MANUZIO, Aldo, il Vecchio
Mario Infelise
Nacque a Bassiano, un piccolo borgo della campagna laziale nel ducato di Sermoneta. La data di nascita è stata oggetto di discussioni. Il figlio Paolo la collocava [...] nel luglio 1501 e il Dante del 1502 spostò tali segni in edizioni di opere volgari, e introdusse, mutuati dal ; A. Castellani, Sulla formazione del sistema paragrafematico moderno, in Studi linguistici italiani, XXI (1995), pp. 3-47; M. Zorzi, Dal ...
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Le Origini: Testi latini, italiani, provenzali e franco-italiani – Introduzione
Antonio Viscardi
Il presente volume vuole offrire un quadro quanto più possibile preciso della cultura letteraria italiana [...] letteraria classica: e di questo esaurirsi concordemente si pone come segno e documento il latino medievale, sia quello dei testi letterari lingua del tutto artificiale, remotissima dalla coscienza linguistica attuale.
In realtà il latino medio e ...
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BENEDETTI, Iacopo
Franca Ageno Brambilla
Della nobile famiglia dei Benedetti da Todi, è più noto sotto il nome di Iacopone. Le biografie antiche che ce ne restano sono in gran parte prive di fondamento [...] e li liberò, ma solo per mandarli in missione in Armenia. Fatti segno anche là a persecu~ioni da parte dei confratelli, essi tornarono in delle parole sono in varia misura il riflesso linguistico di un temperamento singolare. Se volessimo cercare gl ...
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SCUOLA POETICA SICILIANA, FORTUNA E TRADIZIONE
LLino Leonardi
"Oggi il termine di Siciliani vale a designare i rimatori, di qualsiasi regione italiana, che appartennero a quella corte o le gravitarono [...] Firenze da un gruppo di umanisti coordinato da Bardo Segni: la raccolta detta Giuntina (1527), modello e canone Jordi e i Siciliani, "Bollettino del Centro di Studi Filologici e Linguistici Siciliani", 17, 1992, pp. 7-21. Sui "Memoriali" bolognesi ...
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GUARDATI (Guardato), Tommaso (Masuccio Salernitano)
Fabio De Propris
Fu uno dei tre figli di Margherita (Margaritella) Mariconda e di Loise, membro della nobile famiglia sorrentina dei Guardati, titolata [...] Salerno o, meno probabilmente, a Sorrento, attorno al 1410, sotto il segno dell'Ariete, come ricorda egli stesso nel Novellino (a cura di A. . Dietro le continue professioni di insufficienza linguistica e di rozzezza espressiva si intravvede chiaro ...
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Carlo Goldoni: Opere
Filippo Zampieri
Lo storico registra il giorno 25 febbraio 1707 come data di nascita di Carlo Goldoni, e, per scrupolo d'informazione, rammenta il nome del padre, Giulio, di professione [...] di modelli, l'abito di una disciplina letteraria e linguistica; si frappongono invece esigenze teatrali di ordine pratico, quale nei Métnoires egli non proferirà mai il nome del rivale è un segno della sua forza. Il viaggio a Roma poi, se fu per se ...
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Dante Alighieri, Opere minori: De vulgari eloquentia - Introduzione
Pier Vincenzo Mengaldo
Scritto successivamente all'esilio (I, VI, 3) e alla pace di Caltabellotta (II, VI, 4), preannunciato anzi [...] di maggior nobiltà del latino ivi sancito, caricando di segno positivo la nozione di "naturalità" del volgare (che attiene alle concrete valutazioni); e anche le teorie propriamente linguistiche del trattato conoscono del resto la loro appendice e ...
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GELLI, Giovan Battista
Angela Piscini
Nacque a Firenze il 12 ag. 1498, nella parrocchia di S. Paolo, da Carlo di Bartolommeo e da madre sconosciuta. È accertato che il padre, venuto in città da Peretola, [...] , avvenuta nel 1541, era stato infatti un segno importante della chiusura in senso autoritario della vita G. secondo l'autografo delle "Letture sopra lo Inferno di Dante", in Studi linguistici italiani, V (1965), pp. 41-84, 136-180; E. Bonora, Il ...
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GUIDICCIONI, Giovanni
Simona Mammana
Nacque a Lucca, da Alessandro di Giovanni e da Lucrezia, figlia del medico Antonio Nocchi. Il battesimo risulta registrato il 25 febbr. 1500.
Il padre, più volte [...] 1527. Nella scelta di diventare uomo di chiesa si scorge il segno evidente dell'adesione alla volontà dello zio (Le lettere, XXXII, interessi del Tolomei sono più sbilanciati sul versante linguistico-formale del dibattito sulla lingua di quegli anni, ...
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BARZIZZA, Gasperino (Gasparinus Barzizius; G. Bergomensis o Pergamensis)
Guido Martellotti
Era figlio di un Pietrobono, notaio, oriundo di Barzizza, paesello della Val Seriana presso Bergamo, dove la [...] che è naturalmente la più interessante dal punto di vista linguistico, potrebbe anche non essere del Barzizza). È possibile pp. 362-376; A. Roncaglia, Note sulla punteggiatura medievale e il segno di parentesi, in Lingua nostra, III (1941), pp. 6-9; ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
registro
s. m. [lat. tardo regesta -orum, neutro pl.; v. regesto]. – 1. Libro, quaderno, fascicolo o volume formato da un certo numero di fogli (per lo più numerati progressivamente, contrassegnati e forniti di suddivisioni e indicazioni varie),...