FILONI, Girolamo
Maria Gioia Tavoni
Non si conoscono notizie sulla vita di questo stampatore attivo a Ferrara dal 1687 al 1705. Si può comunque ripercorrere la sua attività attraverso le edizioni rintracciate [...] nella tipografia veneziana Bragadin nel 1685). In questa bellissima pubblicazione si notano, in alcune incisioni, raffigurazioni dei segni del celebrante nella liturgia pasquale. Fu un caso isolato, poiché il F., a seguito di provvedimenti contro ...
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LIBRO
Guglielmo Cavallo
Armando Petrucci
Giuliano Vigini
Il libro nell'antichità e nel Medioevo
di Guglielmo Cavallo
Introduzione
Nel lungo arco di tempo dall'antichità al basso Medioevo il libro [...] e di uso dei caratteri mobili era così articolata: si incideva a mano in rilievo una serie completa di lettere e di segni su punzoni di metallo duro (acciaio); da questi si ricavavano matrici cave di rame, nelle quali si versava una lega fusa di ...
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GALEATI, Paolo
Alessandra Cimmino
Nacque a Imola, l'8 genn. 1830 da Ignazio, proprietario di un'avviata tipografia.
Compiuti i primi studi in città, iniziò a far pratica nella ditta paterna e si legò [...] del Comitato imolese della Società nazionale, di cui divenne dirigente, insieme con il Gamberini e lo Scarabelli. Uno fra i primi segni della presenza del Comitato fu, nel marzo 1858, la posa di una lapide in onore di Felice Orsini; il 7 agosto ...
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GIUNTI (Giunta), Bernardo
Massimo Ceresa
Nacque a Firenze, da Filippo il Vecchio e da Lucrezia di Benedetto di Michele di Zanobi, il 12 nov. 1478. Già dal 1503 è sporadicamente attestato come assistente [...] del Decameron, una delle più celebri della stamperia, alla quale concorsero, tra gli altri, Pietro Vettori, Francesco Berni e Bernardo Segni. Sempre nel 1527 uscì per i tipi dei Giunti un'antologia poetica di autori toscani del XIV e XV secolo che ...
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Il libro
Marilena Maniaci
A lungo considerato come supporto e vettore pressoché «neutro» di un contenuto, il libro – manoscritto e a stampa, nella varietà delle sue manifestazioni materiali – è il manufatto [...] Solo a partire dal 16° sec., con l’aumento delle tirature, il libro tipografico si dota di una nuova veste esterna (segnata dall’apparizione del frontespizio e dall’anticipazione al momento della vendita della legatura, prima affidata per lo più all ...
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CAMINER, Domenico
Cesare De Michelis
Nato a Venezia il 4 maggio 1731 da Antonio, crebbe in una famiglia della borghesia veneziana ricevendo una buona e solida educazione. Giovanissimo sposò Anna Meldini [...] giornale sia un tribunale, e molto più quand'è acciecato dall'amor proprio e da eccedente stima di se stesso, a segno di volere che inappellabili siano le sue decisioni, incontra quegli imbrogli e que' fastidi che, moltiplicati, lo fanno poi urtare ...
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GRISELINI, Francesco
Paolo Preto
Nacque a Venezia il 12 ag. 1717, da Marco (il cognome era Greselin, poi italianizzato dal figlio), tessitore e tintore di seta, e da Elisabetta Sperafigo, di famiglia [...] gli animi alle belle ed utili intraprese, e che questi concorrono co' loro studi e colle loro applicazioni vèr quella meta, cui segna la strada il genio per il ben pubblico, la gloria nazionale e l'interesse comune" ("la più chiara enunciazione e il ...
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GIOLITO DE' FERRARI, Bernardino (detto Stagnino)
Massimo Ceresa
Nacque a Trino, nel Vercellese, da Giovanni, stampatore, probabilmente verso la metà del XV secolo. Non si è in grado di definire il grado [...] Francesco Corner e Marco Foscari, personaggi di rilievo, soprattutto il secondo, della vita politica veneziana, dove si evidenziano i segni di una reciproca stima.
Il notevole intensificarsi dell'attività degli ultimi tre anni fa pensare che il G. si ...
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FORSTER, Riccardo
Silvia Trombetta
Nacque nel 1869 a Zara, dove trascorse l'infanzia e compì i primi studi. Si trasferì poi a Vienna per proseguirli, ma quasi subito attirò l'attenzione della polizia [...] Infusino, La storia del Mattino, Napoli 1982, pp. 113, 167, 179, 291; E. Giammattei, D'Annunzio giornalista a Napoli. I segni del contesto, in D'Annunzio giornalista. Atti del V Convegno internazionale di studi dannunziani, Pescara 1983, pp. 37-39; R ...
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Scrittore, poeta, autore e regista cinematografico e teatrale italiano (Bologna 1922 - Ostia, Roma, 1975). Dopo aver seguito nell'infanzia gli spostamenti del padre, ufficiale di carriera, compì gli studî [...] gloria (e di lusso vitale dell'io), qui la parola della negazione, dell'abiezione, dei margini prossimi al niente: "i segni del desiderio di morire, / le occhiaie del vile, / il mento del debole, / … / le scarpe dello statale, / il culo del soldato ...
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segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...