Poeta (n. Siviglia 1468 circa - m. 1520 circa), detto el Cartujano dal monastero della Cartuja (Certosa) di Santa María de las Cuevas di Siviglia, dove fu professo. Dopo Juan de Mena, è il maggiore fra [...] un poema allegorico pure di imitazione dantesca, Los doce triumphos de los doce Apóstoles (1521), in cui, nelle sfere dei segni dello Zodiaco, sono celebrati i fatti degli apostoli, sono descritte le terre per le quali essi passarono ed è narrato un ...
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Agitatore cartista irlandese (Connorville, contea di Cork, 1794 - Londra 1855). Deputato al parlamento (1832-35), propugnò l'abolizione dell'unione dell'Irlanda con l'Inghilterra, ma con un programma diverso [...] prima con W. Lovett, e poi da solo. Sostenitore della violenza come strumento di lotta, nel 1840-41 fu in prigione per alcune pubblicazioni giudicate sediziose. Deputato per Nottingham (1847), diede qualche anno dopo segni di squilibrio mentale. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Rafael Bombelli
Veronica Gavagna
Ultimo esponente della scuola algebrica italiana cinquecentesca, Rafael Bombelli è autore del trattato L’algebra (1572) che, da un lato, presenta un quadro organico [...] nella versione a stampa, la semicirconferenza viene spostata a destra del coefficiente in modo da rimanere nella stessa riga. Il segno di radicale è indicato nei codici da due parentesi quadrate, entro cui si trova il radicando, separate da un tratto ...
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Nome d'arte del pittore Tancredi Parmeggiani (Feltre 1927 - Roma 1964). Frequentò a Venezia il liceo artistico e l'accademia. Nel 1950 partecipò a Roma alla prima mostra di arte astratta italiana, facendosi [...] di una libertà di linguaggio pittorico (Primavera, 1952, New York, Museum of modern art). Intorno al 1960 apparvero i primi segni di una crisi che non fu solo crisi di linguaggio: alla liricità e serenità delle opere astratte, seguì una violenza e ...
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Monaco (n. 830 circa - m. 930) nell'abbazia benedettina di Saint-Amand (diocesi di Tournai), ne diresse dall'872 la scuola; passò quindi a dirigere quella dell'abbazia di Saint-Bertin, presso Saint-Omer [...] scritti sulla musica, dei quali però suo sarebbe solo il De harmonica institutione. Egli sarebbe così l'inventore dei segni Dasia che designano gli intervalli della melodia, e il precursore di Guido d'Arezzo nell'uso delle prime lettere dell ...
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Poeta romeno (Ploeşti 1933 - Bucarest 1983). La sua opera ha segnato un momento di svolta nel panorama letterario degli anni Sessanta, imponendo uno stile e un linguaggio che si allontanano in modo deciso [...] "La successione delle parole", post., 1985) è la riflessione filosofica sull'atto creativo della poesia; tra le altre raccolte: 11 Elegii (1966, trad. it. 1987); Oul şi sfera ("L'uovo e la sfera", 1967); Noduri şi semne ("Nodi e segni", 1979). ...
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Scrittore irlandese (n. 1703 - m. Dublino 1783). Ricordato principalmente quale autore di un poema, Universal beauty (1735), lodato e riveduto da Pope, e del primo romanzo pedagogico inglese sul modello [...] della Gerusalemne liberata ricevendone lodi da Hoole, il futuro traduttore del poema completo. Il suo romanzo Juliet Grenville or the history of the human heart (1774), mostra segni dello squilibrio psichico che lo afflisse negli ultimi anni di vita. ...
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– Artista ghanese (n. Anyako 1944). Compiuti gli studi presso il College of Art di Kumasi, ha iniziato le sue sperimentazioni artistiche all’interno del Gruppo Nsukka, collettivo nigeriano la cui cifra [...] della Nigeria, si è inizialmente esercitato su oggetti comuni, nei quali ha impresso complessi codici direttamente ispirati ai segni adinkra; i suoi lavori, che utilizzano spesso come supporto materiali di riciclo e tra i quali spiccano arazzi ...
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LEONE VII, papa
Ambrogio Piazzoni
Di origine romana, L. VII venne eletto nei primi giorni del gennaio 936, poco dopo la morte di Giovanni XI. Era allora cardinale prete di S. Sisto e di lui si dice, [...] dai suoi immediati predecessori, descritto dalle fonti come uomo pio, dedito alla preghiera e al bene della Chiesa, attento ai segni della riforma monastica che solo un quarto di secolo prima aveva preso avvio dall'abbazia borgognona di Cluny. La sua ...
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BUONARROTI, Michelangelo, il Giovane
Lovanio Rossi
Nacque a Firenze, ove fu battezzato il 4 nov. 1568, da Lionardo, nipote del grande Michelangelo, e da Cassandra Ridolfi, nella casa di famiglia di [...] (I-II), al Guiducci, sull'incostanza degli amici e dei signori (III-IV), al Giraldi, sull'esperienza della vita (V), al Segni, sulle fogge straniere e sui doni del poeta (VI e VIII), al Panciatichi, sull'amor di sé (VII), al Rondinelli, sul fine ...
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segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...