Grammatico greco (sec. 1º d. C.) di Alessandria. Fu forse a Roma sotto Tiberio. Seguace della scuola aristarchea, oltre a commenti omerici scrisse "Sui proverbî alessandrini", "Sugli dèi", "Intorno all'ellenismo", [...] "Glosse" e un'opera, di almeno tre libri, sui segni critici usati da Aristarco nella sua ricostruzione del testo dei poemi omerici. Dei suoi scritti si hanno pochi frammenti. ...
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Monaco siro (7º sec. d. C.). La tradizione lo pone in rapporto con Maometto negli anni precedenti la sua vocazione profetica: B. avrebbe scorto nel giovane, che passava con una carovana presso il suo romitaggio [...] di Boṣrā nel Ḥaurān, i segni annunciatori della futura missione, e lo avrebbe benevolmente ospitato e confortato. Difficile riconoscere il possibile fondo storico dell'episodio. ...
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Bibliofilo italiano (Milano 1863 - Roma 1938), fratello di Luigi Vittorio, collezionista di libri, incisioni prevalentemente popolari e documenti del Risorgimento e della prima guerra mondiale, nonché [...] dei prodotti effimeri della piccola industria tipografica (oracoli, profezie, segreti, calendarî, marche, ex libris, segni di bottega, biglietti da visita). Le sue raccolte, donate al Comune di Milano, sono ora nel Castello Sforzesco. Con D. H. Prior ...
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Scanavini, Lelio. – Poeta, critico letterario ed editore italiano (n. Milano 1939). Già dai primi testi degli anni Sessanta la sua produzione poetica è caratterizzata da una forma di sperimentalismo attraverso [...] cui i versi, dialogando con l'arte figurativa, sono trasformati in segni grafici o reperti in grado di indicare le sfuggenti strutture linguistiche e ideologiche della civiltà occidentale. Tra le sue raccolte: Sequenze rosso 1 (1968); Quattro «M!» ...
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LEONARDO da Guarcino (Leonardo da Patrasso)
Sergio Ferdinandi
Figlio di Pietro, membro della famiglia dei Conti, imparentato con i Caetani e appartenente alla piccola nobiltà della Campagna, e di Perna, [...] figlia di Filippo (II) di Jenne, un ramo collaterale dei Conti di Segni; nacque verosimilmente tra il quarto e il quinto decennio del XIII secolo. figurano anche Francesco da Lugnano e Pietro vescovo di Segni.
L. adottò lo stemma dei Caetani con una ...
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Uomo politico italiano (San Giovanni in Croce, Cremona, 1899 - Cremona 1976). Avvocato, durante la seconda guerra mondiale partecipò alla Resistenza e fu membro del Comitato di liberazione nazionale per [...] la Democrazia cristiana. Senatore dal 1948, sottosegretario alla presidenza del Consiglio del primo governo Segni (1955-57), è stato poi presidente del Senato (1967-68) e ministro della Sanità nel secondo governo Leone (1968). ...
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Pittore francese (n. Rodez, Aveyron, 1919 - Rodez 2022). Si formò da autodidatta nella propria città natale studiando le vestigia dell'arte preistorica e romana: nel 1946 si stabilì a Parigi. Dopo una [...] costante di un linguaggio essenziale, la sua pittura riceve una vigorosa impronta drammatica dalla disposizione strutturalmente organizzata di violenti segni scuri su fondi grigi o chiari, a volte ravvivati da un tocco stridente di rosso, di blu o di ...
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GIUFFRIDA RUGGERI, Vincenzo
Stefania Lucia Zeroli
Nato a Catania il 1° febbr. 1872 da Carmelo Giuffrida e da Caterina Ruggeri, si laureò in medicina e chirurgia presso l'Università di Roma nel 1896 [...] discutendo la tesi Sulla dignità morfologica dei segni detti "degenerativi", pubblicata in Atti della Società romana di antropologia, IV (1896), pp. 127-243, e in volume a Roma nel 1897.
L'argomento della tesi, preparata sotto la direzione del ...
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Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] moltiplicativi usati per i multipli e sottomultipli delle unità stesse ➔ unità.
Filosofia
Il s. ha a lungo coinciso con il segno ed è stata tale identità a prevalere nella filosofia del 17°-18° sec. soprattutto anglosassone.
Fu I. Kant a proporre ...
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Pittore scozzese (Grangemouth, Scozia, 1920 - Hertfordshire 2014). Ha frequentato il College of art di Edimburgo (1938-40) e nel dopoguerra ha completato la sua formazione con viaggi in Francia, Svizzera, [...] Italia. Al limite tra astrazione e figurazione, D. connota i suoi intensi colori e i suoi segni di significati simbolici e di implicazioni ritualistiche legate allo Zen. Ottenne il primo premio alla Biennale di San Paolo del Brasile nel 1963. Sue ...
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segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...