«Ιn mezzo a tanta letteratura dell' arbitrario il piacere della lettura resta per me fondato sul seguire le motivazioni d'un insieme di segni»Italo Calvino, LettereAll’interno dell’opera calviniana è stata [...] , ovvero la forma visibile dell’espressione e il suo contenuto non visibile, l’informazione veicolata. Una definizione di segnolinguistico è fornita da Umberto Eco, uno degli studiosi più importanti di semiotica e che maggiormente ispirano Calvino a ...
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«Dio Pierpaolo (...) Pasolini!» sentenziava ai limiti del nuovo millennio una gioviale signora mantovana, notando la macchia fatta dalla nipote sul divano (Turino 2000: 172). Qualche tempo fa, una simile [...] inconscio o un’incredibile arma di sovversione: è il caso del sottoposto che contravviene volontariamente alla norma linguistica come segno di sfida o ribellione; o del superiore che sottolinea la propria posizione di controllo sfoggiando liberamente ...
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Cosa si intende per segno?Il segno è definito in linguistica come unità fondamentale della comunicazione, costituito da due facce: il significante e il significato (la realtà altra cui il significante [...] proprio amore, di commuoversi leggendo una poesia è la condivisione di un codice comune grazie al quale decifrare i segnilinguistici. Come potremmo comunicare se non esistessero abbastanza mattoncini o se la loro forma non fosse capace di riprodurre ...
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È diventata una realtà con la quale rapportarsi, anche su documenti ufficiali, quella consuetudine, consolidatasi in pochi anni, che prevede il ricorso a un nuovo segno grafico, lo schwa, finora quasi [...] sociale, e non esiste linguaggio presociale. Ciò significa che l’atto linguistico non esiste se non in società e che il significato che viene connesso a un insieme di segni è puramente convenzionale (diciamo pure buona parte delle volte, per tenerci ...
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Finito pranzo, mi siedo alla scrivania e apro il manuale, pronto per studiare: “È il momento della non-costruzione, che svela l'assenza di attualità del concetto anche attraverso l'invito a sottolineare, [...] puoi fare che tu, per te qualcosa da poter fare dovrebbe esserci”. In lingua corrente: “Magari anche meno”. Il segno è in linguistica l’associazione di un significante e di un significato. Nella sua forma più semplificata, è l’unione di un insieme ...
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Le impronte di mani costituiscono un fenomeno relativamente frequente nel contesto dell'arte rupestre del Paleolitico superiore europeo. Identificate in decine di siti sparsi tra Francia e Spagna, esse [...] in contesti comunicativi reali.In alternativa, alcuni studiosi hanno proposto di interpretare gli stencils come segni di natura non linguistica bensì numerica, cioè come rappresentazioni di numeri interi tramite un codice manuale. In assenza di ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
registro
s. m. [lat. tardo regesta -orum, neutro pl.; v. regesto]. – 1. Libro, quaderno, fascicolo o volume formato da un certo numero di fogli (per lo più numerati progressivamente, contrassegnati e forniti di suddivisioni e indicazioni varie),...
Filosofia
Disciplina che studia le condizioni di validità delle argomentazioni deduttive.
La l. antica
I vocaboli ἡ λογική (τέχνη), τὰ λογικά si stabilizzarono nel significato di «teoria del giudizio e della conoscenza» nell’ambiente protostoico,...
SEMANTICA (fr. sémantique; ted. Bedeutungslehre; ingl. sematology)
Benvenuto Terracini
Parola foggiata, dal gr. σημαντικός, attraverso una σημαντική [τέχνη] (M. Bréal), per indicare lo studio degli elementi significativi del linguaggio, in...