Decadenza
Leonardo Morlino
Significato generale
La nozione di decadenza è legata a una delle metafore più ricorrenti nella storia del pensiero umano, quella dell'organismo e del suo ciclo vitale. A [...] la sua mummia" (p. 549), è possibile vedere che la fase contemporanea è una fase di civilizzazione da diversi segni presenti nell'arte, nella musica e nelle altre manifestazioni umane. Ma il declino si può constatare soprattutto nella "inversione di ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Alessandro Manzoni
Mario Gabriele Giordano
La netta eccellenza che caratterizza Alessandro Manzoni in sede letteraria non deve indurre a trascurare la rilevante importanza del suo pensiero storico-politico [...] incompiuto, sarà pubblicato postumo tra le citate Opere inedite o rare. In effetti, qui più che altrove si avvertono i segni di una rigida e conclusa convinzione religiosa tanto che il costante moderatismo dell’autore sembra ridotto a pura e semplice ...
Leggi Tutto
GIUDICI, Battista dei
Diego Quaglioni
Figlio di Lorenzo, di cospicua e nobile famiglia intemelia, nacque a Finale, nel Marchesato ligure dei Del Carretto, tra il 1428 e il 1429 (il suo epitaffio, dettato [...] tedesco, era scomparso alla vigilia della Pasqua dell'anno giubilare, ed era stato poi ritrovato cadavere, con numerosi segni di ferite, nel fossato che attraversava lo scantinato della casa del prestatore ebreo Samuele da Norimberga. A denunciare ...
Leggi Tutto
GIOIA, Pietro
Giuseppe Monsagrati
GIOIA (Gioja), Pietro. -Nacque a Piacenza il 22 ott. 1795 da Lodovico, "uno dei negozianti più distinti" della città (Gioia, p. 5), e da Annunciata Arata. Nipote del [...] . Fu poi prosciolto per insufficienza di prove e rimesso in libertà, ma portò a lungo dentro di sé i segni dell'esperienza patita, pur essendone uscito con la coscienza di avere ammesso solo "alcune circostanze minori, onde potere più efficacemente ...
Leggi Tutto
FERONI, Francesco
Orsola Gori Pasta
Nacque a Firenze l'8 sett. 1685 da Fabio e Costanza di Alessandro Della Stufa.
Famiglia dalle modeste origini proveniente da Empoli, dovette il suo successo a Francesco, [...] da Gian Gastone de' Medici l'11 nov. 1726 l'autorizzazione a procedere a massicce colmate.
La decisione granducale non segnò la fine della controversia. L'intensa attività di bonifica avviata dal F. fece di lui e delle colmate di Bellavista negli ...
Leggi Tutto
GENÈ, Carlo
Piero Crociani
Nacque a Torino il 16 apr. 1836 da Giuseppe, professore di zoologia all'Università di Torino, e da Teresa Melchioni. Entrato nel 1851 come allievo nella R. Accademia militare [...]
Non sembrava neppure che ci fossero, in quel momento, serie difficoltà nei rapporti con l'Etiopia, anche se da più segni si era potuto constatare come, da parte abissina, ci fosse una crescente preoccupazione per l'espansione italiana, specie per la ...
Leggi Tutto
FIESCHI, Opizzo
Giovanni Nuti
Appartenente al ramo ligure dei conti di Lavagna, nacque nella prima metà del sec. XIII.
Non conosciamo i nomi dei genitori del F., tuttavia è opinione comunemente accettata [...] Boemondo VI, che aveva allora compiuto i quindici anni, la maggiore età, liberandolo dalla tutela della madre, Luciana di Segni. Il 30 marzo 1254, essendo il Principato devastato dai musulmani, il papa affidò al F. l'amministrazione della Chiesa ...
Leggi Tutto
MATTEO PARIS
GGiulia Barone
Pochissimi dati sono noti sulla vita del cronista inglese M., e quei pochi sono tutti desunti dalle sue opere. Nato nell'anno 1200, a diciassette anni ‒ il 21 gennaio 1217 [...] tra Federico e i comuni italiani alle vicende interne al comune romano, e così via.
La vita di M. sembra essere stata segnata solo da un evento di un certo rilievo: nell'estate del 1248 venne inviato a Bergen per riformare un'abbazia benedettina ...
Leggi Tutto
PAPPACODA, Federico (Federigo). – Nacque a Pisciotta (attuale provincia di Salerno) il 22 giugno 1654 da Francesco, marchese di Pisciotta e barone di Centola, e da Livia Gesualdo. Fu secondogenito dopo [...] un’analisi comparata e integrata con le stesse Lezioni. Oltre la significativa ripresa della lingua latina, appaiono evidenti i segni di un petrarchismo che si era attardato nel Cinquecento, sostenuto soprattutto da Pietro Bembo e Giovanni Della Casa ...
Leggi Tutto
BASSANESI, Giovanni
Gian Paolo Nitti
Nacque ad Aosta il 27 marzo 1905 da Federico e da Adele Ferrando. Conseguito il diploma magistrale, dopo l'avvento del fascismo emigrò a Parigi, dove visse stentatamente. [...] espellendoli tutti dal territorio tedesco. Il B., intanto, anche per i postumi dell'incidente sul Gottardo, dava ormai segni sempre più evidenti di esaurimento e di diminuito controllo: dopo molti richiami i dirigenti di Giustizia e Libertà dovettero ...
Leggi Tutto
segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...