Costantino fra giurisdizionalismo e ius publicum ecclesiasticum
Pier Virginio Aimone Braida
«Tutto dipende dal carattere degli uomini che regnano o che amministrano la cosa pubblica. La storia ci insegna [...] che ci si trovi attualmente nella fase della fine definitiva del modello costantiniano della cristianità e della Chiesa, che i segni dei tempi vadano senza equivoci nella direzione che porta l’alleanza costantiniana fra Chiesa e Stato sempre più a ...
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COSSIGA, Francesco
Umberto Gentiloni Silveri
Nacque a Sassari il 26 luglio 1928, secondogenito di Giuseppe e di Mariuccia Zanfarino. Venne battezzato con il nome del nonno paterno. Ebbe una sorella, [...] e aspre critiche al suo operato: «Ancora oggi, nel segno di san Tommaso, ritengo la politica la più alta delle attività capo del Servizio informazioni forze armate (Sifar), e Antonio Segni, presidente della Repubblica dal 1962 al 1964.
Il 7- ...
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Il diritto prima e dopo Costantino
Salvatore Puliatti
Affrontare il tema del diritto nel periodo a cavallo dell’età costantiniana vuol dire confrontarsi con un’immagine stereotipa e ormai consolidata, [...] affermazioni di rispetto verso la sanctio veteris iuris42 e l’attaccamento imperiale al mito della aeternitas43. Sono certo segni esteriori, ma tradiscono un chiaro orientamento di fondo che, specie in campo giuridico, si traduce in scelte precise ...
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Feudalesimo
Giovanni Tabacco
Premessa
Il linguaggio relativo al feudalesimo è di origine rigorosamente giuridica, ma ha avuto tali sviluppi semantici nella cultura moderna che le definizioni e le riflessioni [...] pongono l'esercizio di un potere signorile fra i segni distintivi del sistema feudale, non tanto intendono riferirsi alla all'XI secolo nella nozione di servus è uno dei segni più profondi dell'evoluzione dei sistemi curtensi, di per sé ...
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Con transizione costituzionale si usa intendere un lungo percorso di ipotesi progettuali per la riforma di parti della C. repubblicana del 1948. La ix, l'xi e la xiii legislatura hanno avuto commissioni [...] optò per la non immediata rieleggibilità, ricordando un disegno di legge di G. Leone del 1963 e un messaggio del presidente A. Segni che escludevano del tutto la iterazione dell'ufficio. Fu fatta una ricognizione attenta dei diritti di libertà e di ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Banca Centrale Europea
Carlo Santini
Dalla cooperazione fra le banche centrali alla Banca Centrale Europea
Nel giugno 1998 nasce la Banca Centrale Europea (BCE). Questo evento storico nelle relazioni [...] dei paesi partecipanti all'accordo (v. Masera, 1987; v. De Grauwe, 1992; tr. it., pp. 123 ss.).
Gli anni ottanta segnano un'accelerazione dei progetti di unione europea: nel 1986 viene firmato l'Atto unico europeo, che fissa al 1992 il completamento ...
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BONAVENTURA da Savignano
Severino Caprioli
Membro d'una famiglia di parte guelfa, che, dalla campagna modenese, già prima del sec. XIII si era stabilita a Bologna.
Si hanno notizie del padre, Guido [...] nello Studio in cui era stato scolaro può esser vero: ne son sicuri gli scrittori di storia dell'università bolognese; ma segni d'una attività didattica non furono lasciati da Bonaventura.
Non è certo che sia il doctor, e non piuttosto il Bonaventura ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] etrusca, con gli acroteri e la statua di culto fittili, opera dell’etrusco Vulca, non è diverso dai templi di Preneste, Tivoli, Segni ecc. Il simulacro della lupa capitolina, un bronzo della metà del 5° sec. a.C., è opera di officina etrusca o della ...
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(VIII, p. 560)
La c. è una forma criminale assimilabile alla mafia nei metodi e negli interessi, ma che nel passato ha avuto origini, caratteristiche, costumi diversi e del tutto autonomi. Fino a qualche [...] : un ''ceto senza rappresentanza'', che faceva sentire la sua opinione unicamente con le sommosse e le rivolte che ciclicamente segnavano la vita della città. La c. fu dunque una specie di partito politico o di ''corporazione'' della plebe napoletana ...
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LUOGOTENENZA (XXI, p. 668)
Pietro BODDA
Della luogotenenza si parlò nella legge costituzionale 16 aprile 1939, n. 580 e nella legge 13 luglio 1939, n. 1103, con riferimento all'ordinamento albanese: [...] si stabiliva che i decreti legislativi venissero sanzionati e promulgati dal luogotenente generale del regno (non del re); tutti segni, questi, che il governo non era più responsabile anche verso il re o il luogotenente, ma soltanto, - si affermava ...
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segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...