Nella grammatica scolastica e nella fonetica tradizionale, suono del linguaggio articolato caratterizzato (in contrapposizione alla consonante) dall’apertura, diversa secondo le varie vocali, del canale [...] uno schema consonantico, come procedimento di derivazione con valore morfologico, vitale nelle lingue semitiche; la notazione dei segni vocalici in un contesto consonantico redatto in una di quelle scritture, soprattutto semitiche, che di regola non ...
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Linguistica
L’a. è il rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto ad altre della stessa parola (a. di parola), della stessa [...] o chiuse, grave (`) per e ed o aperte e anche per le vocali a, i ed u. Nell’ortografia ordinaria, è obbligatorio segnare l’a.:
a) sulle parole tronche in vocale (carità, virtù);
b) su alcuni monosillabi per lo più capaci di portare un a. sintattico ...
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(XV, p. 338)
Filologia classica. - Nell'ultimo sessantennio la f. classica − intesa come disciplina rivolta allo studio dei testi greci e latini antichi con particolare attenzione alla loro trasmissione, [...] da un copista, che ha una sua storicità tutta immediata (nel senso che con gli eventuali errori di trascrizione porta anche i segni di una persona, di una lingua e di un ambiente che può in teoria essere identificato) e il testo ricostruibile di un ...
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SCUOLA POETICA SICILIANA, LINGUA
RRosario Coluccia
Ogni valutazione concernente la lingua usata dai rimatori della Scuola poetica siciliana deve tener conto in primo luogo delle particolari modalità [...] il fascino anche nei momenti finali e meno fulgidi della dinastia sveva, forse addirittura dopo il crollo dinastico (per ulteriori segni del trapianto nel centro emiliano della lirica siciliana cf. Coluccia, 2003, p. 131).
Fra il 1234 e il 1235 un ...
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CUGNONI, Giuseppe
Alessandra Cimmino
Nacque a Roma il 2 maggio 1824, da Valeriano e Angela Silvi, di un'agiata famiglia romana che sul finire del '700 svolgeva attività mercantile; fu pronipote di Giuseppe [...] (Città di Castello 1893) e le Postille alla Divina Commedia (ibid. 1893) in tre volumi, in cui raccolse le note del Betti segnate a margine di una copia della Commedia. Pubblicò anche gli scritti del prozio cardinale Sala, autore tra l'altro di un ...
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Il termine deittici indica un insieme eterogeneo di forme linguistiche – avverbi, pronomi, verbi – per interpretare le quali occorre necessariamente fare riferimento ad alcune componenti della situazione [...] il parlante nell’atto di comunicare. La deissi spaziale espressa dalla lingua è caratteristicamente anche accompagnata da gesti (segni della mano, movimenti della testa, ecc.); in italiano è espressa dagli avverbi qui, qua, lì, là (intrinsecamente ...
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Popolazione che in origine occupava l’omonima regione (Fenicia), nella zona costiera del Mediterraneo orientale. Era questo l’unico tratto della costa del Vicino Oriente ben dotato di porti, e stretto [...] dei geroglifici –, i f. furono i primi ad adottare un sistema di scrittura alfabetico, composto da un numero limitato di segni, ognuno dei quali serviva a designare un suono. Fu tramite i f. e le loro peregrinazioni commerciali nel Mediterraneo che ...
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Stato dell’Africa nord-orientale, che si estende anche in territorio tradizionalmente considerato asiatico, a E dell’istmo di Suez (penisola del Sinai). Il nome deriva da quello dell’antica città di Menfi, [...] Palestinese, a S con la Repubblica del Sudan e a O con la Libia: frontiere, le ultime due, del tutto convenzionali, segnate rispettivamente per lunghi tratti dal parallelo di 22° N e dal meridiano di 25° E e stabilite nel periodo del protettorato ...
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In senso stretto, e nell’uso comune, il sostantivo, cioè il vocabolo che serve a designare una singola persona, un singolo animale, una singola cosa, o una classe di persone, animali o cose.
Antropologia
Per [...] lettere dell’alfabeto italiano, con la estensione alle lettere: J, K, X, Y, W e, dove possibile, anche con i segni diacritici propri dell’alfabeto della lingua di origine del nome.
Il cognome discende direttamente dal rapporto di filiazione, ma se i ...
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Concezione fondata sul riconoscimento del valore soltanto relativo, e non oggettivo o assoluto, sia della conoscenza, dei suoi metodi e criteri (r. gnoseologico), sia dei principi e dei giudizi etici (r. [...] che tradursi in una serie indefinita di lingue particolari, ciascuna delle quali esprime «non una diversità di suoni e di segni, ma una diversità di visioni del mondo». In simili formulazioni è possibile rintracciare una combinazione tra due principi ...
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segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...