Scrittrice statunitense (Columbus, Georgia, 1917 - New York 1967). S'impose con il primo romanzo, The heart is a lonely hunter (1940; trad. it. 1948), incentrato sul tema dell'isolamento morale dell'individuo [...] The ballad of the sad café (1951; trad. it. 1960). A queste opere, per lo più popolate di figure che recano i segni di un'inquietante diversità, si aggiungono il testo teatrale The square root of wonderful (1958), il romanzo Clock without hands (1961 ...
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BECCARI (del Beccaio), Antonio
Mario Marti
Rimatore più noto come Antonio da Ferrara, dalla città ove nacque nel 1315. Suo padre, Tura, esercitava il mestiere del beccaio forse tradizionale nella sua [...] lui e famigliare di Carlo IV), agli studi umanistici; e dalla sua produzione emergono non rari né ignobili segni di quegli anni di formazione letteraria (particolarmente prediletto, Dante Alighieri). Non fu tuttavia sorretto da fermezza di carattere ...
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Economista, umanista e scrittore spagnolo (Barcellona 1917 - Madrid 2013). Cresciuto a Tangeri, superati i difficili anni della guerra civile spagnola ha intrapreso la carriera universitaria. Professore [...] conosciuti nel mondo; strenuo oppositore del neoliberismo e del cosiddetto capitalismo selvaggio, nell’Occidente contemporaneo vede tutti i segni di una decadenza morale e sociale e nel 2009 ha pubblicato Economía humanista - Algo más que cifras, per ...
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Scrittore tedesco (Sondershausen 1747 - ivi 1819). Studente di teologia, filosofia e lettere a Lipsia, dove entrò in contatto con Gellert, fu precettore nella Lusazia. I suoi numerosi viaggi lo portarono [...] pedagogica e aneddotica caricaturale, e il romanzo Herrmann und Ulrike (1780), narrazione realistica ricca d'ironia. Nel 1786, a meno di 40 anni, diede i primi segni concreti d'un male psichico che lo portò in breve all'isolamento della follia. ...
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COSSA, Pietro
Giorgio Petrocchi
Nacque a Roma il 25 genn. 1830, da Francesco, benestante di Arpino, e dalla torinese Marianna Landesio. La nascita avvenne nel palazzo Avila, in via del Governo Vecchio; [...] per il nipote la carriera ecclesiastica.
Le notizie biografiche sono poco consistenti. Proseguì gli studi nel seminario di Segni, quindi all'Apollinare a Roma (si vanterà d'aver iniziato in questo periodo l'attività letteraria con commediole ...
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Poeta, critico letterario, giornalista e scrittore per l'infanzia lituano, nato a Stebeikėliai il 2 febbraio 1907. Compiuti gli studi ginnasiali a Biržiai e quelli universitari a Kaunas, per alcuni anni [...] poetiche, Baltosios dienos (1926, "I giorni bianchi"), Krintančios žvaigždės (1934, "Stelle cadenti"), Ženklai ir stebuklai (1936, "Segni e miracoli"). Durante l'occupazione tedesca della Lituania (1941-44) escono in clandestinità: Šaukiu aš tauta ...
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PANCIATICHI, Lorenzo
Paolo Rondinelli
PANCIATICHI, Lorenzo. – Nacque a Firenze, l’11 febbraio 1635, da Niccolò di Lorenzo e da Ginevra Soldani, figlia del senatore Iacopo. Dal matrimonio nacquero altri [...] . XXXV-XXXVIII). Le sue richieste non furono però ascoltate e bibliotecari ufficiali rimasero Rondinelli, fino alla morte, e Alessandro Segni.
Nel marzo 1668, pochi mesi dopo la nomina cardinalizia, Leopoldo volle Panciatichi con sé a Roma e nel 1670 ...
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Stevenson, Robert Louis
Margherita d’Amico
Storie avventurose per bambini e per adulti
Le opere di Robert Louis Stevenson, uno dei più grandi romanzieri di tutti i tempi, hanno aperto all’avventura [...]
Nato a Edimburgo nel 1850, figlio unico in una famiglia della buona borghesia puritana, fin da piccolo Stevenson mostra i segni di una salute cagionevole, che gli causa violenti accessi di tosse e febbre alta, tali da imporgli un’infanzia alquanto ...
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ARNABOLDI, Alessandro
Umberto Coldagelli
Nacque a Milano il 19 dic. 1827. Laureatosi in legge a Pavia, entrò, ubbidendo alla volontà paterna, negli uffici dell'amministrazione comunale milanese. Si [...] . Il successivo volume, Nuovi versi (Milano 1888), confermò la qualità della sua prima poesia, pur recando già i segni dell'esaurimento dell'ispirazione.
La novità della sua poesia consistette nel trattare in forma tradizionale, corretta e dignitosa ...
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TODOROV, Tzvetan
Giorgio Patrizi
Critico e teorico della letteratura bulgaro, nato a Sofia nel 1939. Dal 1963 vive a Parigi: allievo di R. Barthes, lavorò come ricercatore presso il CNRS (Centre National [...] russi in cui si evidenziano gli archetipi di una concezione della letteratura come "costruzione" di strutture e di segni e della critica come "scienza"; concezione che sarebbe stata alla base di un'intensa stagione degli studi letterari europei ...
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segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...