In linguistica, la coesistenza di significati diversi in una parola, che viene detta polisemica; la p. può sorgere come effetto di estensione semantica del vocabolo (per es., in lat. liber «corteccia», [...] di cultura superiore o diversa, per cui si determinano, per es., fenomeni di calco linguistico.
Si dicono polisemici anche ideogrammi e segni sillabici di alcune scritture non alfabetiche, che possono essere letti in più modi, come maggior parte dei ...
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Al termine grafia (dal gr. graphḗ «scrittura») corrispondono, in realtà, due accezioni diverse: la prima si riferisce al ductus, cioè alle peculiarità dei caratteri della scrittura (tipologia, collegamenti [...] fenomeni che riguardano l’espressione umana, anche la scrittura si è evoluta nel tempo. A partire dai primi, rozzi segni che ripetevano il modello offerto dalle lettere dell’alfabeto, si è lentamente passati attraverso vari ed elaborati tipi grafici ...
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Anatomia e medicina
Organo della cavità orale dei Vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione e, nell’uomo, nell’articolazione [...] combinazioni con disposizione di un ristretto numero di singole cifre (le cifre 0 1 2 ... 9), così gli infiniti segni di una l. sono combinazioni con disposizione di un numero relativamente ristretto di unità minime significanti denominate monemi (H ...
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Grammatico alessandrino (216-144 a. C.), allievo di Aristofane di Bisanzio e suo successore nella direzione della Biblioteca di Alessandria. Combatté la scuola pergamena di Cratete di Mallo e fondò una [...] ai poemi omerici, di cui diede due edizioni critiche, emendandoli in base ai manoscritti di cui disponeva e corredandoli di segni diacritici; nemico delle spiegazioni allegoriche, sosteneva che fine del poeta è il piacere dell'animo. Curò anche l ...
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Editoria
Ciascuna delle annotazioni apposte dall’autore o editore di un testo per fare un’osservazione, dare una notizia, chiarire un passo: n. dell’autore (N.d.A.), quando è l’autore che interviene a [...] , il formato, il luogo e la data di edizione, il nome dell’editore e del tipografo, il luogo di stampa.
Musica
Segno grafico disposto sul rigo musicale simboleggiante un dato suono del quale determina l’altezza (fig. A), attraverso la posizione e la ...
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INGEGNERE O INGEGNIERE? INGEGNOSO O INGEGNIOSO?
La grafia di queste parole derivate da ingegno è rispettivamente ingegnere e ingegnoso. Quando il gruppo gn è seguito da vocale, la i non serve a indicarne [...] professione come pasticciere, paciere, la i è superflua perché la forma gnie è quasi del tutto inesistente in italiano (con l’unica eccezione del sostantivo plurale compagnìe).
VEDI ANCHE -gna o -gnia, -gne o -gnie, -gno o -gnio?; diacritici, segni ...
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In linguistica, segno grafico consistente in un’immagine, il cui corrispondente valore fonologico è portatore di altri significati, uno dei quali è intenzionalmente scelto da chi scrive tale segno e assunto [...] leggersi spronerete). Nell’evoluzione della scrittura il sistema iconofonico coesiste con quello ideografico, da cui è derivato e di cui può essere l’inizio del superamento; segni i. si trovano nelle scritture egiziana, cinese, cuneiforme e azteca. ...
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SCEGLOV, Jurij K.
Giorgio Patrizi
Semiologo e linguista russo, nato a Mosca nel 1932. Attualmente insegna all'università del Wisconsin. È un rappresentante della scuola di Tartu che, sotto la direzione [...] Semiotica della letteratura in URSS, cit., pp. 55-58), teso a definire il funzionamento di un testo come sistema di segni all'interno del processo di comunicazione tra autore e lettore.
Bibl.: Semiotica della letteratura in URSS, a cura di R. Faccani ...
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Il digramma (dal gr. di «doppio» + grámma «lettera») è una combinazione di due grafemi che serve a rappresentare, in determinati contesti, un unico suono della lingua. L’italiano ha i seguenti digrammi: [...] grafico) in cui il fonema si trova: si tratta di allografi contestuali (➔ allografi). Nei digrammi e nei trigrammi, i segni h e i sono detti diacritici (distintivi), cioè «espedienti grafici» (Patota 20072: 42) che permettono l’identificazione, nello ...
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Medioevo: la scienza siriaca. Le scienze del linguaggio
Riccardo Contini
Le scienze del linguaggio
La grammatica
Gli inizi
Come per altre tradizioni linguistiche, l'origine, nella cultura siriaca, [...] senza seguito nella tradizione grammaticale siriaca successiva, era collegata l'esigenza di Giacomo di coniare un sistema di segni vocalici, che comportava preliminarmente la raccolta e l'analisi delle forme secondo la loro pronuncia. I simboli che ...
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segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...