Percorsi introduttivi - La forma cinema nella sua evoluzione storica
Francesco Casetti
La forma cinema nella sua evoluzione storica
Una realtà al plurale
Il cinema va pensato al plurale. È infatti [...] più cerca di farsi testimone fedele e passivo dei fatti, tanto più deve accettare d'essere anche un oggetto linguistico, o un complesso di segni, e dunque, rispetto a quei fatti, un'illustrazione e un filtro. Di qui il frequente utilizzo di riprese ...
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Linguaggio del cinema
Francesco Casetti ¿ Luca Malavasi
L'immediato e largo successo popolare del cinema, accompagnato dal bisogno da parte di alcune élites intellettuali di legittimarne la presenza [...] in questa esplorazione fanno riferimento al campo delle scienze del simbolico, e in particolare alla linguistica; concetti tradizionali come segno, o nozioni inedite come codice, sintagma ecc. appaiono meglio definiti. In secondo luogo l'analisi ...
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Espressionismo
Leonardo Quaresima
Le origini dell'Espressionismo
Con il termine Espressionismo si indica l'orientamento artistico che si diffuse nella seconda metà degli anni Dieci nell'Europa centrale, [...] denotare la situazione emotiva, e con l'adozione di un segno grafico pronunciato, quasi primitivo. Il 'messaggio' trovò ampia accoglienza i vari livelli (dal registro narrativo e linguistico a quello produttivo e di diffusione), attraverso la ...
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Formalismo
Pietro Montani
Con il termine formalismo ci si riferisce a un insieme di innovative ricerche sulla letteratura e la poesia elaborate in Unione Sovietica nel corso degli anni Venti del Novecento [...] come non sfugge, d'altra parte, lo spettatore dei film più segnati (in modo diretto o indiretto) dall'influenza del f. quali e alla connessione di ciò che il film mostra. Il "linguistico" (inteso in senso ampio) valorizza quei tratti dell'immagine e ...
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Compositore
Sergio Miceli
Compositori e cinema
Nella fase 'preistorica' del cinema le proiezioni erano itineranti, in forma autonoma o associate al circo e alla fiera, mentre a un gradino più alto facevano [...] un cinema tradizionalmente 'narrativo' ma rinnovato sul piano linguistico (Jean Epstein, Abel Gance, Marcel L'Herbier, sintesi. In realtà, l'avvento del sonoro in Italia (1930) segnò l'inizio di un periodo di sensibile decadenza cinemusicale, in cui ...
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Festival
Ettore Zocaro
Bruno Roberti
Cenni storici e nascita dei festival cinematografici
Il termine festival (dal francese antico) è entrato nell'uso internazionale attraverso l'inglese. A partire [...] in occasione dell'Esposizione universale del 1935, segnò l'inizio di una proliferazione di queste 'Da Sodoma a Hollywood' di Torino), o ancora su particolari modalità linguistico-produttive, per es. il video, il trailer, il film pubblicitario, ...
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À bout de souffle
Serafino Murri
(Francia 1959, 1960, Fino all'ultimo respiro, bianco e nero, 89m); regia: Jean-Luc Godard; produzione: Georges De Beauregard per La Société Nouvelle de Cinéma; soggetto: [...] all'incomunicabilità e all'estraneità tra i due amanti, che va ben oltre il problema dell'incomprensione linguistica, è un segno del tempo (si pensi al finale, perfettamente coevo, di La dolce vita).
Altro aspetto sostanziale della 'rivoluzione ...
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Der amerikanische Freund
Fabrizio Colamartino
(RFT/Francia 1976, 1977, L'amico americano, colore, 123m); regia: Wim Wenders; produzione: Road Movies/ Les Films du Losange/Wim Wenders/Westdeutscher Rundfunk; [...] di Tom, pentito di averlo coinvolto nella vicenda, mette a segno anche il secondo omicidio. Venuto a sapere che sul treno con , il cinema e la morte) e un universo iconografico, linguistico e tematico tra i più ricchi del cinema americano. Regista dei ...
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Filmcritica
Bruno Roberti
Rivista italiana di critica cinematografica, con periodicità mensile, fondata a Roma nel dicembre del 1950. Si è contraddistinta per una posizione anticonformista, tesa a praticare [...] ripercorresse ermeneuticamente le suggestioni e la visione linguistico-formale.
Del comitato di fondazione fecero aperta ai più diversi aspetti dell'immaginario. È in questo segno di anticonformismo rosselliniano che F. ha spesso anticipato tendenze: ...
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Widerberg, Bo (propr. Gunnar)
Stefano Boni
Sceneggiatore e regista cinematografico svedese, nato a Malmö l'8 giugno 1930 e morto ivi il 1° maggio 1997. Esponente di spicco della nouvelle vague nordica [...] e sostenitore di un rinnovamento linguistico che prendesse le distanze dal cinema di Ingmar Bergman e , Il sentiero del serpente sulla roccia), tratto da T. Lindgren, segnò il ritorno a un apprezzabile rigore formale, ma l'opera passò quasi ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
registro
s. m. [lat. tardo regesta -orum, neutro pl.; v. regesto]. – 1. Libro, quaderno, fascicolo o volume formato da un certo numero di fogli (per lo più numerati progressivamente, contrassegnati e forniti di suddivisioni e indicazioni varie),...