stefania Mola
Quello dell'edilizia sacra in età federiciana è un capitolo che più di altri si presta a generare infinite e irrisolvibili discussioni, a causa dell'evidentemente scarsa [...] svevi in Campania, ibid., pp. 335-341.
P. Belli D'Elia, Gli edifici sacri, in Federico II e l'Italia. Percorsi, luoghi, segni e strumenti, catalogo della mostra, Roma 1995, pp. 85-92.
M.S. Calò Mariani, Un'arte a servizio dello Stato. Il problema ...
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MANTERO, Giovanni (Gianni)
Alessandra Capanna
Nacque a Novi Ligure il 10 genn. 1897, ultimo degli otto figli di Carlo e di Enrica Sovera.
La famiglia di imprenditori tessili, che a Novi Ligure era proprietaria [...] sposò Margherita Perti, dalla quale ebbe due figli, Edoarda ed Enrico.
Già nei primi suoi lavori, del 1925, sono chiari i segni di "un neoclassicismo alquanto manierato", come fu definito da C.A. Felice nella monografia che gli dedicò nel 1933 (p. 3 ...
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CLAUDIO (Ti. Claudius Nero Drusus Germanicus)
B. M. Felletti Maj
Figlio di Druso Maggiore e di Antonia Minore, prese parte alla vita pubblica solo dopo l'ascesa al trono del nipote, Gaio Cesare (37 d. [...] non è da accogliere senza riserva, perché forse le due correnti furono contemporanee. È certo che i ritratti di C. segnano una parentesi nella linea di sviluppo di impronta aulica e classicheggiante dei Giulio-Claudî. Come già Tiberio, anche C. fu ...
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segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...