GIOVANNI Fiorentino
Gerardo Doti
Non si conosce l'anno di nascita di questo decoratore e scultore d'origine fiorentina, attivo nel primo quarto del XVI secolo in Ungheria, dove ottenne un discreto successo [...] commemorativi, in buona parte prive di simboli religiosi, che, quando presenti, si prestano a essere interpretati come segni d'appartenenza al rango ecclesiastico. Scolpite in marmo rosso, le lapidi ripetono tutte uno stesso schema che integra ...
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CHEIRONOMIA (χερονομία)
I. Jucker
Fonte principale per l'identificazione del significato sono le menzioni letterarie, di cui quella nell'Onomastikon di Polluce (2, 153) offre la definizione più esatta: [...] tarda letteratura greca (Aristeneto, Epist., 1, 10). Egualmente in epoca tarda ed isolatamente compare il significato di "linguaggio a segni" (Claud. Ael., Var. hist., 14, 22). Come "linguaggio dei gesti" in senso generale il termine ch. non viene ...
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FOSCARDI
Graziella Martinelli Braglia
Famiglia di scalpellini attivi a Modena tra il XV e il XVI secolo. Il capostipite Giacomo fu detto anche Tagliapietra, e così pure il figlio Paolo e i nipoti Silvio [...] cui Ambrogio eseguì le ore, le quali dovevano così risaltare sul fondo, già azzurro, della mostra, ove si accampavano i dodici segni dello Zodiaco dipinti in oro, pure scomparsi (Sandonnini, 1897). Ma dove l'estro di Ambrogio s'esprime nei toni più ...
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FIORENTINO, Mario
Filippo Spaini
Nacque a Roma il 5 giugno 1918 da Ettore e Ada Melli. Conseguì la laurea a Roma presso la facoltà di architettura nel dicembre 1944. Aderì al Partito d'azione, partecipando [...] a torre, progettate e realizzate a Roma in viale Etiopia tra il 1957 e il '62, il F. lasciò un forte segno nella sua città, tra l'altro sperimentando nuove tecniche di prefabbricazione. A questo intervento, sul margine della via di scorrimento veloce ...
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GALVANO, Albino
Maria Teresa Roberto
Nacque a Torino il 16 dic. 1907 da Firmino e da Sofia Zaccaria. Dopo gli studi classici decise di dedicarsi alla pittura e nel 1928 entrò nella scuola di Felice [...] al 1965, con i cicli dei nastri, delle bandiere, degli anelli di Moebius, cui seguirono, negli anni Settanta e Ottanta, i segni di un incerto alfabeto (Maioresque cadunt e Scritta, entrambi del 1974 e in collezione privata) e infine i cespugli, i ...
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BASALDELLA, Afro (Afro-Libio, detto Afro)
Valerio Rivosecchi
Nacque a Udine il 4 marzo 1912 da Leo, pittore e decoratore, e da Virginia Angeli. Dopo la morte del padre (1918) compì i primi studi in collegio [...] in un ritmo di linee e di velature.
La Biennale di Venezia del 1956, in cui ottenne il primo premio per la pittura, segnò il culmine di questo periodo, aprendo nel contempo a una nuova produzione in cui i suoi interessi "si spingono sempre più ad una ...
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PELLEGRINI, Giovanni
Giovanna D'Amia
PELLEGRINI, Giovanni. – Nacque a Milano il 28 settembre 1908 da Ernesto, detto Cesare, e da Angela Comi; suoi fratelli furono Giuseppe, Antonietta e Maria. Dopo [...] lui si devono in particolare il villaggio Baracca, i centri Corradini e Marconi e, in collaborazione con Umberto Di Segni, i villaggi Crispi e Tazzoli (Carbonara, 1939; Marconi, 1939; Rassegna di architettura, XI (1939), pp. 510-514).
Questi progetti ...
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VENCESLAO IV
F. Cecchini
Re di Boemia, imperatore tedesco e duca di Slesia, nato nel 1361 a Norimberga dal terzo matrimonio di Carlo IV con Anna di Schweidnitz e morto nel 1419.
V. fu una delle figure [...] Dank, come anche un gioco di oracoli, venne decorato intorno al 1392-1395 con personificazioni dei pianeti, immagini dei segni zodiacali e delle costellazioni, ruote dello zodiaco; le sembianze di V. sono probabilmente riconoscibili nel ritratto dell ...
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Vedi THERA dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
THERA (v. vol. vii, p. 821)
Ch. Doùmas
La tesi, sostenuta già una trentina di anni fa da S. Marinatos, che il declino della civiltà minoica potesse essere in [...] . Questi vasi importati provengono sia da Creta, sia da centri micenei del continente greco. Raramente vasi locali o importati recano segni di Lineare A.
Pochi gli oggetti di metallo. Sembra che, quando la popolazione evacuò l'isola, portò con sé gli ...
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Gravina, castello di
NNicola Masini
Il territorio di Gravina, in età sveva, è legato alla presenza di un castello e di un parco per la caccia, considerati dal cronista Giovanni Villani tra le "cose [...] 130, 134, 139-141, figg. 36-38.
V. Ascani, Castello di Gravina in Puglia, in Federico II e l'Italia. Percorsi, luoghi, segni e strumenti, Roma 1995, pp. 218-220.
M. Benedettelli, Il castello di Gravina, in Federico II. Immagine e potere, a cura di M ...
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segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...