I notai rivestono un ruolo centrale nelle fasi iniziali della storia linguistica dell’italiano. Alla loro penna si devono infatti molti dei primi documenti in volgare, a partire dal Placito capuano del [...] Capua, come Placiti campani (si veda l’edizione e il commento linguistico di Castellani 19762: 59-76). Sono tra i più antichi documenti per didattica. In età comunale, i notai lasciarono il segno della loro presenza nei più vari generi letterari, ...
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Alessandro Manzoni ha esercitato, soprattutto con I promessi sposi, un influsso evidente sulla lingua italiana, letteraria e non letteraria. Questo influsso trova le sue ragioni prima di tutto nella sinergia [...]
Due sono le linee dell’influenza di Manzoni sul piano linguistico: la linea teorica e pedagogica e la linea dell’influsso n’impipo; disposto sempre all’ubbidienza; fino a questo segno; i capponi di Renzo; impedimenti dirimenti; insegnare la modestia ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’equilibrio non è una caratteristica insita nelle economie monetarie di produzione, ma [...] a dispetto della loro apparente simmetria sotto il profilo linguistico, sono due fenomeni abbastanza diversi.
Se la parola inflazione americani con politiche fiscali e monetarie di segno espansivo innalzando il livello della spesa pubblica e ...
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I grafemi sono le unità grafiche elementari, non suddivisibili ulteriormente, che servono a riprodurre nello scritto i suoni di una lingua. Il termine, modellato sulla serie fonema, morfema, ecc., contiene [...] (Prisciano di Cesarea 1961: 6). Se non si considera la mancata consapevolezza della distinzione segno-suono, che sarà una conquista piuttosto tarda della linguistica, si può osservare come questa definizione non sia così distante da quelle attuali di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Volto a ovviare ingiuste discriminazioni e a evitare offese verso determinate categorie, [...] PC ha veramente mutato, e senza troppi traumi, gli usi linguistici. È sempre più frequente, quando si fanno esempi generali, il diritto alla libertà di parola. Questo ha prodotto intolleranze di segno opposto, per cui si mette sotto accusa, come PC, ...
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Giudeo-italiano è un’etichetta ambigua perché può designare due fatti linguistici e culturali diversi, qualunque sia il rapporto ‘genetico’ tra loro, di continuità o di indipendenza. Da una parte c’è la [...] dolore), l’ostilità antisemita, o ancora per segnare i complessi rapporti con la maggioranza e con 185-271.
Cuomo, Luisa (1983), Il giudeo-italiano e le vicende linguistiche degli ebrei d’Italia, in Italia Judaica. Atti del I convegno internazionale ...
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La tecnica della stampa a caratteri mobili, nata a Magonza prima dell’agosto 1456 (la data non compare nella Bibbia di Gutenberg, ma si ricava da un’indicazione manoscritta su di un esemplare dei quarantasei [...] che la stampa di un libro comportava l’introduzione di elementi linguistici locali, a seconda del luogo in cui si trovava la bottega nella ➔ punteggiatura, con l’introduzione dell’➔apostrofo, segno adottato per primo proprio dal Bembo in quest’ ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il tramonto della cultura babilonese in eta ellenistica
Michael Jursa
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, Antichità, edizione in 75 ebook
Il babilonese, la scrittura [...] aramaico e di scribi aramaici). Ciononostante lo studio linguistico del babilonese di questo periodo rivela cambiamenti nella opere di consultazione (liste di parole con glosse, liste di segni cuneiformi ecc.). In un caso si trovano anche un gruppo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La nascita del madrigale si collega al rinnovamento linguistico e al nuovo gusto poetico [...] note acute o gravi. A volte il rapporto tra concetto e segno musicale non è immediatamente percepibile perché richiede un atto d’intelligenza o un ruolo di primo piano nel propagare le novità linguistiche. Qui i madrigali non vengono scritti tanto per ...
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Ferrara
Augusto Vasina
Pier Vincenzo Mengaldo
Duplice sarebbe la natura dei rapporti di D. col mondo ferrarese: innanzi tutto di ordine genealogico, per la sua presunta discendenza dagli Aldighieri [...] ambienti ferraresi (I XV 2-4). Ma già nel trattato linguistico si affaccia, ora con accenti volutamente vibrati (I XII 5), seguito della devoluzione di F. alla S. Sede, segnò un effettivo declino della cultura cittadina con evidenti conseguenze ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
registro
s. m. [lat. tardo regesta -orum, neutro pl.; v. regesto]. – 1. Libro, quaderno, fascicolo o volume formato da un certo numero di fogli (per lo più numerati progressivamente, contrassegnati e forniti di suddivisioni e indicazioni varie),...