MANUZIO, Aldo, il Vecchio
Mario Infelise
Nacque a Bassiano, un piccolo borgo della campagna laziale nel ducato di Sermoneta. La data di nascita è stata oggetto di discussioni. Il figlio Paolo la collocava [...] nel luglio 1501 e il Dante del 1502 spostò tali segni in edizioni di opere volgari, e introdusse, mutuati dal ; A. Castellani, Sulla formazione del sistema paragrafematico moderno, in Studi linguistici italiani, XXI (1995), pp. 3-47; M. Zorzi, Dal ...
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I fondamentalismi nel mondo contemporaneo
Enzo Pace
L’anno terribile
L’attentato dell’11 settembre 2001 alle Twin Towers di New York può essere considerato, a tutti gli effetti, un evento cerniera [...] nazionale oppressa e discriminata anche dal punto di vista linguistico e religioso (Pace 2004). I monaci buddhisti dello del sogno di ricomporre i confini sacri della terra promessa, un segno dell’imminente avvento del messia. In tal caso si parla di ...
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Papato e comuni italiani
Laura Baietto
Il mutamento dei rapporti fra papato e Impero durante il regno di Federico II, che dalla collaborazione procedettero verso il conflitto aperto, interferì in maniera [...] in tutto simile a quella usata in precedenza dal papato, segno che dinanzi alle evoluzioni socio-istituzionali in atto nei comuni cioè di imporre definizioni e di applicare un quadro linguistico alla realtà trasformando la natura stessa delle liti, ...
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Le Origini: Testi latini, italiani, provenzali e franco-italiani – Introduzione
Antonio Viscardi
Il presente volume vuole offrire un quadro quanto più possibile preciso della cultura letteraria italiana [...] letteraria classica: e di questo esaurirsi concordemente si pone come segno e documento il latino medievale, sia quello dei testi letterari lingua del tutto artificiale, remotissima dalla coscienza linguistica attuale.
In realtà il latino medio e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppina Brunetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Ispirandosi contemporaneamente ai modelli del mondo e del teatro, Goldoni, drammaturgo [...] di Goldoni il dialetto attiva nel suo laboratorio linguistico un sistema di reazioni per cui lo stesso Gh’ho tanto dito anca mi a Titta Nane, che el me par mezzo a segno; e gh’ho speranza che el farà tutto quello che vuole el lustrissimo sió cogitore ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Le fabulae dei Romani
Licia Ferro
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I racconti (fabulae) rivestono grande importanza nella cultura romana: [...] esse possiedono le rende parte di un repertorio linguistico irrinunciabile per una cultura a tendenza prevalentemente tramandano che Remo morì. La sua morte è un atto violento, a segnare una profonda rottura, la fine di un corso, per sempre, e l ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dante Alighieri è tra le personalità più significative della cultura medievale, che [...] dato che non regge la visione dell’amata. La risposta del poeta segna una svolta: il fine del suo amore è “nelle parole che lodano o tragico. Allo stile tragico corrisponde sul piano linguistico il volgare illustre e a livello tematico gli argomenti ...
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BENEDETTI, Iacopo
Franca Ageno Brambilla
Della nobile famiglia dei Benedetti da Todi, è più noto sotto il nome di Iacopone. Le biografie antiche che ce ne restano sono in gran parte prive di fondamento [...] e li liberò, ma solo per mandarli in missione in Armenia. Fatti segno anche là a persecu~ioni da parte dei confratelli, essi tornarono in delle parole sono in varia misura il riflesso linguistico di un temperamento singolare. Se volessimo cercare gl ...
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Stil nuovo
Mario Marti
Con questa formula scolastica la moderna storiografia della letteratura italiana significa i temi e i modi espressivi di un gruppo di giovani poeti toscani vissuti a cavallo dei [...] condanna dei volgari di Toscana e del municipalismo linguistico di Guittone e dei guittoniani viene contrapposta la villana, di pietà nemica; ecc.) o comunque più o meno segnate di linguaggio e d'immagini cortesi e tradizionali (Ballata, i' voi ...
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oc (oco)
Pier Vincenzo Mengaldo.
È in D. che si trovano le prime attestazioni compatte, non solo italiane, di ‛ lingua d'oc ' e simili (oc deriva da hoc è vale in prov. antico " sì ") nel senso di " [...] che anche storicamente coglie senza dubbio nel segno (specie se lo si considera ancora vari ('300-'400-'500), Firenze 1958, 21-48]: poi in Varianti e altra linguistica, Torino 1971, 319-361; G. Folena, Premessa a Vulgares eloquentes, Padova 1961 ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
registro
s. m. [lat. tardo regesta -orum, neutro pl.; v. regesto]. – 1. Libro, quaderno, fascicolo o volume formato da un certo numero di fogli (per lo più numerati progressivamente, contrassegnati e forniti di suddivisioni e indicazioni varie),...