MALVASIA, Carlo Cesare
Maria Elena Massimi
Nacque a Bologna nel 1616, dal conte Anton Galeazzo (1577-1669) e dalla moglie legittima Caterina Lucchini, "femmina di bassa condizione" (Fantuzzi, pp. 149 [...] aver servito Luigi XIV come graduato dell'esercito francese. Nel 1681, in segno di apprezzamento, il re inviò al M., accompagnata da stampe d' (p. 1281). Laddove è stato condotto un esame linguistico attento, o si è reso possibile il confronto con ...
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KOUNELLIS, Jannis
Giorgia Gastaldon
Nacque al Pireo il 23 marzo 1936, da Grigoris e da Evaggelia Venou.
Nella Grecia dei conflitti
La famiglia d’origine apparteneva, negli anni antecedenti la seconda [...] infatti stilizzate e ridotte a semplici elementi grafici, puri segni figurali. Il loro posizionamento, momentaneo e precario, indicava inoltre la fragilità di ogni sistema e codice linguistico. La bidimensionalità della tela era poi superata dal ...
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GRIMALDI, Francesco
Gaetana Cantone
Figlio di Ursino e di una Cornelia, nacque a Oppido Lucano nel 1543 e venne battezzato con il nome di Fabrizio. Novizio dal 1574 nel convento di S. Eligio a Capua, [...] e che la facciata fu completata solo nel 1639.
Un altro segno del soggiorno a Lecce del G. è costituito da un portale più compiuta al 1613, devono ancora emergere: il codice linguistico, e in particolare la scrittura degli ordini architettonici, e i ...
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LIUTPRANDO
F. Betti
Re dei Longobardi dal 712, quando venne eletto a succedere al padre Ansprando, che era rimasto sul trono per soli tre mesi dopo aver deposto, grazie all'appoggio di truppe bavare, [...] , entrò nella città; nella basilica dell'apostolo Pietro in segno di devozione depositò solennemente le armi e i gioielli regi accanto con un inedito e del tutto originale lessico linguistico fondato su valori astrattivi ormai radicalmente diversi ...
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FRANCIA
F. Dumas
(franc. France)
Ridotta a espressione geografica, la F., per la sua forma, è l'Hexagone, come l'Italia è lo Stivale. A dare un nome proprio a questa figura geometrica provvidero i Romani. [...] , nel 1204, anche se tutt'altro che definitiva, segnò una tappa importante nella vicenda plurisecolare dell'azione intrapresa dai di formazione, che per il momento si caratterizzavano sul piano linguistico. Questo e non più di questo, a scanso di ...
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MARAINI, Fosco
Domenico De Martino
Nacque a Firenze, il 15 nov. 1912, da Antonio, affermato scultore, e da Yoi Pawlowska Crosse, inglese di origine polacca, vissuta da bambina in Ungheria, scrittrice [...] del M. sono ancora da ricordare alcune opere a carattere più propriamente letterario, sotto il segno di un ironico gioco linguistico: Le fànfole. Esperimenti di poesia metasemantica (Bari 1966; poi Gnòsi delle fànfole, Milano 1994), composizioni ...
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Cissé, Souleymane
Grazia Paganelli
Regista e fotografo malieno, nato a Bamako (Mali) il 21 aprile 1940. Nei suoi film C. ha elaborato una poetica fortemente legata alla terra e alla storia del suo popolo, [...] nel tempo leggerezza di forma e densità di contenuto, nel segno di una più approfondita riflessione filosofica, e, soprattutto, di una maggiore attenzione rivolta all'aspetto linguistico. La sua cinematografia risulta caratterizzata da temi quali la ...
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Nacque a La Spezia il 14 luglio 1938 da Michele e da Elvira Masini. Studiò musica elettronica con P. Grossi al conservatorio L. Cherubini di Firenze, dove si trasferì definitivamente nel 1956, quando sposò [...] del 1965 (Faggi, p. 109). Le sperimentazioni linguistiche furono oggetto anche di numerose performances che l'artista presentò sull'azzeramento dell'immagine, corrosa dalla parola e dal segno (Autoritratto dell'artista del 1972-73, Filiberto Menna e ...
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VENEZIE, TRE
Roberto ALMAGIA
Claudia MERLO
Giuseppe CARACI
Raffaello BATTAGLIA
Giuseppe FIOCCU
Carlo BATTISTI
Arnaldo FERRIGUTTO
Alfredo BONACCORSI
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M. T. D.
. L'espressione Tre Venezie è [...] sboccano nella valle dell'Adige le due già ricordate comunicazioni laterali segnate dalle valli del Sarca e del Brenta; Rovereto (11.602 meno corrispose nei secoli precedenti un'assoluta unità linguistica. Dal dalmatico, ora scomparso (v. dalmatica, ...
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POSTMODERNO
Giorgio Patrizi
Maria Anita Stefanelli
Stefano Chiodi
Ada Francesca Marcianò
Letteratura. - L'uso del termine p. è già rinvenibile negli anni Trenta, allorché il compilatore di una Antologia [...] si esprime nello smembramento di immagini e forme, di codici linguistici, di generi letterari, che si ricompongono entro un linguaggio -84) di J. Stirling (da poco scomparso) è il segno dell'ingresso di un maestro del movimento moderno nel cosmo del ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
registro
s. m. [lat. tardo regesta -orum, neutro pl.; v. regesto]. – 1. Libro, quaderno, fascicolo o volume formato da un certo numero di fogli (per lo più numerati progressivamente, contrassegnati e forniti di suddivisioni e indicazioni varie),...