linguaggio, filosofia del
Gli antecedenti della riflessione filosofica sul l. possono ritrovarsi nelle credenze e tradizioni di età arcaiche e popolazioni primitive circa i poteri della parola divina [...] la consapevolezza del carattere convenzionale e non naturale delle denominazioni con cui una lingua inquadra l’esperienza. Che i segnilinguistici in rapporto ai loro possibili referenti siano νόμῳ, «in forza di legge», si fa chiaro in Democrito e in ...
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MARIANO di ser Austerio
Valerio Da Gai
MARIANO di ser Austerio. – Nacque, secondo la data convenzionalmente fissata dalla critica, attorno al 1470 e fu figlio del notaio ser Austerio, originario di [...] artista formatosi in questo eclettico panorama figurativo. Tale ambiente si caratterizzava per un comune ceppo linguistico di chiaro segno peruginesco, sul quale si innestavano differenti inflessioni che includevano suggestioni toscane e romane, in ...
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OBERZINER, Lodovico Carlo
Marco Bellabarba
OBERZINER, Lodovico Carlo. – Nacque a Trento il 30 luglio 1856, terzogenito di Amenone, panettiere, e di Gioseffa Mayr.
Compiuti gli studi liceali in città [...] sbocchi lavorativi che affliggeva in particolare il gruppo linguistico di lingua italiana dopo la perdita delle province lombardo 1897).
Da ogni punto di vista, la sua direzione segnò per la Biblioteca comunale un momento di profonda trasformazione: ...
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VICINELLI, Patrizia
Emilio Sciarrino
– Nacque il 23 agosto 1943, a Bologna, da Giorgio e da Adriana Cappelletti.
Dopo aver conseguito il diploma magistrale, si iscrisse alla facoltà di magistero, ma [...] secondo periodo nella propria opera. A Tangeri, crocevia linguistico e postcoloniale, noto rifugio per intellettuali e artisti europei intitolata I fondamenti dell’essere.
In questo poema, segnato da una lingua classica, affiorano le tematiche della ...
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TEBALDO
Alberto Luongo
(Teobaldo). – Non sono note né la data né il luogo di nascita. Nel giugno del 1160 era priore del monastero camaldolese di Fonte Avellana; come egli stesso raccontò, da Jesi ove [...] vescovo mise mano per elevarne lo stile linguistico, correggerne imprecisioni cronologiche ed espungere episodi à Giordano, ibid., LXXVIII (1981), pp. 235-237; Nel segno del santo protettore: Ubaldo vescovo, taumaturgo, santo. Atti del Convegno ...
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La nascita della lingua italiana
Luca Serianni
Quando parliamo di nascita e di morte di una lingua, ricorriamo a metafore non sempre pertinenti. A rigore, una lingua muore solo quando si spegne l’ultimo [...] emersione del volgarein aree diverse, senza rapporti reciproci: segno di un avvenuto e generalizzato distacco, nella coscienza dal latino non ha implicato la sostituzione di un codice linguistico con un altro: ha comportato solo il venir meno di ...
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MORANO, Barnaba
Filippo Liotta
MORANO, Barnaba (Bernabò, Bernabeo; Barnaba da Morano). – Nacque da Nicolò, del ramo veronese della famiglia, in data non precisata, che Vicini ritiene «con sufficiente [...] quia ubi multitudo ibi confussio » fu accolta e segnò la soppressione del Consiglio dei Cinquecento.
Dalla . 131; N. Bertoletti, Testi veronesi dell’età scaligera. Edizione, commento linguistico e glossario, Padova 2005, pp. 443-444; G.M. Varanini, ...
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BALDOVINI, Francesco
Raffaele Amaturo
Nacque a Firenze il 27 febbr. 1634, da Cosimo e da Iacopa Campanari. La sua famiglia discende indirettamente da quella dei Baldovini-Riccomanni. Soltanto nel 1626 [...] Lamento:che egli ora volle tuttavia ripubblicare, forse in segno del suo distacco sentimentale da questa sua giovanile operetta dei letterati toscani.
E appunto alla stregua di un'esercitazione linguistica o, se si vuole, di uno svago erudito, va ...
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QUARANTOTTI, Isabella
Maria Procino
QUARANTOTTI, Isabella. – Nacque a Chieti il 1° marzo 1921, primogenita di Carlo e di Giulia Mattioli, seguita poco dopo dalla sorella Anna Maria.
Il padre, nato a [...] del 1956 conobbe Eduardo De Filippo. Quel magico incontro segnò per sempre la sua vita. Nel 1960 divenne e documentarie (2008-2011), Dipartimento di scienze documentarie, linguistico-filologiche e geografiche-Sezione scienze del libro e del documento ...
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VITRUVIO (Vitruvius Pollio)
S. Ferri
Nella tradizione manoscritta (De Architectura libri decem) il nome è Vitruvius; è detto Vitruvius Pollio nell'adbreviatus liber di M. Cetius Faventinus (di epoca [...] spesso nella sua opera, la quale è dedicata al secondo in segno di ringraziamento e, quasi, di disobbligo per i benefici avuti 3), non ne abbia ben capito il senso filosofico e linguistico. Analogamente lasciano perplessi il graphikoteros di iv, 4, 4, ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
registro
s. m. [lat. tardo regesta -orum, neutro pl.; v. regesto]. – 1. Libro, quaderno, fascicolo o volume formato da un certo numero di fogli (per lo più numerati progressivamente, contrassegnati e forniti di suddivisioni e indicazioni varie),...