vaccino Preparazione rivolta a indurre la produzione di anticorpi protettivi da parte dell’organismo, conferendo una resistenza specifica nei confronti di una determinata malattia infettiva (virale, batterica, [...] richiedono dosi più elevate e la protezione può essere meno duratura.
Il gruppo dei v. costituiti da immunogeni la presenza di anticorpi contro la tossina è sufficiente a prevenire qualsiasi segno della malattia.
Il v. per l’epatite B è stato messo ...
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In senso stretto, e nell’uso comune, il sostantivo, cioè il vocabolo che serve a designare una singola persona, un singolo animale, una singola cosa, o una classe di persone, animali o cose.
Antropologia
Per [...] J, K, X, Y, W e, dove possibile, anche con i segni diacritici propri dell’alfabeto della lingua di origine del nome.
Il cognome discende non può contenere il n. di un socio accomandante, a meno che questi non si opponga. In tal caso, il socio ...
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Trieste Comune del Friuli-Venezia Giulia (85,11 km2 con 201.613 ab. nel 2020, detti Triestini), capoluogo di provincia fino al 30 settembre 2017 e di regione. È uno dei principali porti italiani, posto [...] golfo.
Il costante declino demografico (l’11% in meno negli ultimi 20 anni), legato sia al saldo naturale del secondo (1379), e nel 1382 degli Asburgo. Il 16° sec. segnò una generale decadenza; T. continuò a battersi contro i capitani degli Asburgo ...
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Arma da fuoco portatile, munita di un meccanismo di caricamento e sparo. Il nome deriva dall’archibugio a ‘focile’ (detto anche acciarino).
Elementi costituenti
Il f. è formato da quattro parti essenziali: [...] tiro. I calibri più comuni sono il 12 e il 16 (meno usato è il 20). Diffusissimi i f. da caccia automatici, costruiti i f. usati nelle competizioni sportive di tiro a volo o di tiro a segno. I f. per il tiro a volo hanno due canne ad anima liscia, ...
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Sistema convenzionale di divisione del tempo: l’intervallo base di tale divisione è di solito l’anno (c. annuale), la cui durata è fissata in modo che si discosti il meno possibile dalla durata media astronomica [...] gesuiti, i quali perfezionarono il sistema lunisolare, con 12 mesi lunari e inizio dell’anno all’entrata del Sole sotto il segno zodiacale dei Pesci. Il c. gesuita fu affiancato da quello gregoriano nel 1911, e quindi sostituito da questo nel 1930. L ...
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In generale, modo di comportarsi di un individuo, soprattutto in determinate situazioni, nei rapporti con l’ambiente e con le persone con cui è a contatto.
Psicologia
Il complesso coerente di atteggiamenti [...] da un’altra persona e dunque vi è un calcolo dell’utilità o meno di un certo modo di agire. Occorre comunque discernere fra il c inteso come azione reciproca resa manifesta attraverso i segni, i simboli, quali elementi principali della comunicazione ...
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Commediografo greco (445 a. C. circa - 385 a. C. circa), il massimo rappresentante della commedia attica "antica", il solo di cui siano sopravvissute commedie intere. La satira di A. ebbe spesso contenuto [...] poetici e lirici con una levità in cui è forse il segno maggiore del genio aristofanesco.
Vita e opere
Poco sappiamo della sua Nicia (421). In seguito la satira politica di A. si fa meno precisa: nel 414, durante la spedizione di Sicilia, cade la ...
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Biologia
Ogni particolarità di forma, colore, struttura, composizione chimica, funzione, comportamento, tipica di un organismo. C. specifici Servono a distinguere una specie dalle altre di un medesimo [...] anche dalle immagini che, mediante le forme stesse, vengono impresse sul foglio. La combinazione di segni composti di linee e curve a spessore più o meno uniforme e fine nei dettagli costituisce lo stile di un c.; una stessa specie alfabetica (arabo ...
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Poeta e pensatore tedesco (Marbach, Württemberg, 1759 - Weimar 1805). Figlio di un medico militare, seguì il padre nei continui cambiamenti di residenza, finché (1773), per iniziativa del duca del Württemberg, [...] Liebe, che fu rappresentato con successo a Francoforte sul Meno nel 1784. Tornato a Mannheim, conobbe Charlotte von Dresda, dove S. era ospite del giudice Christian Körner, e segnò una svolta decisiva nella drammaturgia tedesca. Per la prima volta S. ...
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Umanista (Rotterdam 1466 o 1469 - Basilea 1536); tradusse il nome Geert Geertsz nell'altro umanistico, con cui è universalmente noto, di Desiderius Erasmus. Orfano di padre e di madre, entrò a 12 anni [...] compromesso, la divisa simpatia per certi aspetti dell'una e dell'altra parte, sono meno un fatto di psicologia individuale che, ancora una volta, il segno d'una crisi culturale in lui simboleggiata. Se nel 1522 uscivano i Colloquia familiaria, in ...
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meno
méno avv. e agg. [lat. mĭnus, neutro (con valore avverbiale) di minor, compar. di parvus «piccolo»]. – 1. avv. a. Funge da comparativo dell’avv. poco; significa quindi più poco, in minor quantità, contrapponendosi direttamente a più....
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...