Slavista italiano (Alessandria 1923 - New Haven, Connecticut, 2011). Formatosi alla scuola di G. Maver, dopo aver insegnato a Firenze e Pisa è stato ordinario di filologia slava e letteratura polacca all'Università [...] slavo-romanes (1978), Letteratura della Slavia ortodossa (1991). Insieme a M. Colucci ha curato la Storia della civiltà letteraria russa (2 voll., 1997). Del 2007 è I segni di dedalo, raccolta di poesie che risalgono per lo più agli anni 1976-80. ...
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Letteratura, teoria della
Italo Pantani
L'espressione, elaborata nel terzo decennio del 20° sec. all'interno della corrente dei formalisti russi (B. Tomaševskij, Teorija literatury, 1925; trad. it. [...] atti comunicativi, quanto piuttosto i sistemi impliciti nelle varie tipologie di comunicazione. Se la langue è un sistema di segni, ciascuno di questi risulta costituito da due parti: il significante, ossia il suo aspetto concreto (sonoro, visivo), e ...
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Michele Scoto
Piero Morpurgo
Magister, traduttore arabo-latino, filosofo, enciclopedista, astrologo, scienziato, nacque intorno al 1190; forse discendente della famiglia degli Scott di Balwearie presso [...] (1998, p. 331). Il tema fu ripreso da Franco Sacchetti che ne sottolineò l'intesa con il diavolo (1936, p. 257). Segni questi di una tradizione letteraria tutta volta a sottolineare il carattere diabolico della corte di Federico II. L'immagine di un ...
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GABIA, Giovan Battista
Elena Del Gallo
Nacque a Verona in data imprecisata nei primi anni del sec. XVI.
Non si hanno notizie biografiche anteriori a quelle che attestano la sua presenza come professore [...] Ridolfi, costituire la base seguita da B. Segni per il volgarizzamento delle tragedie sofoclee, opera Università di Roma, Roma 1935, pp. 30, 340; R. Ridolfi, Bernardo Segni e il suo volgarizzamento della "Retorica", in Belfagor, I (1962), p. 525 ...
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Scrittore francese (Parigi 1675 - ivi 1755). Nato in una famiglia di antica nobiltà assurta al ducato sotto Luigi XIII, fu un tenace avversario della politica assolutista di Luigi XIV, nella quale riconosceva [...] un grande valore storico; S.-S. è osservatore lucido e acuto, capace di interpretare la storia attraverso i più impercettibili segni sociali della mondanità; tutta la corte appare, al di sotto del suo fasto e della convenzione, come un vasto gruppo ...
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DEBENEDETTI, Giacomo
Renato Bertacchini
Nacque a Biella (Vercelli) il 25 luglio 1901 da Tobia e da Elena Norzi. Di origine "ebraica al cento per cento", visse nella città natale fino a quando nel 1913. [...] D. ricorderà spesso negli scritti dell'età matura, lascia segni produttivi in tutta la sua opera come "lavoro in da sé" fallendo nella vita ma non nella poesia, dove incontra il segno di Dio. Gli altri quaderni per le lezioni 1958-59 hanno visto la ...
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Stato federale indipendente nell’ambito del Commonwealth britannico (dal 1901; capo dello Stato è il sovrano del Regno Unito). Il territorio coincide con l’omonimo continente (➔ Australia), includendo [...] e A.L. Gordon introdussero per primi nella loro opera gli elementi del paesaggio, della vita e del costume locali e segnarono così la nascita di una poesia australiana. La ballata fu una delle forme maggiormente coltivate dai primi poeti australiani ...
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TUNISIA
Giovanni Cameri
Alberto Ventura
Isabella Camera d'Afflitto
Enrico Acquaro
Sophie El Goulli
Stefania Parigi
(XXXIV, p. 488; App. II, II, p. 1034; III, II, p. 995; IV, III, p. 699)
Dall'ultimo [...] ha ceduto il posto alla maghrebità, all'africanità, all'arabismo. Il prestigio dell'Occidente non è più, o quasi più, segno di alienazione, ma stimolo e fonte di riflessione sul proprio ambiente e sul proprio mondo e invito alla creazione. Vedi tav ...
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Letteratura e arti visive
Giorgio Patrizi
Se il Novecento può dirsi il secolo delle avanguardie - nel senso che da esse derivano le sue espressioni meglio caratterizzanti il percorso della modernità [...] per spessori, dunque rifiutando una vera e propria catena sintagmatica (Schefer 1969).
L'analisi semiotica del sistema di segni costituito da un dipinto, se da un lato talvolta permette di stabilire equivalenze con sistemi verbali e possibilità dell ...
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Ghosh, Amitav
Giovanna Ferrara
Scrittore indiano di lingua inglese, nato a Calcutta l'11 luglio 1956. Laureatosi all'Università di Delhi, è stato giornalista per l'Indian Express, testata di opposizione [...] .
The circle of reason è intessuto di temi dell'antica cultura indiana, ma è anche proiettato nel futuro, attento ai segni rivelatori di un continente in crescita. Nel 1988 è uscito The shadow lines (trad. it. 1990), nel quale, attraverso il ...
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segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...