Orozco, Gabriel. – Artista multimediale messicano (n. Jalapa 1962). Tra gli artisti più interessanti del panorama mondiale contemporaneo, instancabile sperimentatore di generi eterogenei (disegno, installazioni, [...] di uso e materiali di scarto, a ribadire l'esistenza di un saldo legame tra arte e realtà da cui scaturiscono segni comunicativi di grande poesia e delicatezza. Delle sue opere più note occorre citare: Four bicycles (1994), una scultura composta da ...
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Pittore e scrittore tedesco (Berlino 1923 - Amburgo 2000). Dal 1939 al 1953 visse a Montevideo, dove pubblicò anche i suoi primi scritti teorici (1942). Stabilitosi a Monaco (1955), diresse con H. Bienek [...] sull'arte contemporanea (1959-62). Dopo una parentesi surrealista, la ricerca di una "nuova figurazione" realizzata attraverso gesti, segni, moti cromatici composti in una forma figurativa informale fu alla base dell'opera pittorica di P., e insieme ...
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GREGORIO da Montelongo
Maria Pia Alberzoni
Figlio di Lando, nacque probabilmente a Ferentino nei primi anni del XIII secolo, una datazione che sembra meglio corrispondere ai tempi della successiva carriera, [...] a quella che lo voleva nato nel 1190.
G. discendeva da una famiglia della Campagna romana, imparentata con i conti di Segni, che prendeva nome dal castrum di Montelongo e che era probabilmente legata alla cattedrale di Anagni e a Ferentino. Suo padre ...
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CORTESE, Nino
Mario Themelly
Nacque a Perugia il 25 sett. 1896 da Vincenzo ed Emilia Sperandeo. Gli obblighi di servizio del padre, un preside di scuola secondaria, napoletano d'origine, segnarono, [...] IV [1919]:rist. col titolo I ricordi di un avvocato napoletano del Seicento: F. D'Andrea, Napoli 1923). Questo lavoro segnò il primo approccio del C. ai problemi della vita culturale e politica del Viceregno, un filone di ricerca che sarebbe rimasto ...
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Pittore (Syracuse, New York, 1899 - New York 1953). Studiò pittura a Syracuse per poi stabilirsi a New York, dove lavorò come illustratore; nel 1923 soggiornò a Parigi. In contatto con gli esponenti della [...] e in particolare con A. Gottlieb e R. Motherwell, T. giunse progressivamente a soluzioni di espressionismo astratto definite da spesse linee geometrizzanti e da segni calligrafici liricamente orchestrati (Number 2, 1950, New York, Whitney Museum). ...
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Labranca, Tommaso. – Scrittore, editore e autore televisivo e radiofonico italiano (Milano 1962 - Pantigliate, Milano, 2016). Intellettuale eclettico e instancabile sperimentatore di mezzi e registri comunicativi, [...] dei mass media, teorico del trash inteso come emulazione fallita di un modello “alto” e accanito decifratore di segni e linguaggi. Dalla prospettiva di una marginalità scelta a statuto identitario (come compiutamente espresso in uno dei suoi testi ...
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Pittore italiano (Bologna 1890 - ivi 1964). Studiò all'accademia di Bologna, dove poi fu professore di incisione (1930-56); cominciò a dipingere nel 1911 e a esporre nel 1914. L'estrema coerenza e il costante [...] difficile suddividere in periodi la sua carriera artistica: ma se nei primi paesaggi, del 1911, è possibile scorgere i segni di una profonda meditazione sull'arte di Cézanne, e poco più tardi un'acuta interpretazione di aspetti formali del futurismo ...
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Scrittore russo di origine ucraina (Danilovka 1830 - Kislovodsk 1905). Più che per i suoi numerosi romanzi storici, con i quali ottenne larga notorietà fra i contemporanei, M. acquista rilievo per i suoi [...] 1855; Zvonar´ "Il campanaro" e Soldatka "La moglie del soldato", 1859) che descrivono la vita dei villaggi ucraini, e per il romanzo a sfondo populista Znamenija vremeni ("Segni del tempo", 1869) che caratterizza l'intelligencija degli anni Settanta. ...
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CAPPONI, Piero
Elsa Luttazzi
Nacque a Firenze il 19 maggio 1504 da Niccolò e da Alessandra di Filippo Strozzi. La grande personalità del padre, gonfaloniere, e quella dell'ancor più celebre nonno, Piero, [...] .: Arch. di Stato di Firenze, Fondo Capponi, f 54, cassetta 68; Firenze, Bibl. naz., Fondo Passerini, 48, pp. 232 s.; B. Segni, Vita di Niccolò Capponi, Augusta 1723, pp. 1, 25; Id., Istoria fiorentina dall'anno 1527 al 1555, Firenze 1857, pp. 76, 91 ...
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Diplomatico giapponese (Fukuota 1878 - prigione di Sugano, Tokyo, 1948). Ministro all'Aia (1926), fu poi ambasciatore a Mosca (1930-32), ove, durante la crisi per la Manciuria, si distinse per la sua abilità. [...] Esteri (1937-38), perseguì in Cina il programma espansionistico dei militari nipponici, che però lo accantonarono appena diede segni di cercare una qualche distensione con la Cina. Fu condannato a morte (1948) dalla Corte internazionale di giustizia ...
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segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...