Poeti minori dell'Ottocento. Tomo I
Luigi Baldacci
Una strana impressione potrebbe fare al lettore (e intendiamo anche quello più avvertito) sentir dire che questa poesia minore dell'Ottocento, presa [...] infatti l'inauguratore più autorevole di quell'ambiguo gusto linguistico, barbaro tra romantico e classico, in nome del quale nel volgare. E poi, se si scrive in versi, è segno che il linguaggio ordinario non ci basta ad esprimere certi sentimenti, ...
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L'esperienza letteraria
Alberto Guasco
«Generazioni ne ho vedute molte...»
I confini di un problema
«Uomini, persone: generazioni ne ho vedute molte succedersi o variare da quelle originarie e via via [...] – La voce di Dio (1920), I puri di cuore (1923), Il segno della croce (1926) – e in particolare Il trono dei poveri (1928), 1916) e Allegria di naufragi (1919). Qui la contrazione linguistica, la parola scarnificata che – dal bianco delle pause agli ...
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Critica letteraria
RRené Wellek
di René Wellek
Critica letteraria
sommario: 1. Il termine e il concetto di critica. 2. Teoria della letteratura. 3. Critica pratica e storia della letteratura. 4. Procedimenti [...] di opposizioni come quelli tra il crudo e il cotto, il miele e il tabacco. In linguistica, l'analisi saussuriana del segno in significante e significato, secondo l'interpretazione degli ‛strutturalisti' parigini, ha portato a intendere la letteratura ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] della tradizione occamista, prigionieri di un mondo di segni e di termini avulsi dalle cose, e i fisici che adottavano i loro metodi, riducendo «ogni problema filosofico a problema logico-linguistico» (Garin 1969, p. 459). Ristretta a questa angusta ...
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Motti e Facezie del Piovano Arlotto: Prefazione
Gianfranco Folena
Le cose che a fanciulli e ad ignoranti
vanno per man, soglion perder sua forma
e mutar spesse volte soi sembianti.
Vien poi chi per [...] teso e nervoso che anche nella prosa è il segno del Poliziano: ma toccano come vedremo una loro cordialità non riuscirà mai nel nostro caso a superare l'ibridismo linguistico e l'anacronistica contaminazione impliciti in questo lavoro di adattamento ...
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Prosatori Minori del Trecento, Scrittori di religione – Introduzione
Don Giuseppe De Luca
I. La letteratura in volgare italiano del secolo decimoquarto è letteratura di estate colma, non solamente nelle [...] lesse e postillò anche lui, a uso di spoglio linguistico, traendone quelle che presto saranno le prime schede di ). Dalla stanza 28 alla 31 è in versi il registro dei dodicimila segnati d'ogni tribù d'Israele, che forma il corpo dell'Epistola alla ...
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Tradizioni ecclesiastiche, culto e teologie russe
Il Constantinus Orthodoxus in Russia nei secoli X-XV e la ricezione del Constitutum
Alessandro Maria Bruni
Questo contributo presenta la storia del [...] Constantini. Un approfondito studio critico, linguistico e paleografico dei testimoni manoscritti, contenenti Gran principe Vasilij, nella quale si tratta della correzione del segno della croce e del peccato di Sodoma (Poslanie k Velikomu ...
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Giovanni Pascoli: Opere, Tomo I
Maurizio Perugi
Scopo primario di questa antologia non è introdurre all'apprezzamento della 'poesia' del Pascoli o, peggio ancora, analizzare il suo sistema simbolico [...] a sé stessa e immutabile al di sopra delle differenze linguistiche, culturali e cronologiche; sia della prassi, posta la problema, nel Pascoli, del passaggio da un sistema di segni verbale a un altro, non esclusivamente verbale. L'elaborazione ...
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Luigi Pulci: Morgante – Introduzione
Franca Ageno
Matteo Franco in uno dei suoi velenosi sonetti contro Luigi Pulci dice che questi ha ereditato dalla sua famiglia «leggerezza, colore e piccin occhi» [...] faccia la Fortuna;
e dà sempre nel brocco a mezzo il segno
sanza pietà, sanza ragione alcuna
La vita ebbe travagliata e agitata , e perfino triviali e beceresche.
Un gusto linguistico particolare trattiene lo scrittore, quasi sempre, in una ...
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Giulio Ferroni
Classici
"Canzone, io t'ammonisco
che tua ragion cortesemente dica"
(Francesco Petrarca, Canzoniere)
I classici oggi
di Giulio Ferroni
8 maggio
Si inaugura ai Musei Civici agli Eremitani [...] mondi umani possibili. Da ogni grande esito artistico e linguistico, sia che si immerga fino in fondo nella realtà realtà. Ma proprio per questo la perenne vitalità dei classici è segnata da una costitutiva ambiguità: "I classici di ogni cultura sono ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
registro
s. m. [lat. tardo regesta -orum, neutro pl.; v. regesto]. – 1. Libro, quaderno, fascicolo o volume formato da un certo numero di fogli (per lo più numerati progressivamente, contrassegnati e forniti di suddivisioni e indicazioni varie),...