Pittrice italiana (n. Pescara 1936). Tema centrale dell'indagine artistica di N. è la riflessione sulla luce, che nelle sue opere - caratterizzate da una estrema finezza di tocco e da impalpabili trame [...] , maniera nera, puntasecca), accanto all'acquerello e al disegno a pastello e a inchiostro. Dopo una ricerca sull'uso del segno e di moduli minimali, impaginati in tessiture astratte (serie Urania, 1963-64; Mosaico, 1964-65; Muro, 1965) o ispirate a ...
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Ramo tuttora fiorente della famiglia Sforza. Ebbe origine da Federico Sforza (1651-1712), che sposò (1673) Livia di Giuliano III Cesarini, erede dei titoli paterni. Dal 1695 gli S.-C. ebbero il titolo [...] di duchi di Segni. ...
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Saggista e semiologo (Cherbourg 1915 - Parigi 1980). Figura fondamentale nel panorama culturale francese del dopoguerra, le sue teorie sul linguaggio e la significazione non solo sono state un costante [...] strutturale, la psicoanalisi e la sociologia (Essais critiques, 1964). La sua opera tende alla sistemazione della scienza dei "segni" (L'impero dei segni, 1970).
Vita e opere
Ha insegnato all'École pratique des hautes études dal 1962 e dal 1976 al ...
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Musicista (Bergamo 1797 - ivi 1848). Celebre operista, la sua arte va considerata come il culmine della musica italiana nel suo momento di passaggio dal tiepido iniziale romanticismo del secondo Rossini [...] al romanticismo appassionato o rapito che recherà i segni di G. Verdi. Tra le sue circa 70 opere vi sono molti capolavori (Anna fine di D., il quale nel 1845 fu colpito dai primi segni della paralisi e nel 1846 della demenza. Fu riportato a Bergamo ...
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Scrittore, drammaturgo e marionettista italiano (Torino 1927 - Cetona 2018). Noto soprattutto per gli inconsueti elzeviri (su La Stampa di Torino), in cui rivendica i diritti della letteratura sulla cronaca [...] e denuncia con estrema coerenza i segni di un progressivo imbarbarimento, in relazione a questo impegno di intransigente e colto moralista vanno intese le sue poesie (pubblicate in più volumi dal 1968 e poi riunite in Compassioni e disperazioni. ...
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DE FEIS, Leopoldo
Ada Gabucci
Nacque ad Anzi (Potenza) il 28 genn. 1844, da Domenico e Celestina Bellettieris, agiati possidenti. Il D. rimase nel suo paese natale fino a sedici anni, manifestando, [...] nominato direttore spirituale del convitto e poi anche del semiconvitto. Nel marzo del 1908 cominciò a manifestare i primi segni della malattia che doveva costringerlo ad abbandonare tutte le sue attività lavorative. Trascorse quindi un anno tra una ...
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Medico (Ferrara 1756 - Bologna 1814); prof. di clinica medica e direttore degli ospedali di Ferrara, poi prof. di clinica medica all'univ. di Bologna. Si dedicò prevalentemente allo studio delle cardiopatie: [...] Delle malattie di cuore, loro cagioni, specie, segni e cura (1810). ...
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Medico tedesco (1858-1925), noto per i suoi studî sul sonno. Prendono il suo nome la malattia di F., con cui è chiamata anche la narcolessia, e la sindrome di F., il cui quadro clinico è contrassegnato [...] da segni di sofferenza della corteccia cerebrale, della sostanza bianca sottocorticale e dei gangli della base, connesso ad eventi traumatici ripetuti e spesso determinato da deficit intellettivi, disturbi mnesici, parkinsonismo. Si osserva talora ...
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Pittore (n. Bruxelles 1927). Membro del gruppo "Jeune Peinture Belge" nel 1947, ha fatto parte in seguito del gruppo COBRA (1948-51). Trasferitosi a Parigi nel 1951, ha continuato la sua ricerca, caratterizzata [...] da una continua invenzione di segni, tra scrittura e immagine, animati da sottile ironia. Nel 1994 gli è stato assegnato il titolo di dottore honoris causa della Free University of Bruxelles e un anno dopo, nel 1995, uno dei suoi disegni è stato ...
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CERVONI, Giovanni
Nicola Longo
Nacque a Colle Val d'Elsa nel 1508. In base alle poche notizie rimasteci di lui, si può dedurre che la sua famiglia ebbe la possibilità di avviarlo, con profitto, allo [...] il dottorato in diritto civile, riuscì a inserirsi nella società dotta di Firenze. Qui è certo che nel 1542, essendo Bernardo Segni console dell'Accademia fiorentina, il C. tenne per la prima volta una lezione in questa accademia sopra il sonetto di ...
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segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...