CASTELVETRO, Ludovico
Valerio Marchetti
Giorgio Patrizi
Nacque a Modena nel 1505 circa. Era figlio di Giacomo, ricco mercante dell'arte della lana e banchiere, e di Bartolomea Della Porta.
Fece i suoi [...] un modo narrativo ed uno rappresentativo. Il modo narrativo ha la proprietà di far uso di un solo tipo di segni, quelli linguistici. Questi imitano le parole e le cose: le prime indirettamente, le seconde direttamente (una embrionale distinzione tra ...
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PAVIA
A. Segagni Malacart
(lat. Ticinum; Papia nei docc. medievali)
Città della Lombardia, capoluogo di provincia, posta lungo il corso del fiume Ticino.Al nome lat. di Ticinum, derivato da quello del [...] da monofore o da portali, le torri rappresentano i segni più eloquenti di un'attività edilizia che connotava in l'innesto di formule bizantineggianti su di un sostrato linguistico locale si concretizza attraverso il tracciato irrigidito e ispessito ...
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GIOBERTI, Vincenzo
Francesco Traniello
Nacque a Torino il 5 apr. 1801 da Giuseppe, impiegato, e da Marianna Capra. Un dissesto finanziario del padre, morto prematuramente, rese molto precarie le condizioni [...] disparate letture, toccando anche il settore linguistico, storico, naturalistico, geografico, politico (con l'incoraggiamento del padre generale J. Roothaan.
I Prolegomeni segnavano una prima sterzata rispetto alle tonalità ecumeniche del Primato, e ...
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CELLINI, Benvenuto
Ettore Camesasca
Figlio di Giovanni d'Andrea di Cristofano e di Elisabetta Granacci, nacque a Firenze il 3 nov. 1500. Il C. stesso cm la sua celebre Vita, i trattati e numerose lettere [...] già proclamato nel Discorso allegato, con un sonetto di segno opposto del Grazzini (il Lasca), all'Orazione di G , in Memoria e scrittura…,Torino 1977, pp. 292-386. Sugli aspetti linguistico-stilistici v. C. Hoppeler, App. sulla lingua di B. C., ...
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CAMILLO, Giulio, detto Delminio
Giorgio Stabile
Nacque nel Friuli circa il 1480, sul luogo di nascita i biografi propendono per Portogruaro, ma va ricordata la testimonianza, circostanziata, di G. Cesarini [...] . Ama semmai ricordare di un libro contabile del padre dove è segnata una cospicua ricompensa per Erasmo.
Sappiamo inoltre che a Venezia il C sempre valide nel loro valore universale. L'esemplarismo linguistico e retorico del C. ne esce ancora una ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco Guicciardini
Matteo Palumbo
L’immagine dell’«uomo del Guicciardini» delineata da Francesco De Sanctis (1869) sembrava riassumere tutti i vizi della «razza italiana»: la simulazione, l’opportunismo, [...] prendere qualunque direzione. Il 1494 è l’anno zero: l’origine che segna una netta cesura tra il prima e il dopo. L’opera, in l’ambito a cui si applichi: militare, pragmatico, logico, linguistico. Riduce, per quanto è lecito, i margini di arbitrio o ...
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Scienza greco-romana. La geometria da Apollonio a Eutocio
Reviel Netz
La geometria da Apollonio a Eutocio
Il periodo di formazione del canone geometrico greco si estende dal 200 a.C. al 550 d.C., come [...] ’VIII sec. in poi fu gradualmente tradotto in arabo e ciò segnò l’inizio della prima vera rinascita della scienza greca, che portò, La sua padronanza non è però limitata al solo livello linguistico; il compito che egli si propone è infatti quello di ...
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MEDICI, Lorenzo de'
Ingeborg Walter
MEDICI, Lorenzo de’. – Nacque il ;1°genn. 1449 a Firenze, nella casa vecchia dei Medici in via Larga, da Piero di Cosimo e da Lucrezia Tornabuoni.
La nascita dell’atteso [...] Firenze il 4 giugno 1469 con festeggiamenti durati quattro giorni, segnò la fine – prematura per le usanze fiorentine – dell’adolescenza campo della poesia e accreditava il toscano come modello linguistico per tutta l’Italia.
Nel frattempo i rapporti ...
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CIELO D'ALCAMO
MMargherita Spampinato Beretta
Il contrasto Rosa fresca aulentissima attribuito a C. apre il quarto fascicolo del ms. Vat. Lat. 3793 (V), dedicato al genere 'mediocre' (non necessariamente [...] verbale tra l'innamorato e la sua bella è segnato da una marca sintattica che è una delle II, Milano-Napoli 1979, pp. 3-237; A. Varvaro, Capitoli per la storia linguistica dell'Italia meridionale e della Sicilia. I. Gli esiti di 'nd', 'mb', "Medioevo ...
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DE SANCTIS, Gaetano
Piero Treves
Terzogenito d'Ignazio e di Maria Orlandini, nacque a Roma il 15 ott. 1870, in una famiglia che aveva rifiutato di riconoscere, e fu costante nel non volere mai riconoscere, [...] , la patina arcaicistica delle cui prime pagine tradisce appunto l'incapacità di trascendere il materiale linguistico tradizionale o d'imprimervi il segno d'una personalità propria). L'ambiente domestico non era, tuttavia, incolto e, in certo senso ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
registro
s. m. [lat. tardo regesta -orum, neutro pl.; v. regesto]. – 1. Libro, quaderno, fascicolo o volume formato da un certo numero di fogli (per lo più numerati progressivamente, contrassegnati e forniti di suddivisioni e indicazioni varie),...