BUZZATI TRAVERSO, Dino
Marcello Carlino
Nacque a Belluno, in località San Pellegrino, il 16 ott. 1906. La famiglia, di origini bellunesi, apparteneva all'alta borghesia ed aveva una ricca tradizione [...] in una iniziazione alla morte e non già alla vita, procedendo per suspense e moltiplicandone gli effetti con i segni del sempreuguale, nel meccanismo ferreo che stringe la realtà dei personaggi (elemento, quest'ultimo, che ha spinto alcuni critici ...
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ARATORE
Claudio Leonardi
Nacque, verso la fine del sec. V, nell'Italia settentrionale; "mittit et Liguria Tullos suos", gli scriverà Cassiodoro. La famiglia era dunque di origine provinciale, di quella [...] tradizione manoscritta stessa, che consta di più di 130 codici (cfr. McKinlay), se mostra nell'unico testimone ante 800 già i segni della corruzione, si distingue durante il sec. IX in due famiglie e in questo stesso periodo si produce una tradizione ...
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GALLI, Angelo (Angelo di Galli, Agnolo di Galli)
Giorgio Nonni
Nacque con ogni probabilità nell'ultimo decennio del sec. XIV a Urbino, da Benedetto "maestro de l'intrate", come si legge nella inscriptio [...] confrontabili con quelli di un vero e proprio canzoniere. Il codice Urb. lat. 699 presenta in un punto segni di evidente lacunosità, mentre la divisione in due libri è segnalata esplicitamente soltanto dal codice Piancastelli. La didascalia che ...
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CAMPANA, Cesare
Gino Benzoni
Nato attorno al 1540 all'Aquila, da una famiglia della nobiltà locale, si trasferì nel 1572 circa a Vicenza; e qui, almeno dal 1578, insegnò grammatica al seminario. Nel [...] -94 risiede ad Este in qualità di precettore. Si ha notizia inoltre d'una rapida puntata all'Aquila, dove i concittadini, in segno d'onore, gli donarono un boccale ed un bacile d'argento e lo annoverarono - ricorda il C. con orgoglio - "tra i figli ...
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BELTRAMELLI, Antonio
Renato Bertacchini
Nacque a Forlì l'11 genn. 1879 da Francesco e da Zenobia Zampa. Diplomato in ragioneria nel 1895 a Forlì, studiò all'Istituto di scienze sociali di Firenze, conseguendovi [...] e aneddoti, Milano 1922; Le meraviglie della casa bianca, Milano 1922; Tre bimbe a vendere, novelle, Milano 1923; I segni del fascino (confessioni a Pamela), Milano 1923; Asso piglia tutto!, romanzo, Milano 1923; Le confidenze della piccola Supplizio ...
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LENZI, Domenico, detto il Biadaiolo
Fulvio Pezzarossa
"Domenicho Lenzi Biadaiuolo" si dice l'autore dello Specchioumano, un testo rilevante per la storia economica, letteraria e artistica della Firenze [...] 'alba dell'economia moderna (catal., Roma), a cura di A. Tomei, Bergamo 2002, pp. 254-256; L. Miglio, Una nota sul Biadaiolo, in Segni per Armando Petrucci, a cura di L. Miglio - P. Supino Martini, Roma 2002, pp. 190-196; G. Pinto, D. L. o Benzi? A ...
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Vittorio Alfieri (Asti 1749 - Firenze 1803) è il maggior scrittore italiano di tragedie. Nacque nel Piemonte sabaudo, da nobile famiglia e studiò alla Reale Accademia di Torino, dove compì, come dice egli [...] Id., Mirandomi in appannato specchio, a cura di A. Di Benedetto, Palermo, Sellerio, pp. 9-51.
Beccaria, Gian Luigi (1976), I segni senza ruggine. Alfieri e la volontà del verso tragico, «Sigma» 9, 1/2, pp. 107-151.
Beccaria, Gian Luigi (1993), Dal ...
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PERS, Ciro di
Lorenzo Carpanè
PERS, Ciro di – Nacque a Pers nel territorio di Udine, il 17 aprile 1599, unico figlio di Giulio Antonio e Ginevra Colloredo.
Fu presto affidato alle cure di Iginio Maniaco, [...] L’«Ester» di C. di P., in Il Verso tragico italiano. Atti del convegno di studi, Padova 2005, pp. 127-185; E. Vigh, Segni fisiognomici e poesia barocca, in Studi rinascimentali, IX (2011), pp. 201-221; V. Merola, Il «regolato errore» di C. di P., in ...
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Stato dell’Asia occidentale e, in piccola parte, dell’Europa sud-orientale, il cui territorio è diviso in due regioni peninsulari: la Tracia (detta anche Turchia europea), e l’Asia Minore, o Anatolia (con [...] «Spade di ghiaccio», 1989). L’opera di Tekin è proseguita incentrandosi sulla funzione psicologica e sociale della lingua (Aşk işaretleri «Segni d’amore», 1995, e Ormanda ölüm yokmuş «Sembra nel bosco non ci sia la morte», 2001). O. Pamuk (➔), premio ...
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Poema cavalleresco di L. Ariosto (1474-1533), nato come ideale proseguimento dell’incompiuto Orlando innamorato (1483-95), di M.M. Boiardo (1441-1494), di molti personaggi del quale si seguono le vicende. [...] arpie che dilaniano l'Italia, ecc. In questi passi, nella rassegna delle cose perdute in terra, delle quali sono raccolti i segni nella luna, e nell'accalorato sfogo di S. Giovanni, "che fu scrittore anch'egli", si risente, ironica o sarcastica, la ...
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segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...