I Greci in Africa
Laura Buccino
Astrid Möller
Nicola Bonacasa
Giuseppina Alessandra Cellini
Lidiano Bacchielli
Anna Santucci
Ida Leggio
La presenza greca in africa in età arcaica
di Laura Buccino
La [...] Simbel. Mercenari greci, carii e di ambito linguistico semitico, probabilmente Fenici, a ricordo del loro passaggio presa da parte degli Arabi, due anni dopo l'arrivo di Aboulyanos, non segnò la fine della città. A questa fase di vita più tarda è da ...
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Dal Medioevo al primo Rinascimento: l'architettura
Ennio Concina
Vincat Athenas maritimo
terrestri Lacedemonem imperio
fide Carthaginenses
concordia ordinum Romanos
religione in Deum omnes pene populos [...] è ancora in piedi in Cao de Piazza (78).
L'identificazione di segni e di modelli, dunque, si allarga e si viene via via precisando. e alla conciliabilità tra la ῾contaminazione' linguistica operata nell'arco e il complessivo atteggiamento culturale ...
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L'Africa tardoantica e medievale. Arte copta
Loretta Del Francia Barocas
Mario Cappozzo
di Loretta Del Francia Barocas
Il termine "copto" fu coniato dagli Arabi, i quali, al momento della conquista [...] e si tramuta in simbolo di vita eterna. Al disopra del segno di vita vi è traccia di un'iscrizione, kosmou, che va Christ, Leuven 1993; T. Orlandi, Brevi considerazioni sull'ambiente linguistico e culturale dei testi c.d. di Nag Hammadi, in ...
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L'ultima fase della serenissima: nota introduttiva
Piero Del Negro
Premessa
"Dopo quest'epoca", scrisse nel 1818 Sismondi nella sua celebre Histoire des républiques italiennes du moyen âge in riferimento [...] paesi europei di punta. Per di più, anche quando mise a segno dei manifesti incrementi, di rado essi furono il frutto di un salto in AA.VV., Retorica e politica, "Quaderni del Circolo Filologico-Linguistico Padovano", 1977, nr. 9, p. 125 (pp. 121- ...
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Scienza indiana. Il pensiero indiano
Raffaele Torella
Il pensiero indiano
Una 'filosofia' indiana?
I diversi modi in cui nel tempo si è articolata questa domanda e le risposte date a essa sono da inquadrare, [...] sul serio qualcosa che non è altro che un uso linguistico, chiamare cioè con tali parole ciò che ad una L'inferenza per sé stessi conosce un oggetto tramite un segno che è triplice". Il segno (liṅga) è una proprietà A presente nel locus che serve ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] trasmissione cronachistica, o la perizia dell’analisi linguistica, che fu il principale strumento critico usato (ultimi tre decenni del 17° e prima metà del 18° sec.) nel segnare, anche per la storiografia, l’avvio al rinnovamento di cui si è detto ...
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Teatro, teatri
Paolo Puppa
Introduzione: teatro e metamorfosi
A Venezia, luce, acqua e architettura concorrono a delineare uno scenario onirico. Non appena voci umane animano questi luoghi, subito [...] Diana e la Tuda in cui ravvisa il 16 maggio '28 "qualche leggero segno di stanchezza". In compenso, spia di un'autonomia rispetto agli estri linguistici, sia pur ammantati da coperture ideologiche, ecco i suoi pur prudenti ma eloquenti distinguo ...
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L'invenzione del teatro
Carmelo Alberti
Un'idea di teatro tra festa e rappresentazione
Il laboratorio dello spettacolo, nell'età moderna, trae i propri modelli rappresentativi da una miriade di fonti: [...] alle nostre città della Lombardia. Portai l'ardimento a tal segno che in Venezia stessa rapresentai la di sopra cittata Semiramide, Giovanni Bonicelli. Cf., inoltre, Id., Il primo repertorio linguistico di Pantalone, ibid., 120, 1961-1962, pp. 549 ...
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L’invenzione del teatro
Carmelo Alberti
Un’idea di teatro tra festa e rappresentazione
Il laboratorio dello spettacolo, nell’età moderna, trae i propri modelli rappresentativi da una miriade di fonti: [...] alle nostre città della Lombardia. Portai l’ardimento a tal segno che in Venezia stessa rapresentai la di sopra cittata Semiramide, Giovanni Bonicelli. Cf., inoltre, Id., Il primo repertorio linguistico di Pantalone, ibid., 120, 1961-1962, pp. 549 ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Periodo tardoantico e medievale
Richard Hodges
Günter P. Fehring
Stefano Gizzi
Éliane Vergnolle
Anna Sereni
Elisabetta De Minicis
Francesca Romana Stasolla
Enrico [...] all'accesso dei pellegrini e dei fedeli alle reliquie. Il segno di questa nuova epoca è dato dal paesaggio urbano di Roma il Gotico prevalentemente riassumibile nell'utilizzazione di elementi linguistici quali l'arco acuto e i contrafforti, che ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
registro
s. m. [lat. tardo regesta -orum, neutro pl.; v. regesto]. – 1. Libro, quaderno, fascicolo o volume formato da un certo numero di fogli (per lo più numerati progressivamente, contrassegnati e forniti di suddivisioni e indicazioni varie),...