Raphèl mai amècche zabì almi
Ettore Caccia
. Parole pronunciate da Nembrot (v.) in If XXXI 67, e sulle quali molto si è ingegnata la critica dantesca.
Il Lemay, in un interessante saggio, ha ricordato [...] qui saremmo nella fase di quel confuso trapasso linguistico.
Non mancano poi le interpretazioni più soggettive: tra zabi e almi alcuni codici del gruppo dei Cento hanno il segno simile a una t che potrebb'essere svolto paleograficamente come et, ut ...
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MILLOSS, Aurelio
Patrizia Veroli
MILLOSS (Milloss de Miholy), Aurelio (Aurél). – Nacque da Kornel e Slavka Jakovievic il 12 maggio 1906 a Ozora (l’attuale Uzdin), una piccola città ungherese che il [...] Germania nella temperie espressionista. Come coreografo, fu segnato anzitutto dalla sua formazione con Laban, che lo sensibilizzò a una visione della danza libera da qualsiasi convenzione di tipo linguistico, musicale, drammaturgico o spettacolare. L ...
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FLAMINI, Francesco
Lucia Strappini
Nacque a Bergamo, ultimo di dieci figli, il 24 maggio 1868 da Adele Siepi e Giulio, di origine romana. Nel 1870, per esigenze di servizio. il padre, fanzionario del [...] italiana dei primi secoli, sotto il versante metrico, linguistico e stilistico e con una metodologia storico-filologica che Comedy (Boston-New York-Chicago-London 1910), ecc. Il segno più chiaro di questa continuità di studi e di approfondimenti sta ...
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GRIFFINI, Michelangelo (al secolo Giacinto Gaetano)
Giuseppe Cagni
Nacque a San Colombano al Lambro il 4 maggio 1731, dal "dottor fisico" Giuseppe e da Armilla Pia Legnani. Dopo studi nel collegio S. [...] 'erudito tedesco Otto Cruenbach, che, iniziate come esercizio linguistico, indussero poi costui a entrare nella Chiesa cattolica. 1798). La cacciata dei Francesi da Bologna (30 giugno 1799) segnò un effimero periodo di euforia, ma al loro ritorno (28 ...
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STRANIERO, Michele Luciano
Carlo Pestelli
STRANIERO, Michele Luciano. – Nacque il 27 settembre 1936 a Milano, primo dei tre figli di Pasquale e di Margherita Panno.
Il padre morì in guerra, con il grado [...] un testo di Straniero, in questo senso, colse nel segno, pagando debito alla Resistenza: Partigiani fratelli maggiori. Anche in il Folk club e nel 1992 il Centro regionale etnografico linguistico (CREL). Negli anni Novanta collaborò a lungo con la ...
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GUIDETTI, Francesco
Stefano Jossa
Nacque a Firenze il 6 nov. 1493 da Lorenzo di Francesco di Guidetto e da Lucrezia di Lorenzo Corsi sotto il gonfalone del Nicchio, nel quartiere di S. Spirito, nel [...] dell'Accademia degli Umidi in Accademia Fiorentina segnò una vera e propria svolta nella politica 473; C. Lenzoni, In difesa della lingua fiorentina e di Dante, in Discussioni linguistiche del Cinquecento, a cura di M. Pozzi, Torino 1988, p. 368; G.G ...
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ARMENA, Arte
P. Cuneo
Le manifestazioni artistiche proprie dell'Armenia antica possono essere considerate secondo la suddivisione cronologica che segue.
Preistoria e protostoria (sino al X sec. a.C.). [...] culturali iraniche, riscontrabili anche nell'ambito linguistico.
Tra le vestigia archeologiche di questo a.C.), seguito da quello di Artavazde II (55-34 a.C.), segnò la massima espansione del regno di Armenia, divenuto ormai una delle principali ...
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Vedi LAZIALE, Civilta dell'anno: 1961 - 1995
LAZIALE, Civiltà
M. Torelli*
Con questa terminologia vengono comunemente indicate le manifestazioni culturali svoltesi durante l'Età del Ferro (IX-VII sec. [...] classificazione del Pinza, coeva dell'orientalizzante d'Etruria, segna un notevole distacco dalla precedente. Il rito dell' aperta all'incontro ed allo scambio con genti etnicamente, linguisticamente e culturalmente diverse, ha fatto sì che all'alba ...
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Osceno
Marco Aime
Il termine osceno (dal latino obscenus, "di cattivo augurio" e quindi "laido, turpe") designa ciò che offende gravemente il senso del pudore, soprattutto per quanto si riferisce all'ambito [...] di quanto potesse sembrare ai nostri missionari, era un segno di alta moralità. In una prospettiva capovolta, l'atto Firth (1936) mette in evidenza come questo bon ton linguistico deve essere assolutamente rispettato in presenza di parenti affini, ...
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MITELLI, Giuseppe Maria
Francesco Sorce
– Nacque a Bologna nel 1634 da Agostino, noto pittore e incisore, e da Lucrezia Penna.
Secondo quanto ricorda il fratello Giovanni nella Vita et opere di Agostino [...] di 48 acqueforti che, facendo interagire i codici linguistico e visivo, illustrano altrettante massime di derivazione per icasticità e l’immediatezza comunicativa più che sulle raffinatezze del segno, di cui pure era perfettamente capace.
Alla fine ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
registro
s. m. [lat. tardo regesta -orum, neutro pl.; v. regesto]. – 1. Libro, quaderno, fascicolo o volume formato da un certo numero di fogli (per lo più numerati progressivamente, contrassegnati e forniti di suddivisioni e indicazioni varie),...