LAZZARI, Beatrice (Bice)
Sergio Cortesini
Nacque a Venezia il 15 nov. 1900, secondogenita delle tre figlie di Luciano, commerciante, e Francesca Rinaldo, di agiata famiglia di imprenditori edili e architetti. [...] favore di materie come colla e sabbia unite alla tempera, per tornare a distillare, dal 1963, un nuovo, più asciutto codice di segni.
Nel 1963, in occasione della IV Rassegna di arti figurative di Roma e del Lazio, conobbe G. Montana, direttore della ...
Leggi Tutto
GALLIZIO, Giuseppe (Pinot)
Maria Teresa Roberto
Nacque ad Alba, nelle Langhe, il 12 febbr. 1902 da Innocente e da Teresa Chiarlone. Nel 1912 fu inviato dalla famiglia a Torino, dove compì studi tecnici [...] .
In tutti i dipinti del 1963, riconducibili alle serie Oggetti e spazi per un mondo peggiore e Fabbriche del vento, i segni a spirale acquisirono una presenza e una densità cromatica inedite, che consentirono a Tapié di ascrivere l'opera del G. alla ...
Leggi Tutto
Anglonormanna, Arte. Avori
P. Williamson
AVORI
La conquista normanna dell'Inghilterra introdusse profondi mutamenti nella società inglese. Anche se a lungo termine la produzione artistica fu largamente [...] di cui si ricorda l'attività di miniatore, fonditore in bronzo e scultore. Nelle stesse opere sono riconoscibili i segni degli stretti legami esistenti tra le diverse arti; un buon esempio di questo rapporto reciprocamente fecondo 'e fornito dalla ...
Leggi Tutto
JACOVITTI, Benito
Gloria Raimondi
Nacque a Termoli il 9 marzo 1923 da Michele, ferroviere e operatore cinematografico, e da Elvira Talvacchio di origine albanese. Nel 1931 si trasferì con la famiglia [...] di carta, scatole di cerini e sigarette, che cominciarono ad animare le sue tavole, si aggiunsero via via nuovi segni, come la fortunata lisca di pesce adottata nella serie ambientata nella Spagna del XVII secolo dal titolo Caramba. Nel 1942 ...
Leggi Tutto
BONCINELLI, Evaristo
Simonetta Lux
Figlio di Giuseppe e di Teresa Magherini, nacque a Montignano sull'Arno (Firenze) il 29 marzo 1883, ultimo di quattordici figli. Il padre, appartenente a una modesta [...] ricerca formale. Qui appare una idea di attonita immobilità nella voluta pesantezza della forma, incisa da piccoli e fitti segni, tagliuzzature rabbiose della superficie. Il tocco si fa invece veloce e agile nel definire la mobilità di ogni tratto ...
Leggi Tutto
GIACOMO da Campli
Mauro Minardi
Non si conosce la data di nascita di questo pittore originario di Campli, presso Teramo, documentato dal 1461 al 1479.
Il 24 luglio 1461 il Consiglio comunale di Ripatransone [...] . Altre opere - secondo le proposte di Calzini (1908), di Carli (1942) e di altri, tendenti a rintracciare in Abruzzo segni della sua attività - sono invece da escludere per la maggior parte dal suo catalogo. Questo, quasi interamente raccolto nella ...
Leggi Tutto
Comune della Lombardia (181,67 km2 con 1.406.242 ab. nel 2020), capoluogo di regione e città metropolitana, è la seconda città in Italia, dopo Roma, e costituisce la massima concentrazione delle forme [...] già ravvisava nel 1961.
Il 1968 e gli anni 1970
L'ultimo biennio degli anni '60 e tutto il decennio successivo furono segnati, a M. come in altre città italiane, da una forte conflittualità politica, sociale e ideologica. Fu proprio all'interno dell ...
Leggi Tutto
Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] etrusca, con gli acroteri e la statua di culto fittili, opera dell’etrusco Vulca, non è diverso dai templi di Preneste, Tivoli, Segni ecc. Il simulacro della lupa capitolina, un bronzo della metà del 5° sec. a.C., è opera di officina etrusca o della ...
Leggi Tutto
Termine usato per designare, criticamente e cronologicamente, una produzione artistica e architettonica sviluppatasi in Italia e nel resto d’Europa nel corso del sec. 17°.
Arte e architettura
Dalla fine [...] si uniscono all’immaginazione e alla retorica della persuasione e della commozione che si rivolge e coinvolge lo spettatore. Il segno dominante della produzione b. è tuttavia l’interazione e la fusione tra tutte le arti, nella definizione di nuove ...
Leggi Tutto
(serbo Beograd) Città capitale della Serbia (1.389.351 ab. nel 2017 considerando l’intera agglomerazione urbana), su una piattaforma alta circa 120 m alla confluenza della Sava nel Danubio, protetta alle [...] sovietiche.
Delle fasi precedenti al 19° sec. rimangono poche testimonianze (resti dell’abitato romano; la fortezza Kalemegdan, con segni dell’influenza serba, bizantina e turca; la moschea Barjak, 17° sec.). Nel 19° sec. B. subì una trasformazione ...
Leggi Tutto
segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...