MORFOLOGIA (dal gr. μορϕή "forma" e λόγος "ragionamento"
Giuseppe MONTALENTI
Giacomo DEVOTO
Giacinto Viola
Questo termine che secondo l'etimologia significa "studio delle forme" è usato per lo più [...] numerosi lavori di anatomia comparata, fatti secondo la direzione segnata dal Cuvier (citiamo fra i molti continuatori della sua altra. Lo studio comparativo di varî gruppi linguistici illumina poi vantaggiosamente il meccanismo dei processi ...
Leggi Tutto
SLAVI
Giovanni Maver
. I. Il nome. - Come per i nomi di altri popoli, o gruppi di popoli, così anche per il nome degli Slavi (russo Słavjane, polacco Słowianie, cèco Slované, serbocroato Slaveni e Sloveni, [...] però non si vuol negare ogni valore alla combinazione di indizî linguistici con indizî botanici, soltanto è necessario che le ricerche di questo sporadico, esse sono andate anche al di là del segno. Conviene però fissare, sin da principio, alcuni ...
Leggi Tutto
PAPIROLOGIA
Medea NORSA
Giorgio LEVI DELLA VIDA
. Questo vocabolo, sorto da poco più di trent'anni, è usato impropriamente a indicare la più recente tra le discipline ausiliari dell'antichità classica, [...] opistografo: Tolomeo ὁ ἐν κατοχῃ si è valso del verso per segnarvi dei conti con la data del 22° anno di Tolomeo Filometore ( di lessicografia e grammatica greca consideravano ogni fenomeno linguistico posteriore al sec. IV come fenomeno di pura ...
Leggi Tutto
SERBO-CROATI
Pier Gabriele GOIDANICH
Giovanni MAVER
I Serbi e i Croati, popoli Slavi meridionali, facenti parte della Iugoslavia, hanno in comune, nei limiti che si dirà, la lingua letteraria che, [...] infarcita di elementi slavo-ecclesiastici e, soprattutto, russi. Le tappe successive di questo progresso Culturale e linguistico sono segnate dai tre principali rappresentanti della letteratura serba del sec. XVIII: da J. Rajić (1726-1801), autore ...
Leggi Tutto
Verità
Massimo Dell'Utri
(XXXV, p. 164)
In sintonia o in contrasto con la tradizione, buona parte della riflessione novecentesca sul concetto di v. può essere vista come un tentativo di esplicitare [...] sul piano del linguaggio, dove si parla non più di oggetti linguistici (gli enunciati cui si attribuisce la v.) ma del mondo ' della verità. Nel primo caso la coerenza, in quanto segno della (probabile) v. di un enunciato, specifica una condizione ...
Leggi Tutto
POSTMODERNO
Giorgio Patrizi
Maria Anita Stefanelli
Stefano Chiodi
Ada Francesca Marcianò
Letteratura. - L'uso del termine p. è già rinvenibile negli anni Trenta, allorché il compilatore di una Antologia [...] si esprime nello smembramento di immagini e forme, di codici linguistici, di generi letterari, che si ricompongono entro un linguaggio -84) di J. Stirling (da poco scomparso) è il segno dell'ingresso di un maestro del movimento moderno nel cosmo del ...
Leggi Tutto
RETORICA (ἡ ῥητρική [τέχνη], rhetorica)
Gino FUNAIOLI
Fausto GHISALBERTI
*
Esigenze politiche e sociali diedero la spinta a dettar norme che facessero capaci di parlare in pubblico e di condurre per [...] con impronta personale le dottrine greco-romane, e segna poi stilisticamente la reazione contro i moderni e il e legittimasse di fronte all'istorica e alla poetica. All'ornato linguistico volse la mente S. Speroni nel Dialogo della retorica (1542 ...
Leggi Tutto
Intenzionalità
Giuseppe Mininni
Il concetto di intenzionalità può essere compreso secondo molteplici percorsi (Lyons 1995), accomunati, però, da uno spostamento di senso che va dal concreto all'astratto [...] di ricorrere al 'mentalese', è perché ogni uso di segni presuppone qualche stato intenzionale (Chisholm 1952 e 1967). In al contenuto del mio desiderio. 3) Sia agli atti linguistici che agli stati intenzionali si applicano le nozioni di "condizione ...
Leggi Tutto
PATAGONIA (A. T., 159)
Riccardo RICCARDI
Claudia MERLO
Nardo NALDONI
José IMBELLONI
Paule BARRET
Carlo TAGLIAVINI
Vasta regione costituita dall'estrema cuspide meridionale dell'America Meridionale. [...] fino al basso Río Negro. L'esplorazione del Musters segnò l'inizio di una serie d' importanti viaggi. Nel de La Plata, XXII (1913), pp. 217-76; id., El grupo linguistico Het de la Pampa Argentina, in Revista del Museo de La Plata, XXVII ...
Leggi Tutto
Indigenismo
Antonino Colajanni
La particolare composizione etnica e la stratificazione sociale formatesi nell'America Latina durante i cinque secoli trascorsi a partire dalla Conquista, hanno generato [...] denominato Tupì or not Tupì (dal nome del gruppo etnico-linguistico Tupì) o del Manifiesto antropofágico di M. de Andrade, del problema indigeno avrebbe di per sé costituito il segno del successo dei movimenti di riforma radicale della società. ...
Leggi Tutto
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
registro
s. m. [lat. tardo regesta -orum, neutro pl.; v. regesto]. – 1. Libro, quaderno, fascicolo o volume formato da un certo numero di fogli (per lo più numerati progressivamente, contrassegnati e forniti di suddivisioni e indicazioni varie),...