teatro Edificio o complesso architettonico costruito e attrezzato per rappresentazioni sceniche.
Spettacolo, sia come singola rappresentazione teatrale, sia come genere.
Il t. come edificio: l’antichità
In [...] . Diverse erano le esigenze cui rispondeva la sua presenza: segnare una demarcazione tra sala e scena, essere il supporto di connessione con il culto di Dioniso, che non viene meno neanche nel 4° sec., allorché le rappresentazioni teatrali, nate ...
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Superficie piana, generalmente orizzontale, ma anche verticale o variamente inclinata.
Disegno, rappresentazione grafica di opere naturali o artificiali, di un luogo, di un terreno, o di un complesso di [...]
[1] formula,
dove a, b, c, d denotano quattro numeri reali, determinati a meno di un fattore di proporzionalità. Se d=0 il p. passa per l’origine degli assi, dati precisamente da
,
dove il doppio segno corrisponde alla libertà di scelta del verso ...
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Nella terminologia edilizia moderna, tipo di abitazione unifamiliare, di un certo lusso, accompagnata da un giardino più o meno esteso.
Nella corografia medievale, piccolo centro rurale comprendente svariate [...] che dà carattere inconfondibile alla v. veneta distesa in amplissimi spazi: spesso con facciata a forma di tempio (segno distintivo delle successive e numerose imitazioni inglesi e americane), soluzione tesa a conferire sacralità alla casa (aedes ...
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(IV, p. 63; App. II, I, p. 129; III, II, p. 122; IV, I, p. 150)
Un tempo di grandi cambiamenti è quello attraversato dall'a. in questi ultimi quinquenni. Tre brevi giudizi di Ph. Johnson − contenuti il [...] indipendenti trattazioni alla Grecia e a Roma, segno di una feconda specializzazione degli studi (ma conserva . Berve-Gruben 1962).
Se il quadro tematico non manca di fermenti, meno vivace appare quello dei metodi d'indagine, dei modi di far storia. ...
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LAZIO
Piergiorgio Landini
Alessandra Manfredini
Fausto Zevi
Anna Lo Bianco
Daniela Di Cioccio
(XX, p. 681; App. II, II, p. 170; III, I, p. 971; IV, II, p. 317)
Popolazione e struttura insediativa. [...] ha lasciato chiare impronte nel banco di tufo, che reca inoltre i segni e i resti di due grandi capanne a canale circolare con più periodi Altre volte i danni bellici sono stati riparati in modo meno rigoroso come nel caso, sempre a Viterbo, in ...
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ROMA
Anna Bordoni
Sandro Benedetti
Edoardo Tortorici
Luigi Spezzaferro
(XXIX, p. 589; App. I, p. 971; II, II, p. 728; III, II, p. 628; IV, III, p. 232)
La città, che si era accresciuta con un ritmo [...] comunali accoglieva, al censimento 1991, 2.775.250 abitanti (65.009 in meno rispetto al 1981), scesi a 2.729.238 a un rilievo del 1994 vasto spessore e rilevanza, che li connotano nel segno del consumo nella volontà di guida sulla trasformazione della ...
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Progettazione
Livio Sacchi e Roberto de Rubertis
Parte introduttiva
di Livio Sacchi
Si intende per progettazione l'ideazione di qualcosa e lo studio delle effettive possibilità e modalità di realizzazione [...] la funzione di visualizzare, in modo più o meno immediato e più o meno schematico, l'idea formale o di fermare l' detta vettoriale. Nel procedimento a scansione ogni punto diventa il segno elementare, o pixel (picture element) la cui presenza o ...
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VOLTA (XXXV, p. 566; App. II, 11, p. 1123)
Giulio KRALL
È costante l'attualità di queste strutture bidimensionali per l'efficacia dei regimi statici che in esse si realizzano e per le elevate questioni [...] App., tav. XCIII). Una cupola di diametro anche maggiore, assai meno suggestiva, ma che ha il pregio principale dell'economia è quella delle seno
ora trattata, e quella secondo la legge del senquadrato,
il segno − valendo per 90° ≤ ϕ ≤ 270°, ϕ = 0 ...
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ITALIA (XIX, p. 693; App. I, p. 742; App. II, 11, p. 72)
Mario Cataudella
Giuseppe de Meo
Giovanni Spadolini
Ignazio Baldelli
Alessandra Briganti
Fortunato Bellonzi
Carlo Melograni
Confini. - Con [...]
In costante aumento è la produzione di gas naturale che da meno di un miliardo di m3 nel 1951 ha superato i 15 miliardi o nella pura materia; ma al di là della materia e del segno, che sono dunque mezzi e non fini, tende ad oggettivare un mondo ...
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meno
méno avv. e agg. [lat. mĭnus, neutro (con valore avverbiale) di minor, compar. di parvus «piccolo»]. – 1. avv. a. Funge da comparativo dell’avv. poco; significa quindi più poco, in minor quantità, contrapponendosi direttamente a più....
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...