Letteratura e arti visive
Giorgio Patrizi
Se il Novecento può dirsi il secolo delle avanguardie - nel senso che da esse derivano le sue espressioni meglio caratterizzanti il percorso della modernità [...] astratti dal senso trascendente a essi.
L'attenzione a rilevare la natura particolare del segno pittorico, al di là delle possibili descrizioni e analisi linguistiche, trova nella cultura francese un attento interprete nel filosofo M. Merleau-Ponty e ...
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YIDDISH
Marino Freschi
. Con la progressiva diaspora dalla Palestina le comunità ebraiche si trasferirono in diversi paesi, esprimendo forme linguistiche e culturali originali, sorte da una complessa [...] del 1348, l'anno terribile della peste nera, che segnò un massiccio spostamento degli ebrei verso l'Europa orientale, YIVO, che si propone di dirigere e unificare le tendenze linguistiche e culturali dello y., registrandone la storia e l'evoluzione, ...
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MESSAPÎ
Francesco RIBEZZO
Arnaldo MOMIGLIANO
. Col nome di 'Ιήπυψες Μεσσάπιοι la geografia ionica, o per lo meno un logografo anteriore a Erodoto (VII, 170), indicò la popolazione della regione che [...] l'alfabeto messapico, anche più tardo, non conosce il segno dell'u (V), per il quale adopera l'o 67, 218 segg.; I.P. Droop, Ann. Brit. School. Ath., II (105-06).
Studî linguistici: W. Deecke, in Rh. Mus., XXXVI, p. 576 segg.; XXXVII, p. 373 segg.; XL ...
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FRANCHI
Francesco Cognasso
. Comparsi nella storia della Gallia romana già nel sec. III d. C., solo alla fine del sec. V diventano l'elemento predominante. La loro storia prima dell'installamento nella [...] chiamassero bipenne; ed era lanciata in battaglia, a un dato segno, contro gli scudi dei nemici con terribile violenza e sicurezza verso sud e ovest corrispondenti all'attuale confine linguistico franco-tedesco. I nomi degli stabilimenti Franchi così ...
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Tedesca, letteratura di lingua
Antonella Gargano
Chi voglia ricostruire un possibile profilo del panorama letterario di lingua tedesca nell'arco di tempo successivo alla data limite del 1989, non può [...] posto tra le ali dorate della figura in una esplicita contrapposizione di segni, è su di essa che il romanzo di Grass si apre là delle sue sperimentazioni ortografiche, nella densità del tessuto linguistico del già citato Jirgl o nelle scelte di K. ...
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Viaggio, letteratura di
Pino Fasano
Una nozione dall'incerto statuto
Il viaggio si offre alla letteratura come un tema di immensa potenzialità e produttività per la sua idoneità a combinare narrazione [...] di conoscenza che conduce a Dio; come bagaglio linguistico e repertorio di immagini per la descrizione di un affascinante di un riuso moderno del tema che ne fa un segno di eroismo intellettuale, di laica passione conoscitiva e di sfida all ...
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Lingua e dialetti italiani
Luca Serianni
Seguendo una tendenza già affermatasi nettamente nel secondo dopoguerra, negli anni Ottanta e Novanta l'uso dell'italiano si è consolidato, erodendo l'area dei [...] di questi e altri tratti del genere "non si presenta tanto come una novità, quanto piuttosto segna la legittimazione di caratteri e di usi linguistici già esistenti, ma considerati fino a poco tempo fa del tutto marginali e quindi colpiti da stigma ...
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FUEGINI
José IMBELLONI
Gioacchino SERA
José IMBELLONI
Carlo TAGLIAVINI
. Il nome di Fuegia (Terra del Fuoco) appartiene propriamente alla grande isola in forma di triangolo irregolare situata a [...] delle ghiandole sudoripare e sebacee è un segno dell'adattamento in parola, giacché queste ghiandole fuegino Ona e il patagone Tsoneka o Tehuelche, e costituì una famiglia linguistica Čon. Nel gruppo fuegino di questa famiglia abbiamo il gruppo Ona, ...
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HUMBOLDT, (Karl) Wilhelm, barone von
Gaetano Marcovaldi
Nacque a Potsdam il 22 giugno 1767 da Alexander Georg, maggiore dell'esercito prussiano, che morì nel 1779, e Marie nata von Colomb vedova von [...] griech. Theater in Sagunt); ma soprattutto lo rivolse all'interesse linguistico con lo studio del basco, che lo indusse a un processo; e la parola, lungi dall'essere un puro segno, coopera alla formazione del concetto come individuo del mondo del ...
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GRAFICA D'ARTE
Guido Strazza
Con l'aggettivo ''grafico'' si è sempre significato ciò che attiene genericamente al disegno, al rappresentare e comunicare per segni. Poiché le tecniche tradizionali di [...] , diversi tipi di elaborati che richiedono diversi modi di lettura: sia di ordine linguistico monosemico, come mappe, diagrammi o segnali, per i quali a un segno corrisponde un solo significato prestabilito, sia di ordine polisemico, come i lavori ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
registro
s. m. [lat. tardo regesta -orum, neutro pl.; v. regesto]. – 1. Libro, quaderno, fascicolo o volume formato da un certo numero di fogli (per lo più numerati progressivamente, contrassegnati e forniti di suddivisioni e indicazioni varie),...