Amore
Emilio Pasquini
Guido Favati
. Per eccellenza il termine-chiave dello Stilnovo, fin dagli esordi al centro del lessico di D., anche perché la possibilità di considerarlo quasi costantemente personificato [...] 22-24): che è il suo modo di donare a.
La morte di Beatrice segnò l'inizio di una crisi in D.: egli si sentì nascere dentro uno spiritel essere tenuto se non al più alto livello espressivo e linguistico.
Ora: quando D. risponde a Bonagiunta con le ...
Leggi Tutto
Sociolinguistica dell'italiano contemporaneo
Mari D'Agostino
In questo saggio si guarda all’Italia prendendo in esame il rapporto fra i parlanti, le comunità concrete in cui essi vivono, con particolare [...] nuovi.
Nell’analisi di questo complesso universo, costituito da diversità vecchie e recenti, segnato da profonde discrasie nelle competenze linguistiche e da scelte consapevoli assai difformi, utilizziamo un insieme di strumenti. Più volte si ...
Leggi Tutto
CROCE, Benedetto
Piero Craveri
Karl Egon Lönne
Giorgio Patrizi
Nacque a Pescasseroli (L'Aquila) il 25 febbr. 1866 da Pasquale e Luisa Sipari, di famiglia abruzzese i cui titoli di proprietà risalivano [...] solo a partire da una tipizzazione dello stile, cioè da un segno del soggetto che scrive.
Nel 1935, La poesia sancisce il è oggetto non dei critici e degli storici della poesia, ma dei linguisti", da Discorsi di varia filosofia, 1945, I, p. 214), a ...
Leggi Tutto
Le minoranze linguistiche
Tullio Telmon
Teoria e pratica della minoranza linguistica
Il fatto stesso che la parola minoranza sia costruita sul comparativo ‘minore’ le conferisce un ineliminabile alone [...] minoranza. Il raggiungimento dell’unità politica e l’obiettivo dell’unità linguistica sotto il segno della lingua italiana hanno anzi, almeno inizialmente, dato alle minoranze linguistiche la sensazione di un notevole miglioramento del loro imbarazzo ...
Leggi Tutto
Islamismo
Francesco Gabrieli
di Francesco Gabrieli
Islamismo
sommario: 1. Consistenza e diffusione dell'Islàm nel mondo odierno. 2. Islàm medievale e moderno. L'Ottocento e il colonialismo. 3. L'Islàm [...] califfato: suo mito e suo tramonto
Uno dei più vistosi segni di tale spostamento di valori, compiutosi sotto i nostri , o proclama di volersi fondere, nella grande matrice etnica e linguistica comune.
Ciò non toglie che l'idea panaraba si senta nel ...
Leggi Tutto
Dieci, cento, mille musei delle culture locali
Vito Lattanzi
Vincenzo Padiglione
Marco D'Aureli
Cenni storici sui musei regionali demoetnoantropologici italiani
L’analisi del processo culturale che [...] al Nord sia al Sud d’Italia – di gruppi etnici o linguistici minoritari. Non di rado la presenza di gruppi di questo tipo ha di iniziale primo piano. Il riferimento va non solo a letterati segnati dall’andare verso il popolo, ma ad artisti che dal ...
Leggi Tutto
Alle 3,32 del 6 aprile 2009 L’Aquila e molti paesi abruzzesi vengono colpiti da un terremoto di 6,2 gradi di magnitudo momento (Mw), pari a 5,8 gradi della scala Richter, o magnitudo locale (Ml). È la [...] cornata, cit., pp. 25-26).
La stessa equazione, ma con segno inverso, verrà evocata da Paolo Vercesi in un articolo su «Il – hanno notato due linguisti dell’Università de L’Aquila – si fosse sostituito lo spazio linguistico. La comunità, di fronte ...
Leggi Tutto
BORGHESI, Bartolomeo (Bartolino)
Augusto Campana
Nacque a Savignano di Romagna l'11 luglio 1781, da Pietro e da Caterina Conti di Castrocaro, sua terza moglie. Dal padre, espertissimo numismatico e raccoglitore [...] Napoli: viaggi numismatici, ma certo anche epigrafici, che segnano l'inizio o l'intensificazione della sua esperienza come epigrafista fu l'interessante e deciso orientamento letterario-linguistico, e probabilmente una nascosta intenzione politica in ...
Leggi Tutto
Le stagioni della fiaba, le regioni del racconto
Fabio Mugnaini
«C’era una volta...»: racconto, storia letteraria e industria culturale
Secondo Max Müller (1823-1900), indologo e fondatore della scuola [...] e piccolo). Lo scenario di una Toscana periferica, segnata dall’autostrada come da una cicatrice, chiusa tra decadenza ne hanno valorizzato un repertorio appetibile, per motivi linguistici e politici, per l’intera comunità nazionale (costituenda ...
Leggi Tutto
Scienza greco-romana. La filosofia della Natura tra VI e V secolo
Giulio Lucchetta
La filosofia della Natura tra VI e V secolo
Problemi di metodo
Nel Libro I della Metafisica, Aristotele traccia un [...] 180) e Clemente Alessandrino (145/150 ca.-211/217 ca.) – segno evidente del fatto che il suo parlare pregnante non ha mai smesso uso di proprie categorie, sia di pensiero sia linguistiche. Secondo alcuni studiosi la sua intenzione era quella di ...
Leggi Tutto
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
registro
s. m. [lat. tardo regesta -orum, neutro pl.; v. regesto]. – 1. Libro, quaderno, fascicolo o volume formato da un certo numero di fogli (per lo più numerati progressivamente, contrassegnati e forniti di suddivisioni e indicazioni varie),...